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www.ildialogo.org Non è lecito uccidere a causa di peccato,di p. Aldo Bergamaschi

13 febbraio 2016
Non è lecito uccidere a causa di peccato

di p. Aldo Bergamaschi

Pronunciata il 20 Marzo 1983
Giovanni 8,1-11
In quel tempo, gli scribi e i farisei domandano a Gesù “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato dì lapidare donne come questa. Tu che ne dici?” Rispose loro Gesù: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?” Ed essa rispose: “Nessuno, Signore” E Gesù le disse: “Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più”.
Questo passo evangelico si potrebbe chiamare una 'pericope' (breve passo, quasi ritagliato), è ignorato dai Padri greci. Non domandatemi perché. Dovrei fare un'analisi sociologica un poco severa; mentre è conosciuta dai Padri latini a partire dalla fine del secolo quarto. Per esempio sant'Ambrogio lo conosce, sant’Agostino pure; non domandatemi perché i Padri latini lo conoscano invece. Insomma questo passo evangelico viene trascritto ai margini, poi viene attribuito a san Giovanni, probabilmente perché era l'unico modo di inserirlo, ma non appartiene allo stile di san Giovanni, questo piuttosto è di san Luca. Insomma in alcuni codici c'è in altri no, c'è una specie di esitanza, perché? Perché la rigida disciplina ecclesiastica, ahimè comincio a toccare una nota un poco dura, probabilmente verso questo periodo. Anche la chiesa era passata da una ecclesia che si regge nell'ambito della coscienza e dell'amore, era diventata una società, infarinata della stessa mentalità della società civile laica. Stato e chiesa, una chiesa concepita come lo stato, dove si emettono leggi, dove non c'è più al fondo delle scelte dei singoli la metanoia.
E allora quando cominciano le leggi, non abbiamo più dei cristiani, abbiamo degli animali, mi scuso con la riverita specie umana, ma abbiamo degli animali che hanno bisogno appunto di leggi.
Allora voi capite quando c'è una legislazione ecclesiastica già pesante per motivazioni che non voglio dire qui, contro l'adulterio, allora i copisti erano esitanti, i copisti, si capisce, insufflati da coloro che li facevano scrivere... Quindi il fatto dell'adultera poteva prestarsi ad una valutazione meno severa dello stesso peccato, quando invece, è proprio qui la specificità di Gesù, di aver detto che quel tipo di scelta, è un peccato, il quale peccato non andrà mai perseguito per legge. (consolatevi, consolatevi peccatori di una certa mentalità...)
Mosè, voi avete notato qui, come ci sia in fondo questo discorso sottinteso, ma Mosè è legislatore da parte di Dio o che cosa? Mosè ha detto appunto che donne di questa specie bisogna appunto condurle alla lapidazione, Mosè parla in nome di Dio dunque... Allora voi capite il momento delicato dell'inserimento del discorso di Gesù, il quale scavalca Mosè e riattinge le zone del divino in assoluto. So che in questi giorni, tra ieri e oggi qui a Reggio Emilia, vi sono dei cristiani riuniti per discutere la loro presenza nel sociale. Discorsi che facciamo da una quarantina d'anni.
Chiedo scusa non vorrei che qualcuno pensasse che la mia fosse una specie di contestazione pregiudiziale. Io non sono andato unicamente perché sono a pezzi fisicamente, non riesco più a reggere una fatica di quel genere, anche perché andando ad ascoltare discorsi di quella specie, la mia pressione rischia di raggiungere 250 e allora è meglio che stia a casa.
Ma questo non vuol dire che io sia in contestazione col mondo ecclesiale di Reggio Emilia, e quello che dirò è per il grande amore per la Chiesa e per il dispiacere che ho nel vedere i miei fratelli cristiani che, probabilmente camminano verso strade già percorse purtroppo nell'errore, nei secoli passati. Mosè allora - questo non ci deve sfuggire - quando dice che bisogna lapidare l'adultera e anche le prostitute, aderisce alla tentazione di essere presente nella vita sociale, con le caratteristiche del cristiano. Ma, la presenza dei cristiani nella vita sociale.... dopo dirò con ironia cosa significa alla fine .... E Mosè vi è presente nella vita sociale con una legislazione. Voi capite il segreto pericolo in cui si trova il cristiano e colui che suggerisce di entrare appunto nella vita politica per fermentarla secondo le categorie cristiane.
Suggerisce a costui di fare quello che ha fatto Mosè, il quale arriva a ipotizzare la pena di morte contravvenendo alla concezione di Dio stesso, dopo aver fissato la tabella del bene e del male, secondo si capisce, categorie antropologiche. Gesù invece, riguadagna la strada cristiana. Ecco la diversità fra Lui e Mosè qui, distingue certo il bene e il male Gesù, là lo distingue a livello coscienziale e nel profondo, là dove sta veramente, e predica agli uomini la conversione, cioè l'adesione dell'anima al bene, e l'adesione dell'anima al bene vuol dire appunto dare all'uomo la capacità dell'autocritica secondo cui io dico questo è essere uomo, questo non è essere uomo.
Io sono un lupo, io devo diventare una pecora. Sono un lupo nell'ordine storico devo diventare una pecora di Gesù, metaforicamente pecora, come la intende Gesù, non nella contrapposizione storica poiché questo sarebbe sbagliato.
Se questo punto è guadagnato allora si avrà la novità sociale inseguita da questi cristiani miei amici per via politica. Bravi, bravi, io voglio credere che voi lo facciate in buona fede. Ne ho degli amici cristiani che sono impegnati nel politico, ma quando vengono a discorrere con me devono cambiare registro, o guardarmi male perché appena discutiamo seriamente di questi problemi allora dovranno dire sì, sì certo bisogna rivedere tutto.
Allora non sono io a dire lascio il parlamento perché sarebbe soltanto una posizione negativa.
La proposta in positivo sarebbe che, Gesù non si è rivolto al mondo politico né ha tentato di convertire Erode per farlo diventare cristiano. Gesù ha fondato una ecclesia, in positivo ha insegnato a tutti coloro che aderiscono al suo messaggio come ristrutturare tutti i rapporti umani, a partire da quelli di fondo che sono di intonazione socioeconomica. Questo lo dico per farmi capire da coloro che potrebbero rimanere frastornati da queste mie parole.
Se questo punto è guadagnato, allora avremo la novità sociale, ma come conseguenza, non come prospettiva, non come progetto. Perché come progetto è esecrabile così come è esecrabile il progetto marxista. Il progetto cristiano sarebbe esecrabile allo stesso modo, perché condiziona la storia, ipoteca la storia e la ipoteca dall'esterno con una legislazione o con una conquista sul tipo politico. Un po' confuso il mio discorso, no è chiarissimo per chi è addentro un momentino anche se è sostenuto nell'uso dei termini. Del resto mai ci sarà la giustizia tra gli uomini, mai ci sarà la pace tra gli uomini. Questa è la sfida al mondo laico, il quale dice: no Padre, non mi venga a dire che il mondo va male perché ci sono degli adulteri in giro! Anche questo discorso è tipico del mondo laico.
Siccome la vita sociale ha tre punti di riferimento, il sesso, il danaro, il potere, quando uno di questi punti è marcio non si potrà mai raggiungere quella giustizia che pure l'uomo animale razionale riesce a ipotizzare con la sua mente. Mai riuscirà ad ottenere la pace, mai riuscirà a ottenere la cessazione del conflitto sociale. Il politico Mosè, questo “cristiano” tra virgolette, entrato nella vita politica a dispetto di Dio, procede a colpi di legge perché ahimè gli uomini non conoscono altro verbo. Se non ci fossero le leggi, nessuno pagherebbe le tasse, nessuno osserverebbe il codice stradale Vi è che noi riflettiamo su questa condizione della nostra natura umana: leggi, leggi, leggi. Bene Gesù procede a colpi di conversione, mai e poi mai a colpi di leggi!
Dovrei darvi una spiegazione del perché il mondo laico dice che sant'Agostino è un santo per aver scritto questa frase che adesso vi detterò. E come anche i legislatori cristiani, dovrei dire ai miei amici cristiani che stanno lì a discutere sulla presenza nel sociale. Ricordiamo che da Costantino in avanti i cristiani erano nel sociale e avevano tutto in mano. Ci pensate mai a questo amici miei? E come ci eravamo? Purtroppo abbiamo fatto quello che abbiamo fatto.
Continuano a riprendere questo discorso come se nulla fosse stato. La vocazione a diventare come Mosè dopo la venuta di Cristo! Ma ecco qui la frase di sant'Agostino: “Togliete le meretrici dal consorzio umano e avrete turbato tutto con lo scatenamento delle passioni”. Chi vuole sapere dov'è la trova nel Teorges Il,IV. San Tommaso cita questo passo di sant'Agostino per dire che chi comanda, badate che all'epoca in cui san Tommaso scrive, le istituzioni erano in mano ai cristiani mai dimenticarlo.
Per dire dunque che chi comanda tollera giustamente certi mali per non impedire del bene o anche per non andare contro a mali peggiori. E allora? Egli fonda la tolleranza sul piano dei culti religiosi, salvo poi uccidere gli eretici mentre invece le prostitute e anche l'adulterio ha trovato il suo status all'interno della civiltà cristiana. Fino a che, e mi scuso se scandalizzo qualcuno, al Concilio di Costanza, e anche al concilio di Trento, vi erano le prostitute con un loro labaro. Vi rendete conto!
Perché dicevano: facciamo un servizio a chi ai padri del Concilio? E nessuno le ha toccate.
Ora, in nome di questo principio, che certamente non fu accettato da tutti, ma anche gli stati pontifici avevano questa permissione, e addirittura alcuni moralisti dicono: ma vedete, se fosse una cosa cattiva, partendo dal presupposto che lo stato pontificio sia buono, quindi cristiano, non ci sarebbe nello stato pontificio. Si cola un moscerino dopo aver ingoiato il cammello. Il cammello è il fatto di accettare lo stato pontificio che il papa sia anche re, cosa che Gesù Cristo non ha fatto. Congeliamo questo discorso molto pesante e affrontiamone un altro alla ribalta di questi giorni.
Allora la violenza sessuale è un delitto contro la persona o contro la dignità della persona? Ecco qui i cristiani impegnati in politica di fronte al mondo laico e socialista, che ha della vita una concezione diversa da quella cristiana. Contro alla persona certo, è il meno, avrei detto all'onorevole cristiano contro la dignità della persona è il più. Ma su due piani diversi si potrà raggiungere e l'uno e l'altro. Quindi per il deputato cristiano impegnato nel sociale, i reati di violenza sessuale sono contro la persona individuo, ma lo sono in quanto colpiscono anzitutto la dignità di essa persona, la quale dignità è colpita anche da atti osceni in luogo pubblico, da pubblicazioni, da spettacoli, da corruzione di minorenni, da prostituzione, da pornografia, e così di seguito la dove la donna diventa un oggetto.
Risposta del mondo laico e socialista: violenza sessuale e pornografia sono due cose diverse dice il socialismo libertario; quindi la violenza sessuale è buona o cattiva a talune condizioni. Cattiva se fatta quando non voglio, buona se fatta quando voglio. Per cui non voglio essere aggredita quando cammino di sera sotto i platani, ma voglio vedermi uno spettacolo pornografico e non voglio che nessuna legge me lo proibisca. E magari voglio fare anche la prostituta e non voglio che nessuna legge lo proibisca. Abbiamo finalmente detto quali sono le due concezioni del mondo, certo io se sono cristiano dirò: la motivazione che mi porta a dire di non voler essere aggredita è di ordine coscienziale, perché io ho una concezione del mondo per cui il mio corpo non potrà mai diventare, usiamo la parola che tanto ha solleticato Marx, una merce.
Perché ogni qual volta trasformiamo un bene in una merce, abbiamo portato lì dentro non si sa quale diavoleria. E in questo caso allora la donna cristiana dice: sì, su questo siamo d'accordo, contro la persona è il meno. Ed è ovvio che poi la donna cristiana non farà l'altro ragionamento. Non dirà: io non voglio essere disturbata quando cammino di sera sotto i platani. Ma poi non dirà mai io voglio la libertà di andarmi a prostituire. Ma io lascio questa libertà al socialismo libertario, non c'è dubbio, e allora mi accontento solo che almeno si dica che è contro la persona e fino a questo punto ci troviamo d'accordo. Se poi questo lo mettete per legge lo fate voi, perché ragionando con altre categorie con categorie più alte, io condanno non soltanto quella violenza sessuale sulla persona, ma tutto ciò che demolisce la persona in quell'ambito.
Quale è la tentazione del cristiano, quella di trasbordare nelle leggi la sua visione del mondo, ma Gesù non chiederà mai al potere che Egli contesta svuotandolo, di fare delle leggi contro l’adulterio. Leggi né pro né contro. La disciplina del sesso è uno dei tre cardini portanti della persona e della società e occorre nella visione di Gesù sanarli a livello di conversione non a livello di legislazione.
Questo è il momento difficile per il cristiano, entrare in questa dimensione per ripeterla agli altri uomini. Del resto nasce il desiderio maledetto di entrare nelle strutture sociali per manipolarle con delle leggi e mettere l'etichetta che era quella di Mosè, la quale faceva sì che quegli uomini i quali in fondo, erano tutti adulteri, si sentissero puliti e poi manovrassero l'uccisione di quella donna all'interno di un peccato che era tanto il loro come il suo.
E concludiamo: “neanche io ti condanno, dice Gesù”. Loro non ti condannano a morte, ecco non dimenticare questa aggiunta, a morte, perché dopo la mia impennata ho loro dimostrato che sporchi sono anche loro, ma io che sono pulito, ecco la divinità di Gesù, non ti condanno a morte perché voglio salvarti dalle tenebre del peccato. Non peccare più. Dunque il peccato c'è ed è questa la parola che il mondo laico e socialista non vuole accettare.
Un giorno di fronte a un drogato eravamo io da una parte e un radicale dall'altra: no figliolo è peccato, no diceva il radicale è soltanto una malattia, no figliolo è peccato, perché? Perché se accetti la teoria che è peccato potrai salvarti se accetti la teoria che è una malattia tu non ti salvi più, oppure credi che questa possa essere guarita da elementi esterni alla tua volontà. Non peccare più, dunque c'è il peccato e cioè la caduta della persona, diciamo allora la parola, la mercificazione della persona. Gesù dice è male perché è peccato, non perché c'è una legge che lo proibisce. Ma una società sta in piedi anche con l'adulterio, ma termino con questo asserto, questa società non sarà mai né giusta né in pace.



Sabato 12 Marzo,2016 Ore: 23:26
 
 
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