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www.ildialogo.org Battesimo e peccato originale,di p. Aldo Bergamaschi

Battesimo e peccato originale

di p. Aldo Bergamaschi

10 gennaio 2016
Pronunciata il 7 Gennaio 2001
Luca 3,15-16.21-22
Un passo evangelico questo che contiene delle sofferenze teoretiche, lasciatemi dire la parola, perché siamo al confronto tra i due battesimi. Il battesimo di Giovanni, che aveva creato delle lacerazioni nella chiesa primitiva. Luca avrà scritto il vangelo una trentina o quaranta anni dopo la morte di Gesù e allora c’erano ancora dei discepoli di Giovanni i quali, dicevano di avere ricevuto il battesimo di Giovanni e Gesù diceva che Giovanni era il profeta che lo aveva preparato, quindi non riusciamo a capire il vostro battesimo. Ecco come probabilmente il passo è stato costruito.
É vero, Giovanni è venuto a battezzare secondo un battesimo di penitenza, mi pare di avervi già detto che la rivoluzione di Giovanni è fino a metà, mentre invece, la rivoluzione di Gesù è radicale. Voi ricordate che da Giovanni andavano anche i militari a chiedere che cosa dovevano fare, e Giovanni invece di dire che sarebbero dovuti sparire dalla circolazione, secondo la visione…. invece dice loro: accontentatevi del vostro stipendio e non fate delle stupidaggini, delle vessazioni quando venite a contatto con la popolazione. Questa non è una vera rivoluzione, la rivoluzione è quella di Gesù il quale dice: Signori, siamo tutti delle canaglie e ci sono delle categorie che debbono sparire dalla circolazione, perché sono abusive e dichiarano un malessere dell’uomo in se e nella società come prolungamento dell’uomo.
Ecco il passo costruito, l’evangelista fa dire a Giovanni: io vi battezzo con acqua, quello, vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Gesù sarebbe il fuoco, quanto vorrei che bruciasse, in un altro passo evangelico, ma qui naturalmente l’evangelista ha calcato i toni unicamente per far notare che il medesimo Giovanni che era celebrato da questi discepoli è colui che dice di essere incompleto, e colui che da il battesimo vero, colui che annuncia un mutamento di mentalità: la vera conversione è Gesù Cristo.
E poi c’è la questione che appartiene all’elemento storiografico: Si apre il cielo e sotto forma di colomba appare lo spirito (ho visto il testo greco che sono traduzioni un po’ incomplete) apparenza corporea a forma di colomba. Si è visto qualcosa che aveva l’apparenza di una colomba, e una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto e in te mi sono compiaciuto”. Il problema lo capite anche voi: Gesù aveva bisogno di battesimo? No! E neanche la Madonna aveva bisogno di battesimo, e non troviamo un punto in cui la Madonna è stata battezzata, attenzione allora a questo rito. Gesù non ha bisogno di battesimo, fa quel gesto di sottoporsi al battesimo e sarebbe una specie di inganno: se tu ti fai battezzare vuol dire che sei un malandrino come tutti gli altri che si facevano battezzare.
Così l’evangelista Luca la parola con tutte le cautele “inventa”, lo storico, lo storico, dobbiamo stabilirlo, i vangeli non sono opera storica, sono una testimonianza. E per chiarire questo dramma l’evangelista subito dice: Questo Gesù Cristo è colui che il Padre riconosce come suo Figlio non è quel battesimo che lo dichiara Figlio, che lo fa essere figlio, ma sono esattamente quelle parole. Se Gesù lo fa è unicamente per tutti gli altri aspetti della vita, si è messo in fila con tutti gli altri. Gesù è uomo come noi ecc. eccetto nel peccato, ma se in realtà avesse fatto una cosa del genere e non ci fosse questa chiarificazione avrebbe indotto in errore perché avrebbero pensato che anche va a farsi battezzare e quindi ha il peccato originale come tutti gli altri che andavano a farsi battezzare. Spero di avere chiarito dubbi che possono sorgere nella mente di molti.
Ora il grosso problema è quello di stabilire l’entità di questo battesimo. Il battesimo lo diamo ai bambini, costume nato nel V secolo e a mio giudizio questa è una delle cadute del cristianesimo al rango di religione, perché si concepisce il battesimo a partire da quell’epoca così come gli ebrei concepivano la circoncisione. Voi capite dove è il dramma della circoncisione? Diciamolo a chiare note e S. Paolo corre poi ai ripari. Quando gli ebrei davano quel segno voleva dire che lì era l’alleanza fra Dio e un gruppo, ed ecco dove nasce il razzismo, da cui non siamo ancora riusciti a liberarci. Così il musulmanesimo, così le altre religioni, così noi a partire dal V secolo.
Io non sono qui per dire che sia una eresia il dare il battesimo ai bambini, dico che sotto questo influsso è nata…Ma prima del V secolo i cristiani erano in buona salute, forse più di noi e quando nasceva un bambino tra i cristiani lo portavano alla chiesa, davanti all’autorità ecclesiastica e lo aggregavano con un rito, ma non gli davano il battesimo. Il battesimo esige una maturità che a quella età un bambino non può avere. Lo so cosa dicono i teologi: questo bambino nascendo a contratto il peccato originale e lo si concepisce come la possessione del demonio. Una volta nel battesimo c’erano parecchie righe che leggevano durante il battesimo come: Io caccio il demonio ecc. Voi capite che quando predicate a una donna che il bambino che nasce da lei) tutto carino se volete) ma dentro ha il demonio questa fa 50 chilometri in ginocchio purché gli si tolga questo orrore al suo bambino.
Questa psicologia signore donne è vostra e lo capirete molto bene. Colei che ha resistito invece a questo è stata la madre di S. Agostino. La giustificazione dei teologi è questa: questo bambino nasce col peccato originale senza sua colpa e noi glielo togliamo, ma immaginando che il peccato originale fosse una macchia, fosse il possesso del demonio, ecco dove è nata la grossa questione del razzismo. Sotto sotto, mentre gli ebrei avevano la circoncisione che riconciliava con Dio il suo popolo, i cristiani hanno il battesimo che li rende diversi da tutti gli altri bambini. Capite dove è il punto dolente?
Ancora nei catechismi che furono pubblicati una ventina di anni fa si trovavano problemi di questo genere. Nel catechismo per i bambini si diceva che quando un bambino nasce è nel peccato originale e poi con il battesimo diventi “figlio di Dio”, e prima non lo era? Quando siamo figli di Dio? Se voi lo siete con il battesimo, allora vuol dire che quelli che non hanno il battesimo e voi prima del battesimo non siete figli di Dio. Si va a toccare il problema della razza, per cui quelli che non credono… Questo lo pensano le altre religioni, lo pensano di noi e lo pensano tra di loro, la cosa grave è che un cristiano pensi in questo modo il suo battesimo. É come un segno che lo rende superiore agli altri, lui ha una cosa che gli altri non hanno, lui è una categoria a parte. Spero di essere capito da tutti.
Ai bambini all’epoca dicevo: Tu sei figlio di Dio, tu come quelli che non credono allo stesso modo, siamo stati creati da Dio, e in questo senso siamo figli di Dio, ma siccome, secondo la visione cristiana del mondo, prendiamo il racconto così come è. Dio ci ha creato Adamo ed Eva e questi hanno fatto delle sciocchezze, il peccato originale e quindi sono cattivi e a questo punto si introduce la visione cristiana del mondo. No! Non è vero che Dio ci abbia creato perfetti, guai se fosse stato così, doveva creare gli angeli i quali a loro volta secondo una certa teologia sono venuti meno alla loro perfezione.
L’altra lettura della creazione è questa: Dio ci ha creati con il limite della libertà che è un limite tremendo, può farci diventare dei oppure demoni con un linguaggio capibile. E ci troviamo come la colonnina del mercurio, nella indeterminazione. Noi diciamo che l’uomo ha bisogno di una integrazione, ecco tutte le feste di questi giorni, il Natale è essenzialmente questo, Dio si è mosso per darci una mano, per farci diventare buoni, per iniziare la perfezione. Da qui allora il significato del battesimo, il battesimo ci avverte che l’uomo è bisognoso di salvezza radicale e che mediante quel segno noi riceviamo il germe di una nuova vita, ma però non ha la funzione di distinguere così come la circoncisione distingueva gli ebrei da tutti gli altri uomini.
S. Paolo diceva che è finita con la venuta di Gesù, e poi la famosa frase: non si è buoni per circoncisione, non valgono nulla, ciò che vale è la nuova creatura. E questo è il vero significato del battesimo. Se qualcuno di voi o i bambini vanno a catechismo dovessero covare quelle idee che portano alla radice il razzismo vi prego, dove potete arrivare di eliminare queste cose in questo senso sarete cristiani in mezzo al mondo porterete una qualche novità.
Questo problema ha avuto una risonanza grossissima, vi ricordate che tempo fa è stato beatificato Pio IX, con obiezioni da parte dei laici e anche da parte dell’intellighentia cattolica, e una delle accuse o dei limiti del suo pontificato fu quello di avere aderito al cosiddetto caso Mortara. Siamo a Bologna attorno al 1860 c’è un ricco ebreo che ha come domestica una cattolica fervente che accudisce ai bambini. Questo ebreo ha un bambino di pochi mesi che si ammala mortalmente, si pone il caso, la domestica va dal parroco e spiega la situazione del bambino. Non so se oggi si danno ancora questi suggerimenti, ma vorrei rivolgermi a qualche cattolico osservante e il parroco gli dicesse: poverino se poi muore il bambino mentre i genitori sono assenti, in segreto… così gli salvi l’anima. É chiaro che se si parte dal principio che ci si salva solo con il battesimo, quella donna poveretta zelante dà il battesimo al bambino.
Il bambino guarisce e allora si pone il caso e si scatena la bufera, si dice: il bambino non è più di suo padre, il bambino è figlio del Papa, lo portano a Roma, mandano le guardie pontificie a sottrarre il bambino e viene educato e diventato adulto diventa un religioso e sconfessa la famiglia. Se vi capitasse una cosa del genere voi signore lo fareste? Allora a un teologo ho citato S. Tommaso e sapete che io non ho molta tenerezza con S. Tommaso, ho sempre ammesso che è uno dei grandi cervelloni della nostra civiltà, laddove ragiona in assoluto, sta alla pari con i grandi cervelli del passato. Tommaso fa questo ragionamento con cui io, termino la mia predica, dice: Il bambino è sotto la tutela radicale dei genitori, lui non ha una personalità autonoma, questo principio è accettato da tutta la Chiesa e quello che decidono i genitori è ben fatto. Tutti ad applaudire, oggi diciamo che la scuola deve dipendere dai genitori, chi parla pensa che i genitori siano cattolici, senonché ci sono anche i genitori musulmani i quali fanno il medesimo ragionamento, e le discussioni…
I genitori sono loro, si pone il caso proprio di un genitore che sia ebreo e gli dicono che se non da il battesimo condanna all’inferno il bambino che non ha nessuna colpa. Tommaso risponde: Signori, il punto fermo è questo: i genitori sono loro gli assoluti responsabili, per cui se voi dite che senza il battesimo va all’inferno questo è un problema che non riguarda noi, ma è un problema che riguarda Dio e Dio saprà lui come risolvere questi casi, noi dobbiamo restare fermi a questo principio, tu non dai il battesimo a uno che è ebreo, di cui i genitori non vogliono che il battesimo sia dato. Questo è uno dei punti della tolleranza cristiana e la chiarezza soprattutto teologica sotto questo profilo.



Venerdì 08 Gennaio,2016 Ore: 22:17
 
 
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