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www.ildialogo.org Essere cristiani o religiosi?,di p. Aldo Bergamaschi

6 dicembre 2015
Essere cristiani o religiosi?

Pronunciata il 10 dicembre 2000


di p. Aldo Bergamaschi

Luca 3,1-6

Nell'anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Volete che faccia una parafrasi attualizzata di questo passo? Nell’anno 1206 nell’impero di Innocenzo III, mentre il cardinale tale governava la tale regione e Filippo e Anna e Caifa…; la parola di Dio scese su Francesco di Assisi. Avete capito la malizia? No! Adesso attualizzo: Nell’anno 2000 nell’impero del presidente degli Stati Uniti (che non è ancora eletto) e la riunione dei governatori dell’Europa che cercano la unità…; la parola di Dio scese su qualcuno di noi.
Voglio dire che questo passo è tremendo sul piano della critica storica. Chi sono questi signori: Tiberio, Pilato, Erode, Filippo, tutti cioè i nomi che sono al vertice delle istituzioni; sono una assemblea di burattini e nulla più, ecco cosa vuole dire Luca. E dico una parola corretta, non credo offensiva, i burattini sono degli esseri civili. Ciò che conta qui è che la parola di Dio scese su Giovanni, non su quelli, perché quelli sono tutti illegittimi, relativamente al modo di governare e gestire la nostra convivenza. Questo Giovanni va in giro predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. É l’aspetto negativo della novità: ci deve pure essere una diversità fra la sua e quella di Gesù, cioè a dire la predicazione di Gesù, che dirà in più: “Convertitevi e credete al Vangelo”. Qui invece, c’è soltanto una predicazione che riguarda la conversione e il perdono dei peccati, perché questo è un principio che non dobbiamo mai dimenticare: un soggetto non diventerà mai buono se non riconosce di essere cattivo. Mi ci metto anch’io tra questi, è una cosa difficile riconoscere che siamo cattivi, e uno non diventerà mai mai buono se non riconosce di essere cattivo. Ma ecco allora la religione che ci concilia con i nostri difetti e con quelli anche grossi. Ecco il piccolo esergo che ho messo al mio discorso.
Ora, per darvi un esempio di ciò che è la conversione di cui parla Giovanni e che va predicando nella regione del Giordano, vi citerò un caso clamoroso che è accaduto al grande astronomo Keplero. Keplero è uno dei quattro grandi che hanno condizionato tutto l’attuale movimento della conquista scientifica in astronomia, insieme con Copernico, Galilei, Newton. Quest’uomo era tormentato da un’idea che ci fosse una concordanza tra le leggi fisiche e le leggi morali e queste leggi dovevano essere racchiuse nelle parole della Bibbia, le quali adombrano una somiglianza con il creatore. Questa somiglianza deve esserci dappertutto, badate è un criterio che anch’io predico, ma vado cauto nel dire che il modello dobbiamo trovarlo nella scrittura. Io credo che il pensiero di Dio sia più diffuso nella realtà ed in noi che non nella scrittura e vi cito il caso, perché le scoperte scientifiche del povero Keplero hanno avuto un ritardo proprio per questa motivazione.
Ecco l’idea: tutto deve essere costruito sul concetto di Trinità; Dio è trino e uno, quindi la perfezione trinitaria deve trovarsi in tutta la realtà, dunque il circolo dovrebbe essere la rappresentazione perfetta di questo concetto. Keplero decide di andare a vedere come si comporta Marte che all’epoca era considerato un po’ il Proteo dell’apparato celeste, un pianeta un po’ capriccioso che non dice mai chiaramente di se stesso come è. Nella testa di Keplero anche Marte dunque doveva avere il suo circolo perfetto, si trattava di andarlo a scoprire, questo quattro anni prima della conversione e l’esempio ve lo porto per farvi capire che cosa vuol dire convertirsi. Keplero si mette al telescopio e guarda di trovare Marte, dovrebbe essere in quel punto, se è vero che il suo moto è circolare, ma qui non c’è: quattro anni a rompersi la testa per vedere dove è questo Marte.
L’errore era quello di credere a priori, cattiva concezione della Bibbia, di credere a priori che il moto di Marte e di tutti gli altri pianeti dovesse essere quello circolare. Un bel giorno, ecco la conversione: questo Marte non lo vedo, lo vedo qui poi non lo vedo dove lo dovrei vedere e incomincia la conversione. Prova a vedere se, invece del circolo è qualcosa di più vicino al circolo, un ovoidale, un uovo (le galline poverine lo fanno così) ma, se uno parte con l’idea che deve essere rotondo, non ci capisce più nulla, bisognerà guardare invece l’uovo fatto dalla gallina. Comincia a capire che il percorso di Marte va non secondo la circolarità.
Finalmente un bel giorno scopre che la figura che rappresenta l’orbita di Marte è l’ellissi e da qui una legge famosa che tutti conoscono; i pianeti si muovono in una ellissi di cui il sole occupa uno dei fuochi. Era l’8 Marzo 1618. Keplero scrisse questa scoperta che gli creò una revisione totale di tutto il suo modo di intendere la realtà, la annotò come una grande acquisizione, un passaggio importante della sua fede. Il fatto che Keplero fosse protestante faceva si che avesse Lutero come punto di riferimento. Mi dispiace fare la polemica; anche i protestanti, che pure hanno la Scrittura come fondamento della loro fede, sono caduti nel medesimo errore in cui sono caduti i cattolici con il caso Galileo.
Keplero è arrivato alla conversione per un richiamo esterno e allora le cose debbono cambiare, il pensiero di Dio è nella realtà e tu devi studiare la realtà; se ricordate Galilei diceva che la realtà era fatta di cubi, triangoli… La sua concezione del mondo derivava dallo studio del mondo stesso, fatto naturalmente da Dio, non concluso in se stesso. E da lì si potevano ricavare delle leggi. Faccio un piccolo passaggio per dirvi che il modo ostinato di Keplero di concepire la traiettoria di Marte come un circolo perfetto, potrebbe paragonarsi a quella che è la religione. Lì abbiamo delle certezze acquisite, noi sappiamo già cosa si va cercando. Ma cosa si sa? Però Marte continua a girare sull’ellissi e, fino a tanto che tu non ti liberi dalla religione e non riconquisti il pensiero di Dio, il Vangelo, non ti libererai mai delle tue maledette consuetudini. E badate che la concezione religiosa del cristianesimo sta creando molte vittime, io lo vedo con mio dispiacere e spero che coloro che seguono la mia Messa, il mio tipo di spiritualità, non siano di quelli che poi vanno dall’esorcista o da quella che traffica con le carte e compagnia, siamo intesi?
É vero che purtroppo c’è questa involuzione della religiosità, persone che si crucciano con le loro preghiere e poi a un certo momento dicono: è stato il demonio che… ho messo le cose nel piatto… il demonio. Ma cosa? Uno che crede in Gesù Cristo, che è convertito a Gesù Cristo deve cadere in queste trappole? Fratelli, coloro che sono in quelle condizioni, se vengono qui alla mia Messa, è per liberarsi da tutto questo, ma guai se io dovessi favorire ripieghi di questo genere, li allontanerei dalla parola di Dio. Chiudo con un episodio che avevo letto anni fa su un giornale e mi era rimasto sempre impresso, per farvi capire la differenza fra l’essere religiosi e l’essere cristiani. Giovanni predica una conversione per il perdono dei peccati, cioè bisogna che riconosciamo di essere cattivi, di essere fuori strada, poi sarà Gesù a dire: convertitevi e entrate nel Vangelo.
Ecco che viene presentata la strada pulita e luminosa da seguire. L’episodio riguarda un ricco emiro che prende dal petrolio tutti i suoi miliardi e per correttezza dovrei dire anche che molti cattolici hanno raggiunto delle vette economiche di un certo peso e sono ben lontani dalla conversione. Un ricco emiro, che ricava dal petrolio tutte le sue ricchezze, compera un Jumbo, poi lo ristruttura e dentro vi mette venti stanze per le sue concubine (non è peccato per loro, siccome sono maomettani, e non era male pensare il circolo di Marte come un circolo perfetto) poi due medici, i quali sono collegati mediante satellite con le maggiori cliniche del mondo, per averle a disposizione in caso avvenisse un improvviso malore. Poi fa costruire una poltrona sul Jumbo che, mediante un dispositivo automatico, rimane sempre in posizione rivolta alla Mecca. Più religioso di così! Tutte queste belle cose rivolte alla Mecca perché lui è musulmano e deve pregare cinque volte con la faccia così rivolta. Ecco che cosa è la religiosità contro cui se la prende Giovanni Battista, ecco cosa è l’anticonversione.
Noi siamo nell’anno giubilare, un amico mi faceva notare che proprio quest’anno sono aumentati i crimini, la microcriminalità, c’è un qualche rapporto? Questo amico mi faceva notare che a furia di predicare il perdonismo nei confronti di qualsiasi peccato, a uno viene voglia di commettere i delitti i più efferati, perché dice che va a confessarsi, fa il suo giubileo ed è pulito come prima. Un rapporto che mi è stato suggerito e lo posso anche accettare; attenzione proprio che non accada questo, che un eccesso di religiosità vada a toccare la definizione stessa di quella religione.
Ci ritroviamo come Giovanni a dovere predicare una conversione e a riconoscerci prima di tutto peccatori. La prossima domenica o l’altra sarà Gesù a dirci: ecco le indicazioni in positivo. Dopo avere accettato il principio che così come siamo non siamo delle brave persone. Gesù ci indicherà la strada da seguire.



Martedì 08 Dicembre,2015 Ore: 19:53
 
 
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