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www.ildialogo.org Il superfluo,di p. Aldo Bergamaschi

15 Novembre 2015
Il superfluo

di p. Aldo Bergamaschi

Pronunciata il 12 Novembre 2000

Marco 12,38-44
In quel tempo, Gesù diceva alla folla mentre insegnava: Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevono saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave.
E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
Allora, chiamati a se i discepoli, disse loro: In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere.

 
Ci troviamo nei pasticci a dovere spiegare questo passo evangelico. Nella vostra testa quante idee sono passate mentre io leggevo? L’uomo è buono, la società è cattiva, aveva detto Rousseau. Perché per tutto il medio evo si diceva invece, che la società era buona e l’individuo cattivo. Poi è venuto Marx il quale ha detto che lo stato è una struttura oppressiva per cui coloro che comandano fanno soffrire coloro che debbono ubbidire, e poi la parola tremenda: una classe ne opprime un’altra. Allora chi sono questi signori, Gesù non ha peli sulla lingua: Scribi, eccoli lì, passeggiano in lunghe vesti, voi vedete che li tratta per nome, noi diciamo: fuori i nomi, ma non sta bene dire i nomi, mettere tutti nel mucchio. Eccoli qui, passeggiano in lunghe vesti, ricevono saluti sulle piazze, perché loro il saluto non lo danno a nessuno, ricevono i saluti sulle piazze, i primi seggi della sinagoga.
Adesso vedo che la democrazia, almeno qui in chiesa c’è, ma una volta nei primi banchi c’erano i nobili…ancora troviamo strutture in talune chiese… I primi posti nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti non ne parliamo, anche noi quando facciamo i pranzi si comincia col Prefetto e via via, questa è la struttura. E poi la cosa più grave è questa: divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere. Io quando sento i predicatori i quali dicono: lo spirito di preghiera, bisogna pregare, poi alla fine… io domando: questi signori i quali facevano le lunghe preghiere e poi divoravano le case delle vedove, voi capite che cosa c’è sotto, andare alla caccia di queste povere vedove che erano ricche è perché il marito le aveva lasciate così.
E lì in nome della religione succhia, succhia, mi viene il sospetto che questa povera vedova di cui parla in questa ultima parte si una proprio di quelle depredate dagli scribi e dai farisei. Sennonché ecco una svolta del discorso; mi domando, io debbo portarvi come esempio di buona cristiana questa donna che viene elogiata da Gesù cristo? Nel sistema così come siamo no! Perché i sistemi ingiusti hanno proprio bisogno di queste anime belle, che si sacrificano. Chi ha una certa età può ricordarsi di quello che accadeva trenta anni or sono dove si trovavano quei cristiani che lottavano per dare il voto alla D. C. per la paura dei comunisti. Dall’altra parte c’èrano quei comunisti puri di cuore i quali davano delle giornate gratis. Noi schiavizzati da questo sistema di cui abbiamo bisogno di volontari cretini che mantengono il sistema e però anche voi volontari cretini avete fatto i volontari, anche voi perché i vostri capi naturalmente stavano bene e se ne infischiavano della vostra povertà, dunque puri di cuore ce ne sono ancora tanti in giro.
Ecco la lezione di Gesù, questa donna è il prototipo del cristiano il quale partecipa tutti i suoi averi alla comunità, ma fuori da questo sistema. Sennonché, un po’ di storia della chiesa la conoscete; i primi cristiani costituiscono la famosa comunità di Gerusalemme e il testo dice che si volevano bene che tutto era comune, un unico cuore un’unica cassa, tanto per parlare chiaro. Però succede che a un certo momento, chi, se non la classe dirigente…sentite cosa mi ribolle dentro, è ovvio che qui dovrei avere tutta la classe sacerdotale, i preti i vescovi e via via per chiedere loro cosa hanno fatto loro? Perché in quella comunità c’era S. Pietro, gli Apostoli no? Poi viene fuori che si fanno delle ingiustizie nei confronti proprio delle vedove, che venivano trattate in un modo diverso ed ecco dove va a picco la società. Questi sono i punti su cui dobbiamo riflettere.
Gesù, anche il fatto di mettersi li a osservare tutto quello che accade, diremmo oggi un po’ screanzato, birichino, Gesù che si mette lì di fronte al tesoro del tempio per osservare per vedere quello che accadeva. Questo è il prototipo, la vedova è il prototipo del cristiano il quale ama il prossimo suo come se stesso. I ricchi, quelli davano il superfluo, questa anima sincera, anima pulita, povera di spirito, ricercatrice di valori spirituali, se veramente credeva in Dio e lei era convinta che quel danaro andasse a Dio, è ovvio che quelli che lo ricevevano dovevano poi ridistribuirlo per fare la giustizia e così via.
Voi vedete che qui ci sono tutti e due, ci sono la chiesa, c’è lo stato, tutti e due sotto tiro, perché loro sono delegati a fare appunto questo tipo di giustizia. Questa povera vedova è l’esempio del cristiano il quale attua quello che Gesù ci ha insegnato “amatevi come io ho amato voi”: senza profitto. Allora potrà nascere la giustizia, ma fino a tanto che ci troviamo in una situazione in cui è una sola ad essere buona, noi rischiamo di mantenere il sistema delle ingiustizie fino alla fine del mondo.



Sabato 07 Novembre,2015 Ore: 20:20
 
 
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