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www.ildialogo.org L'omelia del 2 agosto 2015,di p. Aldo Bergmaschi

L'omelia del 2 agosto 2015

di p. Aldo Bergmaschi

Pronunciata il 3 agosto 2003
Giovanni 6,24-35
Io sono il pane della vita
La predica di oggi è per metà fatta di un racconto che vi prego di ascoltare con attenzione e dal quale poi tireremo le somme.
Prendo un passo dalle Vite degli artisti di Vasari, nome che voi conoscete più o meno tutti. Vasari racconta che Benedetto IX, un Papa, mandò in Toscana un suo messo per vedere che uomo fosse Giotto, perché aveva intenzione di affrescare una cappella in s. Pietro. Il messo andò prima a Siena, dove i famosi pittori senesi tenevano allora la fiaccola dell’arte toscana. Chiese ad ognuno un piccolo saggio della loro arte e ognuno diede un disegno, un quadretto. Il messo arrivò poi a Firenze, entrò nella bottega di Giotto, espose il piano del Pontefice e gli chiese un disegno per mandarlo a sua Santità. Giotto – dice il biografo – che era persona garbatissima, prese un foglio e in quello, con un pennello tinto a rosso, fermato che ebbe il braccio al fianco per farne una specie di compasso, girò la mano e fece un tondo così perfetto di sesto e di profilo che fu a vederlo una meraviglia. Però era solo un segno, ma disse al messo: signore, eccovi un disegno. Colui – dice il Vasari – si sentì beffato e disse: solo questo? Giotto replicò: “Signore, assai di troppo è questo, mostratelo insieme con gli altri e vedrete se sarà conosciuto". Il messo se ne partì assai poco convinto e soddisfatto, dubitando di essere stato uccellato (ingannato). Tuttavia mandò al Papa tutti i disegni di cui aveva fatto incetta, compreso quello di Giotto, mettendo una postilla che spiegava come il maestro senza muovere il braccio e senza sesto (compasso) fece quel disegno. Il Papa appena ricevuto tutti quei disegni, subito portò la sua attenzione su quello di Giotto e disse: questo è il pittore che io voglio.
Il Papa deve avere ragionato come ragioniamo noi oggi: chi sa fare quella circonferenza e in quel modo, sa fare tutto. Poiché quella non solo era perfetta come circonferenza, ma era perfetto anche lo spessore di tutto quel segno e per fare ciò occorreva una grande maestria. Conosco un pittore molto quotato, il quale per suo diletto volle ripetere tutte le forme dei grandi pittori, come rifare la Gioconda e così via. Costui mi ha detto che i due pittori più difficili da imitare sono Giotto e Leonardo. Dice il pittore di avere dovuto ripetere varie volte il panneggio di Giotto, perché aveva una tale perfezione a condurre la mano per cui è da comprendere lo stupore del Papa che lo invitò a Roma per il lavoro.
Questa è la più bella e sintetica spiegazione dell’odierno passo evangelico. Chiesero a Gesù: “Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?” Gesù risponde: “Questa è l’opera di Dio: credere in colui che Egli ha mandato”. Attenzione, soggiunge infine: “Io sono il pane della vita, chi viene a me non avrà più fame, chi crede in me non avrà più sete”. Spieghiamo in breve: chi crede in Gesù Cristo, lo dico perché mi vengono dei dubbi leggendo i giornali e vedendo la televisione, deve essere il costruttore, questa è la grandezza del Cristianesimo, deve inventare ciò che sarà eterno.
Un mio amico filosofo dice che il divenire è eterno, ha ragione per quanto riguarda il Cristianesimo; la venuta di Cristo nel mondo è l’apparire dell’eterno e i cristiani dovrebbero fare delle opere che hanno il valore dell’eterno, risolvendo tutti i problemi. Gesù lo ha detto: “Farete cose superiori a quelle che ho fatto io”, ma bisogna credere in Lui. Noi continuiamo a chiederci cosa dobbiamo fare, come quei signori che Lo cercavano perché aveva moltiplicato i pani; non abbiamo capito nulla! Se veramente avessimo capito il discorso di Gesù, lavorando secondo i principi Cristiani, in riga e non in piramide, mi domando quanto pane avremmo potuto produrre senza lavorare otto ore al giorno: ne basterebbero quattro e con il tempo libero potremmo arricchire la nostra mente. Ecco cosa ha voluto dire Gesù. Chi crede in Cristo in questo modo è in grado di fare tutto il bene possibile, nel senso che è capace di crearlo. La precettistica di Gesù è essenziale e ridotta al minimo, assomiglia a una ricetta o se volete a un brevetto: bisogna solo attuarlo.
Prendiamo ora la questione del sesso (sesso-danaro-potere). Ascoltare ciò che uomini e donne dicono alla televisione e pensare ciò che hanno dentro al cervello vi confesso che mi spaventa. Sul giornale in questi giorni avrete visto l’ultima trovata dove si dice che il tradimento dell’uomo nei confronti della donna sarebbe iscritto nel DNA. Se nel DNA trovassimo iscritto che uno deve rubare e così via, si rafforzerebbe ancora di più la mia idea di dividere le etiche. Mi prendo i miei stracci, me ne vado da un’altra parte e così viviamo tranquilli tutti.
In confessionale trovo sia uomini sia donne che mi danno la spiegazione di questo passo evangelico. Una donna mi dice di volersi confessare perché ha fatto la stupida, ma guardando il Vangelo finalmente ha capito di avere sbagliato tutto. Io le ripeto quello che Gesù ha detto alle peccatrici. Il problema interessante è vedere che queste persone finalmente prendono contatto con Gesù Cristo senza tirare in ballo la Chiesa, senza sovrapporvi il suo insegnamento come conclusivo di quello evangelico.
Ma eccovi il punto decisivo per quanto riguarda il contatto con Gesù, che è l’unica persona che dobbiamo conoscere, perché ci dà le indicazioni precise della nostra esistenza e ci viene da un passo evangelico che incide direttamente sul pensiero in questo tema. Gesù dice: “Chiunque guarda una donna (o un uomo) per possederla è già in adulterio con lei”. Da un lato è una doccia fredda, dall’altro è una liberazione. Allora bisogna guardare l’altra parte con l’occhio di Dio e cominciare a domandarci, prima di avere il desiderio di possederla, come mai esiste.
Questo è il succo, almeno per un settore dell’esistenza, di questo passo evangelico. Questa è l’opera di Dio: credere in colui che ha mandato, e colui che egli ha mandato, non è uno che dà precettistiche chilometriche, ma è uno che dà dei principi orientatori.



Sabato 01 Agosto,2015 Ore: 10:19
 
 
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