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www.ildialogo.org L'omelia del 12 luglio 2015,di p. Aldo Bergamaschi

L'omelia del 12 luglio 2015

di p. Aldo Bergamaschi

Pronunciata il 16 luglio 2003
Marco 6,7-13

Questo passo evangelico è apparentemente semplice o descrittivo, ma vedrete cosa contiene. Diciamo che Gesù presenta agli apostoli e a coloro che lo vogliono seguire un "libretto di istruzioni". Ecco alcune apparenti contraddizioni rispetto all'evangelista Matteo (il passo letto è di Marco). Matteo infatti, proibisce di portare il bastone, mentre Marco ordina di portare solo il bastone. Si tratta di concetti adattati all'ambiente cui è diretto il Vangelo.
Matteo si rivolge agli Orientali abituati ad avere in mano il bastone. Se guardate gli affreschi nelle tombe egiziane, vedrete il padrone con il bastone in mano, che sarebbe il segno del comando e della podestà. Il dire che devono andare senza bastone, significa privarli della grinta autoritaria. D'altra parte siamo abituati da secoli a vedere le autorità sia civili che religiose con il "bastone in mano".
Marco invece, parla al mondo greco-romano pieno di fasto e di ricchezza, per cui il bastone è portato solo dai mendicanti; i ricchi andavano in carrozza e a cavallo. Marco insiste: "non pane", il sostentamento viene affidato alla generosità degli uditori; "non bisaccia", quella dei mendicanti, la cui vista suggeriva subito l'offerta; l'apostolato è gratuito.
Non ricordo dove ho letto questo episodio sui missionari, che arrivati nel genovese, di loro si dice: genuenses ergo mercatores, dunque mercanti e per loro il valore supremo era ciò che una cosa può rendere. I missionari annunciano la salvezza ecc., i genovesi li lasciano parlare e infine chiedono: se facciamo ciò che dite cosa ne guadagneremo? I missionari promisero la vita eterna e i genovesi accettarono. Fede molto gracile, purtroppo è così per molti, fede con la promessa del paradiso o viceversa per l'inferno; motivazioni non certo cristiane. O le cose si fanno per amore o si è fuori dal cristianesimo.
Marco prosegue: neanche "denaro" (rame), piccole monete che si davano ai mendicanti, dai quali i discepoli si debbono distinguere. Poi: "calzate i sandali", mentre Matteo li proibisce. Questi ordini contraddittori che si trovano tra i due evangelisti, sono ordini relativi al contesto in cui l'annunciatore deve andare. Questo vi dice che gli insegnamenti di Gesù sono già stati filtrati dalla comunità. É certo che i due evangelisti avevano capito quale doveva essere lo stile di colui che annuncia il Vangelo. Matteo li presenta come chiamati all'improvviso, per cui non hanno nemmeno il tempo di mettersi le scarpe; ecco l'altra spiegazione. Non equipaggiati come i legionari e neanche come i mendicanti, l'apostolo ha delle altre motivazioni: vanno a predicare il rinnovamento interiore.
"Curano i malati", le miserie universali, con la vostra mente avrete già fatto il paragone: come mai Gesù gira per la Palestina, popolo che è il più religioso del mondo, convinto di avere ricevuto da Dio la Legge e tutto il resto? Capite dove è radicata la mia tesi: che il cristianesimo non è una religione, anzi; è la fine della religione. Questo è uno dei passi in cui ne abbiamo la prova. Vanno a predicare un rinnovamento interiore in un contesto che è convinto di avere il massimo della religiosità. "Cacciano i demoni", non gli uomini, ecco la dimostrazione. Mi capita di polemizzare con dei musulmani culturalmente preparati e veniamo a discutere su questo punto.
I musulmani rifiutano il Crocifisso, per loro è inaccettabile che Dio sia sconfitto, mentre Maometto è stato assistito in tutte le sue battaglie. Vi cito questo passo del Corano, cap. II°: "Uccidete i vostri nemici ovunque li scopriate, cacciateli da dove li avevano cacciati". Non esiste un passo del Vangelo in cui si facciano affermazioni di questo genere, ciò indica il genere di rinnovamento predicato da Gesù, anche perché aveva subito lui stesso le violenze dei suoi paesani di Nazaret e li affronta senza violenze.
Vi parlo ora di due casi in cui il cristianesimo è caduto al rango di religione e agisce come sul Corano.
Tutti sapete che la notte di Natale dell'800 d.C., Carlo Magno fu incoronato imperatore, da quel momento nasce il Sacro Romano Impero, dentro al quale dovrebbero esserci solo dei cristiani. Carlo Magno, quando torna in Germania trova la tribù dei Sassoni i quali avevano rifiutato il battesimo, lo impone o altrimenti sarebbero stati passati tutti a fil di spada. Pensate alle radici cristiane dell'Europa! Si vogliono imporre nella Costituzione Europea; ci sono le radici della "religione cristiana" che sono un'altra cosa. Se usano la parola "religione", mi sta bene, avrò il motivo per discuterla.
Altro esempio. In questi giorni si celebra l'anniversario di una impresa che risale al 1410, prima della nascita del protestantesimo. Nel Nord Europa un gruppo di cattolici (i Cavalieri di Malta) avevano la roccaforte in quella che poi diventerà la Prussia e in quel contesto nacque il famoso cinturone su cui era scritto: Gott-mit-uns (Dio con noi) adottato poi dalle SS di famosa memoria. Questi cavalieri stavano imponendo un cristianesimo mono-corte e vanno contro la Polonia, l'integrismo era tale per cui, la Polonia pur essendo cattolica non lo era come la volevano loro. Nel 1410 si combatte questa battaglia, l'esercito polacco dà scacco ai cavalieri teutonici. Dopo la sconfitta si riducono nel cuore della Germania e nasce poi l'impero tedesco.
Ancora dal testo: "Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andatevene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi a testimonianza per loro". Quindi nessuna reazione violenta e Gesù ha voluto indicare che evangelizzare non significa convincere a tutti i costi e che missione non vuol dire imposizione. Il Vangelo non è una pedagogia, ma un rinnovamento morale esistenziale. La pedagogia è una scienza che definiamo pratico-poietica e si propone di far si che l'educando faccia il bene e non il male. Resta il dubbio: veramente è il bene o quello che noi crediamo bene? Ecco il limite della pedagogia. La morale, invece, si propone di distinguere il versante del bene e quello del male. Il Messaggio di Gesù si rivolge "all'uomo libero e maturo", l'apostolo propone una conversione e distingue la verità dall'errore; testimonia la Verità e non la impone.
Vi preannuncio l'utopia per il futuro: o continuiamo con questo ritmo, oppure accettiamo l'indicazione utopica del Vangelo. Gesù è venuto a chiudere l'epoca delle religioni e a dichiarare nefasto e illegittimo lo Stato Nazionale sovrano; questi sono i due punti per cui Gesù è stato portato in croce.
Essere cristiani oggi vuol dire diventare dei catalizzatori (quella cosa che promuove la reazione senza entrare dentro al discorso della reazione, rimanendone fuori). Non aspirare a far sì che tutti siano cristiani, che tutti vadano a Messa, no, perché anche quelli che vanno a Messa sono colpevoli di tante cose. I cristiani promuovono la unità del genere umano secondo quello schema che vi ho detto e in quel modo si risolveranno anche i problemi settoriali. Non accetto che in Palestina ci debbano essere due Stati, in Palestina non ci debbono essere Stati, lo Stato Mondiale deve essere uno solo, dentro al quale si dovrà dividere le etiche scegliendole liberamente e finalmente convivere senza avere l'esercito alle spalle per affermare la propria supremazia. Il concetto di Stato Nazionale Sovrano contiene questo delitto: rendere impossibile la unità del genere umano; impossibile l'attuazione del secondo comandamento "Ama il prossimo tuo come te stesso".



Sabato 11 Luglio,2015 Ore: 17:02
 
 
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