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www.ildialogo.org S.S. Trinità: eguaglianza nella specificità,di p. Aldo Bergamschi

L'omelia del 31 maggio 2015
S.S. Trinità: eguaglianza nella specificità

di p. Aldo Bergamschi

Pronunciata il 15 giugno 2003
Matteo 28,16-20
Comincerò con un racconto che è anche una barzelletta, vedrete che ci sarà da ridere e da piangere nello stesso tempo. L’episodio accadeva una cinquantina di anni fa qui a Reggio Emilia all’ospedale. C’era un vecchio signore, forse un contadino, il quale era molto ammalato, gli si avvicina un sacerdote per vedere di confessarlo e di dare eventualmente l’Estrema Unzione. Il sacerdote comincia col dire: allora credete nella Trinità? L’anziano apre gli occhi e dice: ma Dio non è uno solo? Sono in tre risponde, il sacerdote e inizia una discussione. Questo contadino non voleva assolutamente credere nella Trinità. Il sacerdote, in difficoltà, vede passare un Padre Cappuccino – il cappellano - e lo invita a discutere con questo ammalato. Il Padre – già morto, fu lui a riferirmi l’episodio – si avvicina all’ammalato che gli ripete: ma avete sempre detto che Dio è uno, mentre questo sacerdote dice che sono tre. Il Frate allora disse: buon uomo, c’è il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ma gli altri due non dovete mantenerli voi. Avete capito? Il frate aveva intuito che cosa c’era nella testa del vecchio contadino, perché il vecchio contadino dipendeva dagli Stati Pontifici e sapete che allora, la Santa Sede metteva delle decime e bisognava pagare, per Dio, per la Chiesa ecc. Il contadino si sente dire che sono in tre e teme di dovere mantenere anche gli altri due.
Entriamo nel discorso, Gesù il Figlio, non è venuto a dimostrare l’esistenza di Dio, perché il pensiero umano c’era arrivato da solo e colui che ha affermato l’esistenza di Dio al di fuori dalle religioni, si chiama Socrate. Socrate è stato condannato a morte e uno dei motivi è che non credeva nelle divinità della città; non credeva nella religione. Così come Gesù è condannato, perché diceva Dio suo Padre. Dio è un’altra cosa – diceva Socrate – non è quello che voi adorate nei templi; ed era un’offesa a tutta la comunità ateniese che lo condannò a morte. La lotta per stabilire la verità si è congiunta da parte della ragione e da parte di Gesù che è Dio fatto carne.
Non più dunque monoteismo astratto o acritico come nelle religioni più importanti, non è vero che le tre religioni più importanti siano monoteiste. Il Cristianesimo non è monoteista lo dico chiaramente e fermamente; la condanna del monoteismo viene prima da Socrate, poi da Gesù. Vi cito uno dei punti più alti del filosofo Platone che credeva in Dio come Socrate e si fece due domande, 1°: se c’è solo un Dio a che cosa pensa, se è un pensiero intelligente? Ci sarebbe da fare il raffronto con quello che dirà Cartesio molti secoli dopo: “Cogito ergo sum” Raffronto che non posso fare ora. 2° sempre Platone, dal momento che per essere felici bisogna amare – legge in trascendibile, che un pensiero abbia bisogno di amare per essere felice -, Platone si domanda: chi amerà?
Arriviamo al concetto di Creazione, che cosa faceva Dio prima della creazione? Nelle religioni il dato tradizionale si sovrappone alla ragione e la congela nelle sue legittime domande. La Bibbia dice: Dio creò il cielo e la terra: No, risponde S. Giovanni: in principio era il Logos, il Pensiero e non le cose. Vi faccio ora un esempio di compresenza di persona. Prendiamo l’acqua che è uno dei cibi necessari alla nostra sopravvivenza, da che il modo è mondo l’uomo ha bevuto l’acqua. Però, ogni anno per l’acqua contaminata, muoiono dieci milioni di persone (l’ho letto su una rivista scientifica). Se diciamo finalmente che l’acqua è composta di H2O, quella goccia che sembra semplice e monoteistica, invece è composta di H2O. Ho detto molto o poco per togliere la sete? Tutte e due, il problema è quello di togliere la sete senza controindicazioni.
Le religioni naturali sono come l’acqua contaminata, se invece, abbiamo qualcuno (noi abbiamo la chimica) che ci dice che l’acqua è composta da H2O (idrogeno e ossigeno) allora, diamo la possibilità agli uomini di bere acqua pura. Le religioni sono la rovina del cervello dell’umanità, mi assumo la responsabilità di questa affermazione e continuo a dire che il cristianesimo non è una religione. L’acqua, come Dio è compresenza di persone. Il sapere che l’acqua è composta di ossigeno e idrogeno ci permette di sapere quali fonti sono degne di essere bevute e quali no, salvo eventuali correzioni che possiamo fare. Questa è la specificità del discorso di Gesù su Dio. Il Dio presentato da Gesù è diverso da tutte le idee espresse su Dio e Gesù non definisce Dio concettualmente, ma lo presenta come uno con cui ha stretta relazione personale. Questo è uno dei motivi per cui è stato ucciso.
Che diversità c’è per quanto riguarda la convivenza, tra noi che crediamo in un Dio Uno e Trino e quelli che hanno di Dio un’altra opinione? Siamo degli animali religiosi allo stesso modo e per noi è una colpa perché abbiamo degradato il cristianesimo al rango di religione. La nostra etica non deriva dalla Trinità, ma costituisce una specie di abra cadabra che viene creduto così a scatola chiusa dai cosiddetti credenti o cristiani.
Vi richiamo alle motivazioni che hanno portato la teologia dell’America Latina ad accettare la “Teologia della Liberazione”. Quando si dice Teologia della Liberazione da parte dei cattolici occidentali, si dice che hanno assunto il marxismo come lettura della realtà. Io non sono di questo parere e mi riferisco a poche persone, tra le quali un francescano e mi dispiace che abbia abbandonato l’abito proprio per una forma di protesta. La Teologia della Liberazione ha preso a modello il Dio Trinitario per quanto riguarda l’esito storico: il Dio in tre Persone uguali e distinte. Per quanto siano diverse le connotazioni c’è una eguaglianza che non va a toccare la sostanza del problema.
Si dice che la retribuzione non può essere uguale, anche se partecipiamo a un progetto in cui ogni singolo individuo ha lo stesso peso sull’esito del progetto; da qui tutto il travaglio sociale.
Il grosso problema è di credere o no che siamo eguali, il dubbio è proprio questo. Se non siamo eguali nasce la tentazione di dare all’operaio 20-30 volte in meno del datore di lavoro o del politico.
Nella Trinità sono tre le Persone, ma uguali e distinte, per quanto distinte non salta mai l’eguaglianza e per quanto l’eguaglianza sia profonda non salta mai la specificità. Questo dovrebbe essere il modello della comunità cristiana. Per coloro che non avessero ancora capito, ecco l’esempio: il Padre, colui che comanda; il Figlio che ha sofferto per noi; lo Spirito Santo, la mente per farci capire; se sulla tavola ci sarà un pollo si dividerà in parti uguali o no?
Questo è il significato della Trinità nella vita della chiesa e nella vita societaria dei cristiani.



Domenica 31 Maggio,2015 Ore: 11:03
 
 
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