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www.ildialogo.org Amatevi come io ho amato voi,di p. Aldo Bergamaschi

L'omelia del 10 maggio 2015
Amatevi come io ho amato voi

Pronunciata il 28 Maggio 2000


di p. Aldo Bergamaschi

Giovanni 15,9-17

E siamo arrivati al punto più delicato di tutto il Vangelo. Allora “il futuro è dei Comandamenti” ha detto il nostro amato Pontefice, dissento, cordialmente si capisce; il futuro è di questa applicazione è l’applicazione di questo “comandamento”. Perché è questo il dubbio che… Amatevi come io ho amato voi sia un comandamento. Dico questo perché uno dei più grandi cervelli della filosofia Emanuele Kant ha creato un pasticcio. Bisogna che noi conosciamo la critica esattamente perché va superata e va intesa questa affermazione in un altro modo. Il filosofo Kant dice giustamente: se questo è un comandamento i comandamenti si osservano per legge e dunque qui il punto più interessante è il fatto che anche l’amore, che invece dovrebbe essere il momento rivoluzionario del cristianesimo, per cui nei rapporti con Dio, il punto più importante è esattamente il rapporto di amore, ma non voglio polemizzare con i fratelli protestanti, anche loro hanno preso le distanze da Lutero il quale diceva che il punto fondamentale è la fede. E non approfondisco ulteriormente per non andare a toccare punti delicati e non voglio deviare dal discorso principale.
Allora certo, se questa affermazione è di Gesù non va sganciata da tutto il sistema che regge i rapporti con il Vecchio Testamento e purtroppo anche nel Nuovo, per cui, noi siamo bravi e buoni se ubbidiamo ai comandamenti e la posizione è quella di un padrone nei confronti degli schiavi, allora non avrebbe grande rilevanza questa affermazione di Gesù. Questo è il mio comandamento: “Che voi vi amiate gli uni e gli altri come io vi ho amato”. Se la parte importante è l’obbedienza, e qui giustamente Kant fa l’osservazione che faccio mia, e che non dovete dimenticare: l’amore non si comanda.
Questo lo sapete, magari molti di voi per esperienza. Come ci tiriamo fuori? Qui dovrei citarvi un grande filosofo cattolico, che sul fine della vita ha poi deviato per delle motivazioni che non sto qui a dire, il quale ha fatto il punto alla matita al grande filosofo Kant. No, questo non è un comandamento perché i comandamenti non si possono – come quello dell’amore - se l’amore è un comandamento, questo non si può imporre. E infatti nei confronti dei famosi comandamenti siamo degli schiavi, ed è questa la rivoluzione di Gesù è il rapporto con Dio che deve cambiare, non più un rapporto di obbedienza, ma un rapporto di amore, ecco come va inteso l’osservazione. Gesù dichiara, badate non è un comandamento, è una dichiarazione che chiunque si comporta in questo modo, cioè chiunque ama l’altro come lui ha amato noi, raggiunge il vertice della perfezione da Lui proclamata, questa è la rivoluzione del cristianesimo.
Scusate la parentesi, in questi giorni uno scrittore cattolico di cui non faccio il nome dice: ecco vedete, come mai i santuari sono pieni e le chiese sono vuote? E vero! I santuari sono pieni, dice questo scrittore, perché la devozione popolare ritrova il modo di esprimersi e di parlare direttamente con la Madonna (in genere i santuari più frequentati sono questi), invece le chiese sono vuote perché lì i preti dicono che: ci vuole più solidarietà e poi parlano di ecologia. Nella mia predicazione non vi ho mai fatto prediche di questo genere. Risponderei a questo scrittore cattolico, perché i santuari sono pieni? I santuari sono pieni perché perché i credenti sono tutti miracolisti come i pagani; e le chiese viceversa sono vuote perché le autorità ecclesiastiche vi fanno un obbligo.
Ecco la legge, ecco il cristianesimo ridotto a religione, e per fortuna io mi tiro fuori, la mia predicazione si tira fuori da questo schema perché per quelli che mi frequentano mi preoccupo di predicare solo la conversione, ed oggi è venuto il momento centrale. Via tutto, soltanto l’attuazione non dico osservanza, perché abbiamo detto che comandamento non è, è la legge dell’amore per cui Gesù dice che chiunque si comporta in questo modo raggiunge il vertice della perfezione. Amatevi come io ho amato voi, bisogna quantificare e qualificare, come dobbiamo tradurre in parole moderne, in modo che sia capito bene, che poi i predicatori vi diranno che Gesù è morto in croce ha versato il suo sangue ecc. Ecco l’atto di bontà dove in fondo non ci sarebbe nessun interesse da parte sua, ecco come traduco io “Amatevi come io ho amato voi”: senza profitto.
Adesso siamo nel cuore dei problemi: Per quanto riguarda la lotta contro il capitalismo ne abbiamo già piene le orecchie e il grosso problema è quello del profitto. Prendiamo i tre punti cardinali della nostra vita sociale che nascono dal matrimonio, al mondo siamo fatti uomini e donne non si scappa, dobbiamo ordinare questo rapporto. Ecco Gesù cosa dice alla fanciulla di 16 anni che comincia a sentire…e l’altro giovinotto Renzo, aveva i suoi 20 anni.. cosa bella il matrimonio, e don Abbondio si chiedeva cosa gli sia venuto in testa a questo ragazzo di sposarsi, è la critica tremenda che il Manzoni fa a una certa impostazione dell’insegnamento ecclesiastico. Da me non verrete mai più a dire il matrimoni su, il matrimonio giù, no, voi dovete venire da me a 16 – 18 anni, non dopo che vi siete sposati e dopo tre mesi vi dividete, non venite a chiedere il rimedio perché sono per la prevenzione totale in tutti i campi dell’esistenza, venite quando avete 16, ma ormai ci sono delle bambine che a 13 anni sono già madri, e voi uomini a 13-14 e allora discuteremo.
Soprattutto poi se siete cristiani, cosa c’è bisogno del matrimonio indissolubile, eccolo qui: amatevi, tu cretinetta e tu cretinotto, amatevi come io ho amato voi senza profitto. Il test più drammatico che faccio a due ragazzi che chiedono la preparazione al matrimonio, lo dico a costo di far ridere qualcuno, dico a lui: se lei fosse come una bambola senza organi sessuali (adesso vedo che anche le bambole poverine..) tu continueresti ad amarla? E tu fanciulla se il tuo partner fosse come il bambolotto senza gli organi sessuali lo ameresti? Ecco il primo test drammatico, ma che vi porta ala centro della questione, allora da lì nasce l’analisi del motivo per cui siamo fatti uno così, uno cosà e la questione dei finalismi.
Ecco la frase di Gesù che prima di tutto va riferita all’uomo e alla donna che intendono mettersi insieme: amatevi come io ho amato voi, vale a dire; senza profitto. Non indago oltre, ma chi è nel matrimonio o chi è fidanzato può capire la forza di questa affermazione. Dico solo, perché se noi non ci amiamo senza profitto, ma rispettando i finalismi insiti in ognuno di noi, va a finire che presto o tardi l’uno o l’altro diventa uno straccio nelle mani dell’altro e dico straccio per non dire strumento. La lamentela in genere di tutte le donne che si sentono pezze da piedi, è perché dall’altra parte non si è capito il precetto di Gesù.
Secondo, quando troverò due uomini, l’altro rapporto fondamentale, lo capite anche voi è il rapporto di lavoro, quando troverò due uomini e uno dei quali non dica più all’altro: tu lavora e io ti pago, ecco che allora questi due uomini si ameranno, badate che qui è tra cattolici, tra credenti e io aspetto che nasca una fabbrica in cui il rapporto sia esattamente questo. Adesso quando facciamo una fabbrica sia uno ateo sia uno cattolico, si mette li con una matita in mano: per comperare il terreno ci vuole tanto, poi via via per i macchinari, poi c’è l’operaio che bisogna pagarlo tot .. vedete la strumentalizzazione e spiegarvelo avrei bisogno di mezzora come a mio modo di vedere questo principio di Gesù va applicato.
L’altro piano e quello politico, vedete, rapporto uomo donna- rapporto di lavoro tra uomo e uomo, rapporto politico tra uomo e uomo intendo rapporti politici tra le nazioni e così via. Quando troverò due uomini uno dei quali non dica all’altro: io comando e tu ubbidisci, allora avremo attuato il comando di Gesù cioè il comando che non è comando perché guai a noi se ci sentissimo obbligati, cioè se il punto centrale fosse l’obbligo, non qui, è la dichiarazione che la vetta più alta sarà raggiunta della perfezione quando noi faremo senza le leggi scritte o le leggi formulate e finalmente saremo fedeli alla legge dell’amore.



Sabato 09 Maggio,2015 Ore: 19:07
 
 
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