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www.ildialogo.org Il rito che annulla tutti i riti,di Padre Aldo Bergamaschi

Il rito che annulla tutti i riti

l'omelia dell'11 gennaio 2015


di Padre Aldo Bergamaschi

Pronunciata il 12 gennaio 2003
Marco 1, 7-11

In quel tempo, Giovanni predicava: Dopo me viene uno che è più forte di me e al quale io non sono degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo. In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto.


Oggi parlerò del battesimo, che è alla radice della nostra vita cristiana e tanti sono i problemi che si pongono su questo argomento.

Gesù fu battezzato, ma aveva bisogno di battesimo? La Madonna è stata battezzata? Vi riporterò il pensiero di una antropologa italiana, di cui non faccio il nome, la quale non so se creda o meno, certamente ha affrontato il problema di Gesù di Nazaret come un Dio fatto uomo, che rifiuta tutti i tabù e quindi è una trasgressiva per principio. Costei fatica a capire cosa sia veramente avvenuto nel Giordano. Gli evangelisti ne parlano tutti e tre, Giovanni poi – avete sentito nella lettura – continua a distinguere questo battesimo con acqua, dal battesimo cristiano. Il battesimo di Gesù è qualificato con l’acqua, il sangue e lo Spirito e non a caso per due volte S. Giovanni ritorna a sottolinearlo.

La questione – mi pare di avervelo già detto – sta nella comunità dei seguaci di Giovanni, che avevano creato un problema alla prima Chiesa. In questi casi la storiografia si preoccupa di far capire che il battesimo di Gesù è superiore a quello di Giovanni. Quando leggiamo il passo dove la Vergine riceve l’annuncio dell’angelo, si dice: Darai alla luce il figlio dell’Altissimo. Come mai allora nel passo odierno c’è una teofania, dove si sente la voce dal Cielo? Riguardando il testo greco, si dice che viene percepita come una voce e resta il dubbio che sia invece la sovrapposizione storiografica dell’evangelista, il quale vuole dire che riceve il battesimo da Giovanni – Gesù era figlio dell’Altissimo e non ne aveva assolutamente bisogno – e lo farebbe per motivo didattico, dicono poi gli autori. Come dire che anche Lui si mette in fila come tutti gli altri. Sono tutti ragionamenti che facciamo noi post factum, immaginando che il fatto sia avvenuto.

Veramente i discepoli erano convinti che Gesù fosse il figlio dell’Altissimo? Ne dubito, perché si ricorre a questa voce di Dio che dice: Ecco il mio figlio prediletto… , ma non era già il figlio prediletto? Lo deve diventare adesso con il battesimo? Ecco le perplessità di coloro che vogliono vedere con chiarezza le cose. Tutto questo ci porta a riflettere sul significato di questo battesimo.

L’antropologa di cui vi dicevo, ha scritto un libro, dove ha speso delle parole a favore di Gesù Cristo e lo intende come colui che ci libera da tutti i tabù, dando inizio ad un’era nuova su tutti i versanti. Osserva: Se veramente il battesimo di Gesù si identifica con quello che dava Giovanni, come mai le donne sono escluse? Giovanni dava il battesimo sul Giordano, ma agli uomini. Era inconcepibile per l’epoca che una donna andasse a fare il bagno. Sono argomenti non riportati dai teologi, ma sono richiamati da queste argomentazioni di una antropologa. Secondo la ricercatrice il vero problema è probabilmente consistito nel fatto che gli apostoli dovettero stabilire quale tipo di rito di iniziazione fare dopo la morte di Gesù, non avendo capito che Gesù era venuto ad abolire tutti i riti.

Il grande Erasmo di Rotterdam, cattolico, si era tenuto un po’ neutrale nella disputa col protestantesimo. I protestanti lo accusavano di non essere troppo dalla loro parte e i cattolici pure. Sulla questione del battesimo arrivò a questa conclusione: Siamo in una situazione così disastrata per cui dobbiamo sospendere il battesimo ai bambini. O almeno, ridarlo a quando il ragazzo sarà diventato adulto e sarà in grado di confermare o meno quello che il padrino e i genitori hanno fatto quando era incapace di volere e di capire.

Il problema è anche di oggi. In una diocesi francese, dei parroci hanno sospeso il battesimo ai bambini. Conosco un parroco qui in Italia che lascia liberi e quando una donna chiede il battesimo per il suo bambino, fa venire il parroco vicino a battezzare. Alcuni di coloro che non hanno ricevuto il battesimo, cresciuti, a quindici anni lo chiedono, dopo essersi interrogati sul perché lo vogliono. Così si sana alla radice quello che è il dramma di tutta la cristianità: noi siamo tutti cristiani per battesimo e non per conversione. E' invece la conversione che conta; l’antropologa dice che gli apostoli hanno dovuto scegliere un segno, quando invece Gesù avrebbe detto di non farne nessuno. E' vero che Gesù dice: Andate e battezzate tutte le genti, ma la parola 'battezzare' nella traduzione autentica vuol dire: Andate e rendete discepoli tutte le genti. Non ci sarebbe l’indicazione di ricorrere a un rito, ciò sarebbe contro il suo insegnamento.

Dovrei ora cimentarmi con uno studioso del diritto di nome Kelsen, il quale dice: Anche una religione di un livello morale così alto come quella cristiana, attribuisce al battesimo una importanza non molto diversa da quella del culto Eleusino nella iniziazione. Paragona il battesimo cristiano alla iniziazione dei Riti Eleusini che si facevano in Grecia e avevano una grande importanza sul piano pedagogico. Vi cito Aristotele - che non è uno stinco di santo, però ha il cervello a piombo: Fintanto che i Greci frequenteranno i Riti Eleusini saranno il più grande popolo del mondo; nessuno riuscirà mai a rendere schiavo un popolo che ha alla sua radice la iniziazione.

Ed ecco in cosa consiste questa iniziazione: quando il ragazzo ha quindici anni, deve abbandonare la famiglia, la famiglia è una radice sospetta, perché viene frustrata la sua autonomia radicale. I capoccioni del pensiero greco l’avevano capita. I giovani frequentavano questi Misteri Eleusini e venivano educati alla autoformazione, alla celebrazione della persona. Caduti quei riti, le cose sono andate come la storia ci riporta.

L’importanza del battesimo è diversa e non è nemmeno la pratica dei “nove venerdì del mese”. Quando ero in una parrocchia, trovai dei giovani i quali mi dissero: Ho fatto la pratica dei nove venerdì del mese, adesso ho assicurato il paradiso! Un altro giovane, più malizioso, disse: Adesso possiamo peccare come vogliamo! Piccoli delinquenti! non avevano capito nulla di quello che è il cristianesimo! Con un rito volevano mettersi a posto e fare di tutto, cioè la sublimazione della natura umana. Guai a chi identifica il battesimo con un rito che giustifica i suoi comportamenti. Si diceva che senza il battesimo si va all’inferno, ma all’inferno ci possono andare anche i cristiani battezzati, se la questione la mettiamo in questo modo.

Il battesimo è un rito solo per analogia; è il rito che annulla tutti i riti. Esempio: in classe la scolaresca chiacchiera e quando raggiunge un certo volume, l’insegnante dice: basta, silenzio, a voce alta. Troveremo il filosofo del gruppo che dice: ma lei facendo così fa più rumore di noi. Ecco il sofisma, è vero che le parole: basta, silenzio, sono quantitativamente uguali al suo rumore, però sono qualitativamente diverse. Il dire Silenzio! è proprio il contrario del suo rumore; è un dire: adesso si cessano i rumori inutili e si comincia a studiare e fare la ricerca scientifica. Ecco a che cosa va paragonato il rito del battesimo: a un gesto che mette fine a tutti gli altri gesti presuntuosi, che credono di mettere al sicuro la persona. Quando dico: io accetto il battesimo, comincio a impegnarmi nella mia esistenza, per attuare qui in Terra il Regno di Dio.



Sabato 10 Gennaio,2015 Ore: 21:41
 
 
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