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www.ildialogo.org Omelia del 14 settembre,di P. Aldo Bergamaschi

Omelia del 14 settembre

Pronunciata il 14 settembre 2003


di P. Aldo Bergamaschi

Giovanni 3,13-17
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: “Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo.
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.
Vi faccio notare che questa domenica si celebra la festa dell’esaltazione della Santa Croce, quindi anche il suo Vangelo prevale su quello della ventiquattresima domenica.
Gesù dice a Nicodemo: “Nessuno è mai salito al cielo fuorché il Figlio dell’Uomo che è disceso dal cielo”. Queste parole incidono direttamente sul concetto esatto che noi dobbiamo avere di Gesù Figlio dell’Uomo, mentre alle parole successive “E come Mosè innalzò…” metto dei dubbi che siano di Gesù, ma dell’Evangelista.
La mia tesi la conoscete: contesto coloro che affermano che Gesù è ebreo, perché il concetto di ebreo è uguale al concetto di tutti gli altri popoli, cioè l’aggettivo non è dato da Dio.
Ecco perché penso che Gesù, essendo Figlio dell’Uomo, risponde alla critica di Nietzsche, il quale, in un certo scritto dice: “Dio non sapendo che cosa fare si è fatto ebreo..” No, Nietzsche, no! Gesù è il Figlio dell’Uomo, specifico: non di un gruppo! Perché gruppi non ne esistono se non nel nostro cervello. Davanti a Dio non esistono razze!
Ora vi porterò la prova definitiva. Gesù non appartiene a nessun gruppo, solo Lui salva i gruppi, solo Lui - che è fuori serie pure avendo la natura umana - salva tutti i componenti di quelli che creano il concetto di serie e li salva andando il croce. Ecco il passaggio. Quindi il crocifisso è simbolo e segno della nostra cattiveria, segno del peccato umano.
Per spiegarvi che Gesù non è ebreo, utilizzo due dogmi della Chiesa cattolica.
1 - L’Angelo disse alla Madonna: “…Tu sarai fecondata per opera dello Spirito Santo…” Il seme che è entrato nell’utero di Maria Vergine non è di origine umana. Questo è un dogma cattolico, dunque, San Giuseppe non c’entra nulla. Gesù è fuori da ogni categoria.
2 - Sosteniamo che la Madonna è Immacolata, dunque, senza peccato originale. Quindi quel seme non è andato a posarsi su di una terra dentro al sistema, ma in un utero che è fuori sistema. Allora ditemi che cosa c’è di ebreo in Gesù.
Ora capisco la frase del Vangelo di Giovanni: Figlio dell’Uomo che è disceso dal cielo, dunque non c’è categoria di gruppo, ma c’è categoria umana. La Croce è simbolo di sconfitta, di sofferenza cui sottoporre la nostra esistenza. I musulmani rifiutano il Crocefisso, è inaccettabile per loro, bisogna entrare nel modo cristiano di vedere le cose. Questo problema è stato trattato in questi giorni dalla stampa con una certa risonanza da un filosofo, che tra l’altro, non è neppure Cristiano. É un problema che è stato dibattuto nel secolo scorso: ci si chiedeva se la vita è un’espiazione o una missione.
Giuseppe Mazzini accusò il cristianesimo di essere una religione che predica l’espiazione, la penitenza, mentre la vita deve essere una missione che si compie per il bene comune. Gli rispose Alessandro Manzoni, il quale, nella figura di Padre Cristoforo, dimostra esattamente come la vita debba essere Missione. Infatti, egli non si rassegna al male, ma lo combatte, affronta Don Rodrigo, aiuta Lucia e compie tutte le opere che sappiamo. Con questo il Manzoni voleva dire no alla vita come espiazione, ma missione che implica il trionfo del bene.
Anche alcuni sacerdoti mi hanno espresso la loro sofferenza circa il problema della “Croce”, infatti non riescono a capire come Dio sacrifichi suo Figlio, in quanto non ritengono tutto ciò in linea con l’indicazione evangelica dell’esistenza.
Per liberarmi da questa concezione della sofferenza salvifica, utilizzo il pensiero di un francescano, Duns Scoto che muore nel 1308. Siamo all’epoca di Dante, dopo San Francesco. Secondo questo pensatore francescano, Gesù Cristo si sarebbe incarnato anche se Adamo ed Eva non avessero peccato. Egli infatti, dice di non poter pensare che la venuta di Cristo nel mondo dipenda dalla stupidità di queste due creature; occorre trovare una motivazione più alta. Il fine della Sua venuta è quello di portare alla perfezione la natura umana, per glorificarla fino in fondo. Il fatto che si attardi per un momento a soffrire per mettere a posto la stupidità di Adamo ed Eva è transeunte, non è transeunte invece il fatto di essere il glorificatore della natura umana. Cosa ne deriva per noi? Ne deriva che per diventare capaci di attuare il fine per cui Lui è venuto, cioè quello di portare all’atto tutte le potenzialità umane, bisogna “crocefiggere” il novantanove per cento dei nostri desideri, perché i nostri desideri hanno solo un fine valido.
Facciamo un semplice esempio: mi trovo di fronte al cibo, solo questo desiderio è travolto dalla moltitudine dei cibi che noi possiamo mangiare. Allora, bisogna crocifiggerne il novantanove per cento, perché il solo fine del cibo è quello di nutrirmi (darmi la vita). Ho preso l’esempio del cibo ma poi passate al sesso, al denaro, al potere e vedete spiegata la situazione.
Una quindicina di giorni fa sui giornali è apparso il problema del cristianesimo, che ormai sarebbe in declino, anzi ci sarebbe la derisione della vita cristiana. Ha preso posizione il Cardinale di Milano, vi cito le sue parole: “Per riempire il vuoto dell’esistenza, noi cerchiamo di inseguire il benessere e noi credenti rischiamo di essere irrisi e rifiutati dal mondo contemporaneo, in particolare nel continente europeo”. L’allusione su cui non voglio pronunciarmi in maniera definitiva: il Papa insiste perché la Costituzione europea metta in evidenza le radici cristiane.
A questo richiamo del cardinale di Milano risponde un filosofo non cattolico, ma certamente molto vicino al cristianesimo. Egli dice: “La questione della derisione non è una sconfitta anzi è nell’essenza del cristianesimo. Essere derisi e non venire riconosciuti dal mondo” e poi continua “la Chiesa è convinta di avere fatto tutto il possibile per evitare questo?”.
In Europa, quando si discute sulla Costituzione Europea c’è qualcuno che non vuol mettere la questione delle radici, infatti, quello che hanno fatto i cristiani è bene non raccontarlo. Altri, invece, tendono a mettere alla radice la riforma protestante, l’illuminismo, la rivoluzione francese, che in realtà hanno rettificato alcune posizioni che erano state prese dalla Chiesa Cattolica e quindi dal Cristianesimo.
Infatti i cristiani si trovano come aveva detto Nietzsche nel mercato, dove non si cerca certamente Dio. Noi viviamo in un mondo in cui tutto è mercato e tutti sono mercanti. In queste condizioni, certo, la forza del cristianesimo sarebbe quella di innalzarsi sulla croce perché solo la sofferenza può riscattare la miseria umana e poi dire chiaro e tondo - soprattutto ai bambini - che la loro formazione umana esige sofferenza.
Andare a scuola, sacrificarsi per acculturarsi, questa è una sofferenza che appartiene alla glorificazione della natura umana, non è una sofferenza inutile. Il cristiano non deve avere paura di sottoporsi alla derisione nel momento in cui presenta l’attuazione del messaggio.
Chiudo con la citazione di una frase di Giulio Cesare, che apparteneva alla serie dei capitani: “Finché esiste qualcosa da fare non si è fatto nulla”, la frase lo avvicina a questa apertura verso l’infinita perfezione, perché i due punti che Gesù ci ha insegnato sono: “Amatevi come io ho amato voi”; e: “Dobbiamo diventare perfetti come il Padre che sta nei cieli”. Ciò finché ci sono da risolvere i problemi relativi al sesso, al denaro, al potere. Venti secoli di cristianesimo sono nulla finché resta qualcosa da fare. A chi viene in confessione da me dico: oggi io devo essere migliore di ieri, domani migliore di oggi, questo è il significato della confessione.



Domenica 14 Settembre,2014 Ore: 10:17
 
 
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