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www.ildialogo.org L'omelia del 25 maggio 2014,di p. Aldo Bergamaschi

L'omelia del 25 maggio 2014

Pronunciata il 27/Maggio 1984


di p. Aldo Bergamaschi

Giovanni 14,15-21
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete lo perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non n vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui.
I comandamenti di Gesù non sono leggi, ma sono ideali di perfezione assoluta cui l'uomo è chiamato. Gesù dice: “Se mi amate osserverete i miei comandamenti”. Non si tratta di un comando, perché l'amore non si comanda, ma di una constatazione. Chiunque si comporta così e così, raggiunge il massimo della perfezione: è figlio di Dio. E se è figlio di Dio è salvo e rende possibile la salvezza quaggiù, e la salvezza quaggiù, consiste nel rettificare in certo modo i nostri rapporti che ahimè sono tutti rapporti da lupo a lupo.
Qualcuno domanderà quali sono i suoi comandamenti, i suoi comandamenti sono due, sono solo due, non so quanti siano i canoni di diritto canonico, i canoni delle legge erano seicentoquaranta, - non so di preciso - che un ebreo doveva osservare all’epoca di Gesù per essere in ordine con la legge.
Ecco i due comandamenti di Gesù: “Ama Dio con tutto il cuore e il prossimo tuo come te stesso”, che poi sono uno solo perché il secondo è simile al primo, perché sono legati per la vita e per la morte. Se poi vogliamo proprio sapere quale è il comandamento di Gesù, è sufficiente ricordarsi questo, approfondiremo il legame che esiste in questa affermazione, in questa proposizione: “Amatevi come io ho amato voi” E Gesù come ha amato noi? Ci ha amati senza profitto, profitto alcuno, perche tutti i nostri amori hanno nello sfondo un qualche profitto. Anche nella struttura
familiare resta vero questo principio, se il matrimonio non è visto come il capitolo di questo precetto fondamentale di Gesù. Anzi mi pare di avervi detto che Gesù non abbia neanche istituito il matrimonio, mi sto confermando in questa opinione. Quanti sono ancora quelli che credono nel matrimonio monogamico, ecco già questo fatto di accettare il concetto di Matrimonio, sarebbe una maniera di verificare il primo comando,la prima constatazione di Gesù, per chi voglia essere perfetto
Ma per osservare questo comandamento, occorre amarlo Lui, diversamente non si riuscirà mai a praticare quell'ideale di vita, perché la natura umana con le sole sue forze non è capace di osservarle, non è capace cioè di raggiungere quei traguardi. Ed è poi da dubitare che uno se li ponga anche come traguardo. Ecco perché vi dicevo prima, siamo arrivati al punto in cui una delle discriminanti fra chi crede e non crede a questo concetto di matrimonio monogamico, non c'è bisogno di andare a cercare tante verità, forse neanche la divinità di Cristo, quella sarà probabilmente alla radice, questo e uno dei punti discriminanti.
Questa mattina voglio rompervi la testa con i tre pivot di tutta la nostra esistenza: sesso, danaro e potere, perché sono decisivi. Quel1a vetta: amatevi come io ho amato voi, si può raggiungere solo amando Lui. Vedete? Alla radice di questo tipo di amore ci deve essere l'amore di Lui. Cosi come certi sacrifici, tanto per fare un esempio, relativi alla cura del bambino, solo una madre che ama il bambino in un certo modo che è suo, li può fare.
Ma oggi troviamo delle degenerazioni, delle donne che ammazzano il loro bambino, che lo vendono, che lo misconoscono, è da dubitare che quello sia frutto di amore. I sacrifici che nostra madre ha fatto per allevarmi o allevarci, certamente con le sole forze della natura umana, non si possono fare se non c'è alla radice quella carica di amore che poi non è sempre cosi perfetta come sta dicendo Gesù, rispetto appunto ai traguardi da lui costituiti.
Una madre che si sveglia di notte per accudire il bambino che piange, non è una schiava, anzi è libera, anzi è nel massimo cerchio della libertà, perché quello che sta facendo non è una imposizione di legge, ma è la legge dell'amore. Anzi l'amore crea delle nuove leggi, vale a dire dei nuovi rapporti. Ora, per osservare i suoi comandamenti bisogna amarlo. Portiamo la controprova: “Chi accoglie i miei comandamenti li osserva questi e mi ama”. Voi mi direte: ma non è una ripetizione? No, è una prova è la controprova. Chi li accoglie, cioè chi li fa suoi e non li concepisce come un comando eteronomo, che viene dall'esterno, da parte di una qualche dittatura, da parte di una qualche legge che è sempre dualisticamente opposta alla coscienza, ma li fa suoi e li osserva. Tutto ciò tende a ripulire la dinamica dell'amore cristiano dal sentimentalismo.
Alla settantacinquesima Lettera persiana di Montesquieu scritta nel 1721, troviamo un'analisi brutale di ciò che è la religione sotto questo profilo. Sentite alcune battute, di due musulmani i quali, guardano dall’esterno la religione cristiana. “Debbo dirti - scrive l'uno all’altro - che non ho notato nei cristiani quella profonda fede nella loro religione, che si trova fra noi musulmani. Per loro c'è una bella differenza dal professare una religione, al credervi, dal credervi, a esserne convinto, dall’esserne convinto, a metterla in pratica”. Ecco l'analisi più bella sotto l'aspetto concettuale della frase di Gesù: Se mi amate osserverete i miei comandamenti.
I rapporti del credente con Gesù sono platonici, Cristo è supremo come Maometto lo è per il musulmano come Napoleone lo era per un francese dell'epoca sua. I rapporti con la Chiesa sono schizofrenici, si credono globalmente le verità di fede, ma il 50% non condivide l’insegnamento del magistero in materia di etica familiare e sessuale. Laddove gli insegnamenti sono più precisi che negli altri settori. Voglio dire per quanto riguarda la sessualità, la famiglia e cosi via, voi vedete che gli insegnamenti della Chiesa cattolica sono più precisi che non negli altri due campi, vi dicevo il danaro, il potere. Dio si salvi, non si capisce più quale sia l'insegnamento della Chiesa, eppure è proprio in questo settore dove c'è la maggiore resistenza e la maggiore contestazione.
Vorrei fare una parentesi, oggi è la giornata della stampa cattolica, L'AVVENIRE che ufficialmente sarebbe il giornale dei cattolici. Dunque siamo nel 1984; io in questi giorni, ve lo posso confessare, sto curando il Diario di Primo Mazzolari, negli anni 29-30-31 e si era trovato a dissentire dalla stampa cattolica che è ancora la medesima. Mazzolari, all’accusa di non essere per la stampa cattolica rispondeva: quando voglio leggere la stampa cattolica, leggo il vangelo. Anche il Manzoni diceva la stessa cosa, perché il resto è tutta una opinabilità. Allora la stampa cattolica era tutta protesa nel demonizzare i cattolici come lui, che non accettavano il potere temporale, e che avevano quelle certe opinioni e si chiamavano in gergo cattolici liberali. Il suo romanzo non fu poi accettato liquidamente fino al millenovecento.
Mazzolari diceva di non volere questa giornata, perché ci troviamo in una situazione in cui la stampa cattolica, probabilmente è tutta fuori strada, dove si trattava di plaudire il Concordato, perché le gerarchie si erano messe d’accordo fra di loro, sbagliando tutto naturalmente dal punto di vista evangelico. La stampa cattolica l'ha poi ripagato non accettando mai articoli suoi, adesso a distanza di cinquant'anni noi vediamo chi aveva ragione.
Per me la grande sciagura, ve lo già detto altre volte, è la caduta del cristianesimo in religione.
L'immediatezza è il trionfo del gruppo e allora voi vedete... santa e cattolica, perché lì la verità del nostro gruppo e cosi via. Questo è il proscenio dove si gioca la immediatezza e il rapporto con Cristo, invece, è tutto in ibernazione, da qui la non osservanza dei suoi comandamenti.



Domenica 25 Maggio,2014 Ore: 12:38
 
 
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