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www.ildialogo.org L'omelia del 4 maggio 2014,di p. Aldo Bergamaschi

L'omelia del 4 maggio 2014

Pronunciata il 3 Maggio 1981


di p. Aldo Bergamaschi

Luca 24,13-35
In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano insieme, Gesù si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro "Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?". Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Cleopa, gli disse: "Tu solo sei cosi forestiero in Gerusalemme da non sapere cosa vi è accaduto in questi giorni?”. Domandò: "E che cosa?" Gli rispose: "Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno che fu profeta potente in opere e in parole davanti a Dio e tutto il popolo, e come i sommi sacerdoti e i nostri capi 1o hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi 1o hanno crocefisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele. Con tutto ciò sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Alcune donne delle nostre ci hanno sconvolti. Recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo sono venute a dirci di avere avuto anche una visione di angeli i quali affermano che egli è vivo; alcuni dei nostri sono andati al sepolcro ma hanno trovato come avevano detto le donne, lui non lo hanno visto.
Ed egli disse loro: "Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti. Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicino al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano, ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino. Egli entro per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro prese il pane, disse la benedizione lo spezzo e 1o diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e 1o riconobbero, ma lui spari dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino quando ci spiegava le scritture?".
E partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme dove trovarono riuniti gli undici e gli altri che erano con loro i quali dicevano, davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come lo avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Debbo darvi un piccolo annuncio. Oggi si celebra la giornata, giornata non la festa della Università Cattolica. Chi vi parla è un alunno della Università Cattolica. Appartengo a quei quarantamila laureati. Sintetizziamo cosi: se avete dei figli che hanno intenzione di studiare e potete mandarli alla Cattolica, fatelo. Io personalmente ne ho ricavato indubbiamente un grande beneficio. Se uno mi dovesse chiedere perché c' è l‘Università Cattolica, è perché la Chiesa Cattolica se ne è assunta il patrocinio, e siccome anche l'autorità ecclesiastica ha voce in capitolo in alcune decisioni, la considera espressione anche di se stessa. Questo non vuol dire che questi cattolici che gestiscono una università, brillino per una presentazione tutta particolare del cristianesimo. All'epoca Primo Mazzolari, non se la sentiva di accettare tutte le idee tenute nella prima rivista fondata, cioè Vita e Pensiero. Però, se avete un figlio che ha intenzione di fare l'Università mandatelo, conosco dei cattolici di altissimo livello, posso dirvi che gli esami rispetto alle altre università erano certamente superiori di numero, almeno dieci esami in più. Breve, oggi le offerte che noi ricaviamo dalla questua andranno appunto a sostegno dell’Università Cattolica.
Veniamo al passo evangelico di oggi, uno dei più belli di tutto il testo evangelico, bello anche come racconto anche esteticamente, è magnifico. Forse potrebbe anche essere inventato da un grande scrittore, la pagina è di altissimo livello artistico.
Ma qui, ciò che interessa noi, è vedere ancora una volta, come l’apparizione di Gesù è la prova più bella e definitiva che Egli non è un cadavere rianimato. Gesù si accosta e cammina con loro, "Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo", perché non era un cadavere rianimato, come è mia persuasione.
Poi il testo dice: "Bisognava che il Cristo sopportasse quelle sofferenze". Allora, se questo è accaduto per un progetto originario, coloro che lo hanno ucciso, sono dentro al progetto, quindi non sono colpevoli. Ecco il vero cruccio, che ritorna nella prima lettura, e allora sarebbe da vedere come già san Pietro ha combinato le cose. Poi ritorna in san Paolo. Lasciamolo sospeso perché io non è che abbia chiara e precisa una risposta da darvi. Sono anni che ci rifletto anche su questo problema dove vengono coinvolti dei grossi pensatori. Uno potrebbe essere Nietzsche ma l'altro, quello che viene coinvolto è proprio Hegel, il quale appunto per liberarsi da questa concezione ha dovuto inventarsi la famosa frase: "Tutto ciò che è reale, è razionale e tutto ciò che è razionale, è reale".
Fermiamoci qui, dobbiamo terminarne un tema lasciato in sospeso relativo al potere che Gesù dà alla Chiesa di rimettere i peccati. Citiamo la frase che è diventata famosa: "A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi", peccati rispetto a una tabella di valori non istituita dalla Chiesa, ma dalla fede cui l'individuo aderisce liberamente, altrimenti Chiesa non c’è. Ci sarà un gruppo, ci sarà una chiesa storica, non c'è Chiesa fondata da Gesù. Se questa consegna, che ritengo sublime, va riferita alla sola Chiesa, allora è un controllo totale sulla interiorità del fedele, del cristiano di tutti, per fortuna. Purtroppo noi abbiamo nella testa delle idee strane, cioè concepiamo la Chiesa come il partito. Io che confesso, anch'io devo confessarmi e per buona fortuna deve confessarsi anche il Papa. Questa è una delle grandezze della Chiesa fondata da Gesù che deve restare.
Se voi leggete "La Repubblica" di Platone trovate che i giudici di questa repubblica non debbono prendere il modello della giustizia se non da se stessi, al massimo da qualche uomo santo. Si vorrebbe dire che l'unico confessore accreditato in tutta la cristianità potrebbe essere san Francesco, che tra l'altro, non era neanche sacerdote. Se c'è uno che deve confessare gli altri dovrebbe essere lui, dico secondo lo schema della repubblica platonica, il quale aveva capito anche lui che se non c'è questo controllo all'interno, quella società non può assolutamente reggere.
“A chi li rimetterete saranno rimessi” che dovrebbe riguardare i peccatori che si convertono ed entrano a far parte della Chiesa. La seconda parte: “Quelli che non rimetterete resteranno non rimessi”, riguarderebbe invece il controllo di chi è dentro. Se qualche credente commette certi peccati lesivi del codice stabilito dalla fede liberamente assunta, occorre dargli l'alt, fedele semplice o Papa che sia, se vogliamo che la Chiesa sia la luce di cui parla Gesù. Dargli l'alt e riproporgli la conversione. Anche la faccenda degli eretici è molto comoda, si sono applicate esattamente le leggi di una società mondana, perché quelli come primo punto attaccavano la classe dirigente e la classe dirigente reagisce in quel modo naturalmente.
Niente remissione se non a condizione di rifare tutto da capo, così si comprende la grandezza di questo strumento che Gesù ha dato alla sua Chiesa. Vi faccio notare, che nel passo della prima lettura, si dice che la comunità di Gerusalemme andò a picco perché ci furono delle ingiustizie nella distribuzione dei beni essenziali alla vita, vale a dire i viveri, con le ingiustizie nei confronti delle vedove e delle donne che non appartenevano al loro gruppo. La colpa è della caduta della equità, e dell' assetto gerarchico. Lì c'era una coppia Anamia e Safira, i quali hanno fatto il doppio gioco proprio sui problemi fondamentali, avevano detto di portare il danaro delle cose vendute ai piedi degli apostoli, ma poi si erano ritenuti un poderetto.
E allora in questo caso l'amicizia divora la verità e allora anche la Chiesa cade. Da questo momento nasce la religione.



Domenica 04 Maggio,2014 Ore: 09:09
 
 
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