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www.ildialogo.org   10 febbraio 2013    ,di p. Aldo Bergamaschi

Le omelie
  10 febbraio 2013    

Pronunciata il 6 febbraio 1983


di p. Aldo Bergamaschi

Luca 5,1-11

In quel tempo, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genezaret e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù vide due barche, ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.

Quando ebbe finito di parlare disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”. Simone rispose: “Maestro abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”. E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.

Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. AL vedere questo Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore allontanati da me che sono un peccatore”. Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: “Non temere, d'ora in poi sarai r pescatore di uomini”. Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Ho qualche preoccupazione perché non so se riuscirò a cucire questo argomento di fondo dell'annuncio cristiano, con quell'altro argomento che viene sovrapposto dalla istituzione che riguarda appunto la questione della salvezza della vita. Ciò che mi dà fastidio è che si creda che le preoccupazioni della istituzione siano più interessanti delle preoccupazioni del vangelo. Temo che a furia di piccole sostituzioni, arriviamo come all'epoca medioevale, in cui i fedeli in chiesa, non udivano altro che l’invito ad andare alle crociate a uccidere gli eretici.

Mentre per Francesco di Assisi il discorso è un altro: dobbiamo riprendere il contatto con il messaggio evangelico. Questo messaggio certamente, è sempre più bruciante di qualsiasi documento ecclesiastico, anzi, fonda in linea di principio qualsiasi documento ecclesiastico.

Beato colui che riesce appunto a guardare in filigrana ciò che è la sostanza del discorso, indipendentemente dalla mano, la quale potrebbe essere molto pesante, facendo passare il proprio messaggio e non quello di Gesù.

E adesso prendiamo questo passo che è un piccolo capolavoro anche dal punto di vista letterario. E direi che un regista avrebbe qui da ricamare parecchio senza allontanarsi, si capisce, dalle parole del testo evangelico. Avrete notato anche voi come la frase più pesante di tutto il passo sia la parola di Gesù a Simone: “non temere d'ora in poi sarai pescatore di uomini”.

Dicevo, questa frase è uno dei punti più delicati e drammatici dell'annuncio cristiano.

Quando in mezzo a noi muore una persona giovane, udiamo i predicatori, nell'omelia funebre, dire pressappoco: ci troviamo di fronte a una sorpresa perché Dio ha permesso questo? Poi in una seconda sequenza: ma sì certo Dio avrà avuto i suoi motivi e i suoi perché. Questa è la logica di un teista che io chiamo, 'acritico'. Perché un teista per di più credente e cattolico, che non ha capito questa dinamica dell'esistenza, che vale solo per essere tale senza avere nessuna garanzia sulla continuità del tempo, lasciatemi dire, è un povero teista. Che poi, sotto sotto, cerca di scaricare le colpe in Dio, con un certo discorso provvidenzialista.

Nessuna assicurazione sul tempo della propria esistenza, al di fuori del controllo delle leggi naturali, che dovremmo, in quanto credenti, studiare di più, perché questa é la specificità della rivelazione cristiana, giacché, e mi pare di averlo detto qui, non credo al miracolo che venga dall'esterno, credo all'unico miracolo della rivelazione del 'Logos', che è penetrato dentro alle categorie umane per svegliare l'uomo e farlo diventare un po' meno pigro e renderlo capace di studiare il pensiero di Dio nel cosmo.

Vogliamo fare un esempio immediato? Quel bambino che è stato operato a cuore aperto dopo pochi giorni dalla nascita, se fosse vissuto venti o trent’anni fa, che cosa avremmo detto: … la volontà di Dio. No, nessuna volontà di Dio, si tratta soltanto di un ritmo della natura che il teista dovrebbe riconoscere a occhi aperti. Ecco perché dovremmo diventare più svegli e tradurre la nostra preghiera in una ricerca scientifica. Dove pregare vuol dire essenzialmente conoscere il pensiero di Dio riversato dentro alla realtà creata.

Ecco il dubbio, sempre restando in tema di pesca: “Tu sarai pescatore di uomini”. Voi capite cosa vuol dire portare fuori da un ambiente naturale, quale è l'acqua per i pesci e portarli in un ambiente che non è il loro. Quando con una ruspa si decide di far saltare una collina, andate prima a dire a tutte le formiche che sono là, o ai vermi: uscite per favore perché adesso vengo con la ruspa. Non dovete rispondere nulla a questi animali che si trovano sul cammino della vostra progettazione. Ecco l'esempio, l'uomo pesca alcuni pesci, fra i tanti che sono nel mare. Tenete presente la prospettiva di Gesù nei confronti di Simone: “sarai pescatore di uomini”. L'uomo pesca alcuni pesci e finiscono sulla sua mensa. É ovvio che dal punto di vista dell'uomo, il pesce raggiunge un fine, nella visione teistica o creazionistica, il pesce è finalizzato: è pesce non per essere pesce, ma è pesce 'per', questo ‘per' rimanda oltre se stesso. Quindi sotto un certo profilo è finalizzato a uscire dall'acqua, ma dal punto di vista del pesce le cose cambiano.

L'uomo è buono o cattivo rispetto al pesce, quando decide di pescarlo dal suo ambiente naturale? Quelli della lega della protezione degli animali vi diranno l'uomo è cattivo. Ma il teista vi dirà: l'uomo è buono perché ubbidisce a una struttura teologica, nella quale queste creature sono state fatte per lui, perché egli potesse alimentarsi in questo mondo.

Dio è buono così come ho cercato di inocularvi a titolo di solletico curioso, o è cattivo rispetto all'uomo? Capite la domanda? Qui si qualifica la figura del vero teista. “Vi farò pescatori di uomini” perché gli uomini debbono essere tolti dalla naturalità e quindi invitati a una qualche rinuncia. E questo è l'aspetto drammatico di tutto il messaggio cristiano.

La mia tentazione sarebbe, siccome in questo campo potrei dire qualcosa, nel senso che ritengo di avere qualche esperienza, vorrei dirvi come si qualifica l'educazione cristiana che si appella alla sua matrice sovrannaturale. Mentre invece tutte le correnti laiciste si riferiscono a una educazione di tipo naturalistico. Badate, forse i campi non sono così delimitati e vedo che le polemiche sono smussate, perché siamo al punto in cui, visto che viviamo almeno in queste regioni, in una democrazia pluralistica, oramai la sfida è aperta, cioè tolta una frangia di folli che continuano a fare i moralisti contro gli altri, che non credono e non accettano la propria visione del mondo, sottinteso ognuno giochi le carte che ha.

Siccome siamo in un clima di libertà e nella libertà c'è spazio per il santo e per il non santo, costui si qualifichi come tale, è libero di farlo, a condizione di rispettare le leggi, e il santo se è tale dia la prova di ciò che vuol dire essere pescato da Gesù Cristo. Ricordate quando si trattò di votare sulla questione dell'aborto? Il sottoscritto tenne un atteggiamento che ritengo ancora oggi corretto, cercò di enucleare la visione cristiana del mondo, su questo problema e continuo ad essere di questo parere. Però vi confesso una cosa, io non ho votato, né voterò mai più per problemi di questa specie. Perché una visione del mondo non si vota. Domani su questa strada io non mi stupirei che una democrazia mi conduca alle urne per stabilire se Dio esiste o se l'anima è immortale.

Voi mi direte: ma tu lasci passare..... Intendiamoci, io non lascio passare nulla, quando ho dichiarato la mia visione del mondo. Gesù dice alla Samaritana: “Hai avuto cinque uomini e quello che hai attualmente non è tuo marito”. Gesù si rifiuterebbe categoricamente, di promuovere un referendum, per stabilire che il divorzio, il concubinato, sono da colpire in maniera legale e a suon di codice. Purtroppo abbiamo ceduto a questa tentazione e storicamente siamo andati esattamente a compiere questa operazione. Non vorrò mai, mai che la mia visione del mondo proclamata con nitidezza di fronte al mondo, venga trasbordata in un codice e diventi obbligante per legge per un altro. Ecco il motivo che mi ferma.

Il cattolico, cerca di far brillare la sua fede in tutti i settori della vita e poi le cose andranno meglio in questo mondo.




Sabato 09 Febbraio,2013 Ore: 09:54
 
 
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