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www.ildialogo.org L'omelia del 7 ottobre 2012,di P. Aldo Bergmaschi

L'omelia del 7 ottobre 2012

Pronunciata l’8 0ttobre 2000


di P. Aldo Bergmaschi

 

Marco 10,2-16

In quel tempo, avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, domandarono a Gesù: “É lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?”. Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?” Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla”. Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”.

Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”.

Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

Siamo anche qui ad un tema scottante e di perpetua attualità. Direi è questo un caso di revisione radicale del discorso. E si, perché la posta è grossa. Cioè a dire: noi il concetto di matrimonio lo deriviamo da Dio o è costruito dagli uomini? E qui ecco il caso drammatico, il matrimonio creato da Dio - questa affermazione non è del tutto esatta -, i fondamenti del matrimonio sono creati da Dio. Qui c’è Mosè, un legislatore, che invece rompe le uova nel paniere: qui il dissidio fra il pensiero di Dio (che Gesù sottolineerà) e invece il movimento della religione costruita da Mosè il quale dice di avere avuto da Dio…

Siccome lo volevano mettere in contraddizione con Mosè, allora Gesù chiarisce quale è il pensiero di Mosè con la domanda: “Che cosa vi ha ordinato Mosè su questo tema?”, il tema del matrimonio.

Ordinare vuole dire legiferare in positivo, dunque è possibile che un legislatore di quel calibro comandi ciò che è male? Allora i Farisei accusano il “colpo” dato da Gesù, sanno molto bene che Mosè non ha ordinato il divorzio!

Come? Lasciatemelo dire, così dobbiamo essere ben chiari: lo Stato italiano non ha ordinato l’aborto. Siamo intesi signori cattolici? Si certo, l’aborto è un omicidio, questo è vero! Ma attenzione, non dovete attaccare lo Stato italiano il quale si trova di fronte a dei casi, così come Mosè si è trovato di fronte a delle situazioni, per cui ha dovuto cedere. Ma questa non è una legislazione in positivo, è un mettere rimedio a una situazione disgraziata di cui arbitri sono coloro che gestiscono l’etica, vale a dire le singole coscienze.

Anch’io, se mi è lecito fare una parentesi, sono contro gli Stati nazionali perché li considero un’offesa al primo comandamento di Gesù “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Cioè ama Dio e il prossimo tuo. Per quanto riguarda quella polemica, fino a tanto che gli Stati ci sono e anche la Chiesa li ha santificati, e li santifica, dobbiamo tenere bene questa distinzione. Quindi, Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla. Vi faccio notare che questa non è una legislazione in positivo.

Adesso io vi leggo il testo del Deuteronomio in cui si precisa questo tipo di legislazione, sono tre righe e non di più. “Se un uomo ha preso moglie ed è vissuto con lei, ma poi essa non trova più favore ai suoi occhi per qualche bruttura (vi prego sottolineare la parola) egli scriverà la lettera di ripudio e la congederà dalla sua casa, uscita di lì prenderà un altro marito”.

Questo tipo di legge non è un comando in positivo, questo tipo di legge è un mettere rimedio a una frana, in questo caso diciamolo è a favore della donna, perché Mosè dice di dare il libretto, perché quella povera donna non dovrà andare sul marciapiede, potrà ancora sposarsi legalmente, e dunque potrà trovarsi un altro e non abbandonata da tutti. Ecco allora il senso del discorso fatto anche da Gesù.

Si tratta di dare un giudizio su questa situazione, se è vero che la legge non conosce quasi mai i valori etici assoluti. E infatti, che cosa nasconde questa frase: “tu la puoi rimandare se c’è di mezzo una qualche bruttura”. Allora, la parola bruttura teniamola così, ma può essere di vario genere e qui adesso i moralisti si dividono. Ci sono quelli che dicono che il motivo può essere grave, per esempio un tradimento. E invece un’altra scuola diceva che la posso rimandare addirittura anche se la moglie mi confeziona male i cibi o non ha messo il sale nella minestra. Anzi, ho qui un documento di un rabbino, siamo negli anni 100 circa dopo Cristo, il quale diceva che uno può rimandare sua moglie nell’ipotesi che abbia trovato una donna più graziosa della propria.

Per questo Gesù dirà: “per la durezza del nostro cuore Mosè ha scritto quella legge”. Per la durezza del vostro cuore – sto riguardando il testo - dice per la sclerocardia. Ecco come viene tradotta la durezza; vale a dire che oramai il cuore sclerotizzato è fuori di ogni legge e quindi è nel soggettivismo assoluto. In questo caso di concupiscenza soggettiva. Dunque a causa di una caduta etica tutto questo accade, ma Gesù poi ha spiegato il perché storicamente le cose stanno in questo modo, e vi serva per capire tutto quello che ci accade attorno e anche a quello che accade diciamo fra di noi, nel Cristianesimo.

Come mai tutti questi matrimoni vanno a picco? Probabilmente noi commettiamo un primo sopruso, quello di dare il battesimo ai bambini, o no? E si, perché tutti quelli che sono nell’infrazione sono tutti battezzati. Ecco che alla radice del nostro cristianesimo non ci sta una conversione. Ai giovani bisogna chiedere come concepiscono il matrimonio. Ed allora ecco qui il richiamo di Gesù all’inizio, scavalca tutta la storia e riguadagna il momento originario: all’inizio non era così! “All’inizio Dio creò maschio e femmina”.

Gesù qui non riporta il raccontino che la donna deriva dall’uomo, la questione della costola, mi pare di averlo detto un’altra volta da questo pulpito. Il raccontino paga dazio, sul quale poi San Paolo stabilirà la preminenza dell’uomo sulla donna. Sotto questo profilo Gesù è molto più vicino a Platone il quale, almeno, è il vero maschilista di tutti i filosofi antichi perché fa derivare l’uomo e la donna dal mondo delle idee e quindi da Dio direttamente tutte e due, e non uno dall’altro. E Gesù infatti non lo dice.

Dice che ha creato maschio e femmina, se non che, per quale motivo ha creato maschio e femmina? Perché dunque c’è un disegno che va al di là dei singoli. Ecco, cari giovani che avete in testa il sesso, dovete rendervi conto che il sesso vi è stato dato con finalismi che danno fondamento alla morale. Su questo deve insistere l’insegnamento.

Conosco un parroco, in Italia, di cui non faccio il nome, che ha sospeso il Battesimo ai bambini. Siccome ci sono dei fedeli che lo vogliono ancora, lui, quando c’è la richiesta, chiama un parroco vicino a fare l’operazione, quindi lascia libertà. Adesso si trova di fronte a delle ragazze e ragazzi di quindici sedici anni i quali, chiedono il battesimo: adesso è venuto il momento, chiedete il battesimo perché siete convertiti al messaggio di Gesù.

Ricordatevi – dice il parroco ai giovani che lo chiedono -: il Battesimo comporta questa visione del mondo.... e mi ha detto che quei pochi matrimoni che poi lui ha fatto fino adesso, resistono e non si rompono dopo due o tre mesi o pochi anni. Questo per dirvi che è la carenza del punto di riferimento radicale.




Sabato 06 Ottobre,2012 Ore: 23:28
 
 
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