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www.ildialogo.org 24 giugno 2012,di P. Aldo Bergamaschi

Le omelie
24 giugno 2012

Pronunciata il 26 Giugno 2001


di P. Aldo Bergamaschi

Luca 1,57-66,80.

Per Elisabetta intanto si compi il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne:”No, si chiamerà Giovanni”. Le dissero: “Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome”. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta, e scrisse: “Giovanni è il suo nome”. Tutti furono meravigliati. In quel medesimo istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Coloro che le udivano, le serbavano in cuor loro: “Che sarà mai questo bambino?” si dicevano. Davvero la mano del Signore stava con lui.

Il fanciullo cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Oggi, un po’ fuori testo, celebriamo la natività di S. Giovanni Battista. Nel Medio Evo la devozione era molto diffusa, oggi un po’ meno, comunque resta una figura emblematica. Voglio prendere pretesto da questa festività per mettere le mani dentro a un nodo che è il tormento della nostra vita singola e della nostra vita associata. La Madonna con il bambino, poi Elisabetta poverina sterile, il tormento di non avere bambini e da qui si ricava che i due coniugi – Zaccaria e Elisabetta – erano due persone per bene, poiché in genere quando in una coppia c’è questo fenomeno della sterilità, la donna va in depressione poiché la vocazione della donna è essenzialmente la maternità.

Una donna si sente realizzata, del resto è la donna che da origine alla vita. Questo problema della origine della vita, del significato della donna e dell’uomo nella storia creata da Dio, è venuto il momento di trattarli qui davanti all’altare e con tutta la sincerità immaginabile possibile. Come voi vedete in questi racconti non si usano mezze parole, e tutto è dichiarato alla luce del sole. Certo che tutti quei ragionamenti che io vi ho fatto denotano che queste persone come Zaccaria ed Elisabetta erano indubbiamente due persone pulite, come si suol dire, dove ricaviamo questi comportamenti.

C’è il pericolo di credere che Dio sia intervenuto in maniera esterna e miracolosa a mettere rimedio a una situazione che non ha sempre questo rimedio, in questo caso la sterilità di Elisabetta. Non voglio dire più di tanto, perché si rischia di piegare verso una teologia strana dove si dice che il Battista è nato lì perché predeterminato, voluto da Dio e così via. Poi restano i gravi problemi del come noi siamo venuti al mondo, e del come la volontà di chi ci ha messo al mondo, non sempre sia stata in ordine come conquista persona.

Domanda: Caino da dove viene? Caino è il primo figlio di Eva. Come mai Caino? C’è qualcosa di disordinato nell’uso del sesso da parte di Adamo e di Eva. Attenzione bene, siccome la fantasia viene coltivata oggi nei discorsi di piazza o di strada, dai bambini e poi anche alla televisione, io mi permetto di scavalcare tutte queste belle fantasie e di andare a esaminare con il cielo della ragione, ciò che è accaduto con questi due primi progenitori.

Eccoli, Adamo ed Eva, creati da Dio, con un compito ben preciso che era inscritto nelle cose più che nel comandamento, nel comandamento la scrittura dice solo: moltiplicatevi, ma attenzione! Questo moltiplicatevi non è un ordine, ci ho pensato tante volte: è una dichiarazione di finalismi. Volete che riassuma il pensiero di Dio? Adamo, Eva vi ho fatti così; tu in questo modo; tu in quest’altro perché utilizzando il sesso voi diate origine alla continuità del genere umano.

Allora attenzione, quel sesso voi lo utilizzate per moltiplicarvi, non per altri fini e mi dispenso da elencarli qui, perché la televisione vi tiene aggiornati meglio di me, siamo intesi sig. donne e sig. uomini?

Adesso altro colpo di fantasia, qui lo facciamo lucidamente con il pensiero. Adamo ed Eva cosa avranno fatto secondo voi? Dopo aver mangiato, lo vedete che è necessità fondamentale, e bere e poi il sesso. Vi rendete conto, siamo all’inizio non si sa ancora nulla e i due non sanno ancora nulla uno dell’altro, se non il fatto di vedersi diversi e in un certo modo. Andiamo avanti con la fantasia, quelli che si sono sposati pensando quello che è accaduto quando erano fidanzati ecc. E lì i pensieri: accoppiamoci, facciamo del sesso, senonché, un bel giorno Eva si tocca la pancia e sente che c’è qualcuno! Ma chi è questo qualcuno? E qui incomincia il dramma.

Faccio l’ipotesi che lei abbia preso gusto all’uso del sesso e qui adesso c’è il fine del sesso che è la produzione del bambino e questi è un disturbo relativamente all’uso del sesso. E Adamo cosa avrà pensato? Sbuffa come il leone che uccide il figlio per accoppiarsi ancora e la psicologia animale la conoscete. Chi è questo tipo che viene a interrompere questo uso finalizzato a se stesso e retto a fine per sé. Caino, quel povero ragazzo ha sentito tutto, ha subito la pressione psicologica di quei due disgraziati… Poi la scrittura dice che Eva, dopo una maggiore consapevolezza su questo tema, aveva capito perché il giocattolo era stato loro dato e che la maternità va al di là del sesso e così via.

Poi nacque Abele il quale ha subito una ambientazione che è da paragonare ad Elisabetta, ha avuto Giovanni Battista e sterile e cos’ via. La mia lezione è finita, spero di non avere turbato nessuno, ma di avervi aiutati tutti soprattutto voi donne. Dovrei avere qui donne nubili poiché per loro dovrei fare qualche aggiunta. Poi gli uomini, dovrei chiamarli a parte e dir loro alcune cosette un po’ secche.

Ora i matrimoni vanno a picco e Zaccaria poverino, lo vedete aveva la moglie sterile, ma l’amava come una sorella. I matrimoni vanno a picco perché la donna a un certo punto della sua vita si sente strumentalizzata dall’uomo e questo è il grave pericolo e questa è la grande responsabilità degli uomini.



Sabato 23 Giugno,2012 Ore: 06:24
 
 
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