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www.ildialogo.org 18 dicembre 2011,

Le omelie di padre Aldo Bergamaschi
18 dicembre 2011

Pronunciata il 20 Dicembre 1987


Luca 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, sposa di un uomo della casa di Davide chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei disse: “Ti saluto o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre nella casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.

Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo se ne andò da lei.

E veniamo a questo passo celebre. Lo leggiamo ogni volta con grande passione, vediamo di collocarlo. Ormai non ci sono dubbi, credo che anche gli esegeti cattolici più tradizionalisti siano del parere che questo racconto è costruito. Voi mi direte: frutto dunque di pura fantasia? Ecco fino a questo limite no, ma costruzione si.

Una volta ci si illudeva dicendo che la Madonna avrebbe raccontato lei questo appunto all’evangelista Luca, ma ho l’impressione che la Madonna abbia semplicemente raccontato qualcosa della sua ricchezza interiore. Ho l’impressione che tutte le mamme abbiano qualche racconto relativo al loro bambino.

Mia madre, per esempio, mi diceva: ti ho visto una volta vestito di bianco velo… lo dico a puro titolo di cronaca, per amor di Dio. E così, quanti di voi avranno sentito dalla propria madre racconti di questa specie. Ma per quanto riguarda la struttura del figlio non v’è dubbio che tutta l’operazione è dell’evangelista. Il racconto è costruito e quindi, è al servizio di una idea. E l’idea è che Gesù é un personaggio, un personaggio di prima grandezza e, come é accaduto per gli altri personaggi storici, quando si è trattato di andare a vedere come è avvenuta la loro origine, la loro introduzione nel mondo, troviamo delle sorprese , troviamo racconti più o meno paralleli.

Adesso vi dirò come questo passo di san Luca abbia il supporto della scrittura, ormai tutti gli esegeti non hanno dubbi, ogni affermazione di questo passo è preso dal Vecchio Testamento. Per esempio la prima affermazione: gioisce quando l’angelo la saluta, ecco noi troviamo questa affermazione nel profeta Sofonia, il quale dice le stesse parole relative a Sion, relative cioè al popolo di Israele, quindi vedete che anche il modo di utilizzare i testi è un modo poco accomodato.

Poi: “non temere” questa frase detta dall’angelo, la ritroviamo in Gioiele, e poi così in Zaccaria troviamo la stessa affermazione.

L’altra frase “il Signore è con te” fa parte di tutte le annunciazione, se poi andiamo a vedere l’Esodo troviamo che questo discorso è fatto da Dio a Mosè quando doveva andare dal Faraone. La stessa frase la troviamo dove l'angelo la dice a Gedeone.

Chi ha orecchie buone, sarà un poco allarmato udendo la prima lettura, perché quel famoso libro di Samuele é il più nefasto di tutti giacché introduce nella storia del popolo eletto una frase che diventerà poi una frase ripetuta fino alla nausea. La frase è: “Il Dio degli eserciti”, nasce esattamente all’epoca di Samuele più o meno 1000 anni prima di Cristo. E qui poi trovate delle espressioni che certo non potranno commisurarsi in Gesù Cristo, dove si dice che “Gli darò riposo liberandolo da tutti i suoi nemici” e poi “gli iniqui saranno oppressi”e così via; ora tutto questo discorso contrasta con la salvezza portata da Gesù il quale appunto è venuto a dirci che non esistono nemici, che non esistono nemmeno popoli eletti e così via, ma che siamo tutti figli dello stesso Padre.

“La potenza dell’Altissimo ti avvolgerà” anche questa la troviamo nell’Esodo, dove si concepisce il popolo in marcia, assistito da una nube, la potenza di Dio che nel deserto controllava, vigilava era sempre alle calcagna, per difendere naturalmente il popolo eletto. Questa sarebbe dunque la struttura del passo e un racconto costruito in funzione di una idea. Dobbiamo ammettere che dal punto di vista artistico é molto bello, su questo non v'é dubbio, e teniamo fermo che l'idea che vi circola dentro é tutta apprezzabile.

Adesso scendiamo nei particolari mettiamo le mani dentro a questo meccanismo della origine. Si dice: che Gesù Cristo era figlio di Giuseppe, no Gesù Cristo è figlio di Dio. Questa é l'affermazione scandalosa, ma o tutto il cristianesimo si regge qui, o tutto il cristianesimo cade, dal punto di vista della grandezza del personaggio, si capisce.

Ci domandiamo come fare l’educazione sessuale ai nostri figli. Io non farò più il moralista adesso cercherò di dirvi quale dovrà essere la posizione della Chiesa. Purtroppo la Chiesa é diventata oramai una norma anzi il difensore di una norma. Lasciamo stare, il suo compito é soltanto quello di presentare il pensiero di Gesù sotto questo profilo, niente altro.

Gli errori sono due: bisognerebbe non dare più il battesimo ai bambini e non bisognerebbe più sposare. Ma attenzione non che io sia contro il matrimonio, voglio dire che il matrimonio religioso bisogna aspettare a darlo quando tutto il movimento del sesso si é calmato. Voglio dire, tu Chiesa, io cristiano, non voglio più interferire sui moti della natura, voglio che la natura dimostri la sua contraddizione, quando la natura si sarà finalmente convinta delle proprie contraddizioni, si dirà: se vuoi risolvere, questa é la posizione introdotta dal cristianesimo.

Allora si capirà perché san Luca ha costruito questo racconto, e badate che, sulla questione del sesso, credo che gli uomini del passato avessero già il cervello corrotto o sbilanciato quanto lo abbiamo noi, forse peggio. Ma più si va avanti e più le situazioni si aggravano perché dimentichiamo che cristiani non si nasce, che uomini non si nasce. Torneremo su anche perché sono contro il battesimo dei bambini, con scandalo di qualcuno, e perché Gesù non ha mai istituito il matrimonio, Gesù, ha semplicemente detto: “Amatevi come io ho amato voi”, senza profitto, ed é rivolto anche in particolare all'unione tra l'uomo e la donna. Mentre questa sovrapposizione moralistica crea tutti gli imbrogli entro cui siamo inseriti.

Come si fa a entrare con la morale cristiana in questi casi, in cui di cristiano non c'é nulla fin dall'inizio, salvo forse il fatto che quei ragazzi sono battezzati, creando un brutto imbroglio, perché di queste cose, si deve rispondere sul piano educativo, e quello é appunto sbagliato fin dall'origine.

La potenza dell'altissimo non é una commistione, nel sottofondo, tenete appunto presente il racconto di Luca. È vero che gli egizi fanno una distinzione che potrebbe sembrare non improbabile quando dicono che non é cosa impossibile che lo spirito di Dio si accosti ad una donna e ponga in essa alcuni principi di generazione, e quando dicono che non può l'uomo avere commercio e unione di corpo con una dea. Vedete dunque allora che le idee erano ben chiare nelle intelligenze più aperte, ma essi non sanno che la cosa che si mesce con un'altra dà reciprocamente la facoltà di poter mescersi a quella con la quale essa é mista.

“Darai alla luce un figlio”. Un uomo viene degnamente al mondo quando l'uso del sesso è un capitolo della visione globale dell'esistenza, e non una parte soltanto chiede l'attuazione di un progetto. “Darai alla luce un figlio”, dunque un disegno e non una passione.

Poi la conclusione: “Sia fatto come tu dici”. Dunque c’é una rinuncia da tutte e due le parti, c’é una presa di coscienza, per cui la donna non è oggetto, é protagonista cosciente, sa quello che sta facendo, e lo vuole fare perché ha scoperto che é l'attuazione di un disegno divino.

O questi sono i presupposti dell'incontro fra un uomo e una donna, o del resto sarà sempre una unione di due disperati che daranno origine a una storia di nuovi disperati.



Sabato 17 Dicembre,2011 Ore: 14:43
 
 
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