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www.ildialogo.org 13 giugno 2010,

Le omelie di Padre Aldo Bergamaschi
13 giugno 2010

Pronunciata il l2Giugno 1983


Luca 7,36-8,3
 
In quel tempo uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi indietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé: "Se costui fosse un profeta saprebbe chi è, e che specie di donna è, colei che lo tocca: è una peccatrice”. Gesù allora gli disse: "Simone ho una cosa da dirti". Ed egli: "Maestro di pure". "Un creditore aveva due debitori l'uno gli doveva cinquecento danari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". Simone rispose: "Suppongo colui al quale ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene". E volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco ama poco". Poi disse a lei: "Ti sono perdonati i tuoi peccati". Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?" Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata, va in pace".
In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre che li assistevano con i loro beni.
 
 
Poniamo la nostra attenzione su questo passo che già di per se contiene un poema: "Quello a cui si perdona poco, ama poco", mentre - e credo che questa sia la ironia e il dramma di Gesù -dovrebbe amare di più, proprio perché è senza il condizionamento del peccato.
“Una peccatrice ama più di te”, dice Gesù al fariseo, più di te che osservi la legge, e il rischio di chi osserva la legge è proprio questo, di chiudersi all'amore. E poi la raffica delle tre inadempienze: “…questa donna ha bagnato i miei piedi con le lacrime…”, non trascuriamo questo particolare delle lacrime, e non sui vasetti di profumi che accompagnano queste donne di malaffare.
Abbiamo che il giusto ama meno del peccatore convertito, dunque, se spingiamo ancora più in là la teoria, ne deriva che conviene diventare tutti peccatori. Se è vero che il peccatore ama più del non peccatore, conviene commettere un bel sacco di peccati, cosi si amerà più di chi non commette peccati. Chi è stato malato apprezza di più la salute, ma dice anche a chi ha la salute senza mai essere stato ammalato, tienila come un dono prezioso e non desiderare di ammalarti per apprezzare la salute. Ecco, io credo che questo debba essere il discorso. Il peccatore non va capito, ma solo amato, e lo si ama dicendogli che pecca, dicendogli che esiste il peccato, perché il giorno in cui io dovessi abolire questa discriminante, ne nascerebbe una altra, ne nascerebbero centomila collocate in altre sponde, ma non più al punto giusto in cui cioè, il discriminante lo pone, Gesù Cristo.
E qui dovremmo fare tutto un lungo discorso sulla psicoanalisi. Mi pare che Jung nel 1933 o 35 dicesse che dobbiamo liberare l'uomo dall'incubo del peccato. Volesse il cielo, ma siamo proprio qui per decidere che cosa vuol dire togliere il vincolo del peccato all'uomo! Il problema è di vedere se Gesù Cristo ha messo al punto giusto la divisione fra il bene e il male. Perché la divisione fra il bene e il male in ogni caso, in ogni società, là dove ci sono due uomini tre uomini è inevitabile. É inevitabile che si debba mettere questo versante tra il bene e il male, quindi, se si tratta ancora di decidere dove mettere la lancetta di divisione preferisco Gesù Cristo agli altri, perché Gesù rappresenta una certezza, rappresenta la salvezza della persona in mezzo ai flutti della corruzione e della fragilità generale.
Adesso una barzelletta per farvi ridere un po'. Qui a Reggio c’è stato un personaggio famoso creato per barzellette e si chiamava Ziloc, è vero? Un contadino un giorno me ne ha raccontata una. Ziloc passa davanti all'osteria si volta dall'altra parte e dice no Ziloc, no, no, non entrare. Fa dieci, venti, trenta passi ed esclama, Ziloc ce l'hai fatta, ora devi brindare a questa strepitosa vittoria, e così torna indietro, entra nell'osteria e si ubriaca come sempre. Certo se il brindare fosse un brindare alla vittoria definitiva, allora quel bicchiere di vino, come gli aromi della donna, sarebbe qualitativamente diverso dagli altri bicchieri, ma quel bicchiere è della stessa specie degli altri quindi, micidiale per la persona, non è la persona al di sopra delle cose, ma è la persona al guinzaglio delle cose. Quel bicchiere di vino allora non è il brindisi alla conversione ma il rifiuto totale di essa.
Dopo la barzelletta cerchiamo di mettere a raffronto una peccatrice che è la donna del vangelo, la quale conquista finalmente la spiaggia dell'amore, ma vedremo che è la fede quella che la peccatrice conquista. O meglio, si parte dalla fede, la fede origina l'amore, poi l'amore cambia il corso all'erta. Metterò dunque a raffronto questa peccatrice a una santa, S.Teresa di Lisieux, che noi tutti conosciamo, morta giovane, che però ha avuto delle intuizioni che sono superiori a quelle dei santi padri. Vi leggerò qui la mezza pagina che riguarda esattamente questo episodio. Voi capite che se è vero che gli è perdonato molto perché ha amato molto, allora santa Tersa si è sentita un poco offesa nel profondo, ed è possibile che abbia pensato: allora io che non sono una prostituta. io che non ho commesso i peccati di questa prostituta di rango, non posso amare il Signore....
Avete capito l'obiezione? Sentite come se la cava, e poi mi direte se questa pagina non meriti di essere messa in una antologia. "Lo so, che a chi meno ama meno si perdona, ma so che Gesù, ha perdonato più a me che a santa Maria Maddalena”. Ed ecco come imposta il discorso, (è una donna di venticinque anni che scrive, molto semplice un po' infantile).
Prima supposizione: “che il figlio di un abile medico si imbatta per la strada in un sasso e che lo faccia cadere. Il padre pronto lo rialza con amore, lo cura impiegando tutti i rimedi dell'arte”. Vedete la forma diaristica, cioè che riguarda il diario della santa.
Poi c’è anche un'altra supposizione: “il padre ha saputo che sulla via percorsa dal figlio c'è un sasso pericoloso, quindi precede il figlio, toglie il sasso senza che nessuno se ne accorga, e questo figlio, oggetto della sua tenerezza, ignorando la disgrazia dalla quale la mano paterna lo ha liberato, non gli dimostra alcuna riconoscenza, e lo amerà meno di quanto lo avrebbe amato se lo avesse guarito da una ferita mortale”. Ma giunto che sia a cognizione di tutto, non l'amerà forse di più? Ebbene: “questo figlio oggetto dell'amore del padre, che ha mandato il Verbo Suo a redimere i peccatori, sono io - dice santa Teresa - Egli vuole che io l'ami, perché mi ha perdonato, non molto, ma tutto”.
Sentite il genio di questa donna, .....senza aspettare che io l'ami molto come fece santa Maria Maddalena, mi ha fatto sapere di avermi amato di un amore infinito perché io lo ami adesso alla follia. Ecco potremmo andarcene a casa con questo passo nel cuore.
Chi si converte vorrebbe non avere mai peccato, e chi non ha peccato può forse desiderare di peccare per amare più Dio? Rispondetemi se avete il coraggio. Il vero amore è quello che blocca il peccato non quello che deriva dal peccato, altrimenti, ogni giorno dovremmo commettere dei peccati per essere perdonati. Ma chi si trovasse in questa condizione non sarebbe più un cristiano ma sarebbe uno straccio di uomo.
“La tua fede ti ha salvata”, dice Gesù alla peccatrice, hai cessato di peccare perché hai dato un nuovo significato alla tua esistenza, vi hai introdotto - lasciatemi spiegare credo in questo modo - vi hai introdotto Dio come persona, mentre invece per il fariseo, ciò che contava era la legge, e la legge la osserviamo sempre con lo spirito dello schiavo. Hai amato, hai chiesto perdono nel pianto, adesso sei finalmente una creatura nuova capace di costruire il regno.


Sabato 12 Giugno,2010 Ore: 23:04
 
 
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