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www.ildialogo.org Una iniziativa da Palmi: diffondere il discorso di Papa Francesco a Redipuglia,a cura del CENTRO GANDHI di Palmi

IL 4 NOVEMBRE: NON FESTA, MA LUTTO. LA GUERRA E’ UNA FOLLIA
Una iniziativa da Palmi: diffondere il discorso di Papa Francesco a Redipuglia

a cura del CENTRO GANDHI di Palmi

IL 4 NOVEMBRE: NON FESTA, MA LUTTO. LA GUERRA E’ UNA FOLLIA
 
TESTO DELL’OMELIA DI PAPA FRANCESCO AL SACRARIO MILITARE DI REDIPUGLIA
(13 settembre 2014)
Dopo aver contemplato la bellezza del paesaggio di tutta questa zona, dove uomini e donne lavorano portando avanti la loro famiglia, dove i bambini giocano e gli anziani sognano … trovandomi qui, in questo luogo, vicino a questo cimitero, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia.
Mentre Dio porta avanti la sua creazione, e noi uomini siamo chiamati a collaborare alla sua opera, la guerra distrugge. Distrugge anche ciò che Dio ha creato di più bello: l’essere umano. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra i fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione: volersi sviluppare mediante la distruzione!
La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al potere … sono motivi che spingono avanti la decisione bellica, e questi motivi sono spesso giustificati da un’ideologia; ma prima c’è la passione, c’è l’impulso distorto. L’ideologia è una giustificazione, e quando non c’è un’ideologia, c’è la risposta di Caino: “A me che importa?”. «Sono forse io il custode di mio fratello?» (Gen 4,9). La guerra non guarda in faccia a nessuno: vecchi, bambini, mamme, papà … “A me che importa?”.
Sopra l’ingresso di questo cimitero, aleggia il motto beffardo della guerra: “A me che importa?”. Tutte queste persone, che riposano qui, avevano i loro progetti, avevano i loro sogni …, ma le loro vite sono state spezzate. Perché? Perché l’umanità ha detto: “A me che importa?”.
Anche oggi, dopo il secondo fallimento di un’altra guerra mondiale, forse si può parlare di una terza guerra combattuta “a pezzi”, con crimini, massacri, distruzioni …
Ad essere onesti, la prima pagina dei giornali dovrebbe avere come titolo: “A me che importa?”. Caino direbbe: «Sono forse io il custode di mio fratello?».
Questo atteggiamento è esattamente l’opposto di quello che chiede Gesù nel Vangelo. Abbiamo ascoltato: Lui è nel più piccolo dei fratelli: Lui, il Re, il Giudice del mondo, Lui è l’affamato, l’assetato, il forestiero, l’ammalato, il carcerato … Chi si prende cura del fratello, entra nella gioia del Signore; chi invece non lo fa, chi con le sue omissioni dice: “A me che importa?”, rimane fuori.
Qui e nell’altro cimitero ci sono tante vittime. Oggi noi le ricordiamo. C’è il pianto, c’è il lutto, c’è il dolore. E da qui ricordiamo le vittime di tutte le guerre.
Anche oggi le vittime sono tante … Come è possibile questo? E’ possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra tanto importante!
E questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: “A me che importa?”.
E’ proprio dei saggi riconoscere gli errori, provarne dolore, pentirsi, chiedere perdono e piangere.
Con quel “A me che importa?” che hanno nel cuore gli affaristi della guerra, forse guadagnano tanto, ma il loro cuore corrotto ha perso la capacità di piangere. Caino non ha pianto. Non ha potuto piangere. L’ombra di Caino ci ricopre oggi qui, in questo cimitero. Si vede qui. Si vede nella storia che va dal 1914 fino ai nostri giorni. E si vede anche nei nostri giorni.
Con cuore di figlio, di fratello, di padre, chiedo a tutti voi e per tutti noi la conversione del cuore: passare da “A me che importa?”, al pianto. Per tutti i caduti della “inutile strage”, per tutte le vittime della follia della guerra, in ogni tempo. Il pianto. Fratelli, l’umanità ha bisogno di piangere, e questa è l’ora del pianto.
Il testo dell’Omelia di Papa Francesco è stato ripreso dal sito internet del Vaticano (www.vatican.va).
Stampa a cura del CENTRO GANDHI
c/o Raffaello Saffioti
Via Zara, 24 – PALMI
Palmi, 1 novembre 2014

 

 



Sabato 01 Novembre,2014 Ore: 16:43
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
giulia guzzo San Giovanni in Fiore (CS) 01/11/2014 18.55
Titolo:Ripudiamo la guerra!
Diffondere per il 4 Novembre il discorso di Papa Francesco sul Sacrario militare di Redipuglia,è un dovere che dovrebbe sentire ogni persona,ogni cittadino che "ripudia la guerra".Un elogio al professore Raffaello Saffioti che ha avuto l'idea di diffondere a Palmi il testo dell'omelia.L'iniziativa di Saffioti è da condividere e fare propria.E' necessario far conoscere e diffondere le "idee buone" che contribuiscono al miglioramento dei rapporti tra gli uomini e i popoli e portano al ripudio della guerra e al rifiuto dell'uso delle armi.La guerra è distruzione e dolore.

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