- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (1404) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Un dibattito sullo stato attuale del movimento per la pace,di Raffaello Saffioti

Lettera al direttore
Un dibattito sullo stato attuale del movimento per la pace

di Raffaello Saffioti

Carissimo Direttore,

grazie all'articolo del Movimento Nonviolento col titolo "2 ottobre: Giornata della nonviolenza Un'altra difesa è possibile", pubblicato da "il dialogo" il 2 ottobre, sono venuto a conoscenza del comunicato stampa nazionale dei promotori della Campagna per la difesa civile non armata e nonviolenta "UN'ALTRA DIFESA E' POSSIBILE".
  Ricordiamo che la Campagna, divulgata il 2 ottobre,  era stata presentata il 25 aprile a Verona in "Arena di pace e disarmo", e lanciata in occasione della manifestazione nazionale "Facciamo insieme un passo di pace" il 21 settembre a Firenze.
  Nel comunicato stampa allegato all'articolo sopra citato si legge:
  "Tutti gli aderenti, i simpatizzanti, i singoli amici della nonviolenza, gruppi e centri e movimenti per la pace e la nonviolenza, sono invitati ad organizzare nella propria città o nel proprio paese un'iniziativa pubblica: una presenza in piazza, un banchetto, l'esposizione della nostra bandiera, una conferenza, una fiaccolata, la distribuzione di un volantino; un'azione che il 2 ottobre collegherà idealmente tutte le realtà impegnate nella Campagna per la difesa civile e nonviolenta.
  La raccolta delle firme proseguirà, quindi, in tutta Italia, attraverso i Comitati Locali che già si stanno costituendo, con l'obiettivo di raccogliere le 50.000 firme necessarie entro 6 mesi. La successiva giornata nazionale di raccolta firme sarà il prossimo 4 novembre (anniversario della fine della prima guerra mondiale, l'inutile strage)."
  Letto il Comunicato, mi sono chiesto perché non fosse stata indicata come altra occasione per la raccolta delle firme la Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 19 ottobre prossimo.
  Per il successo della Campagna sarà necessario l'impegno di tutti i soggetti ai quali si fa appello nel Comunicato stampa.
  Quale sarà la risposta all'appello? 

Quale sarà l'esito della Campagna?
Il pacifismo è messo alla prova.
 
"Pacifismo istituzionale italiano: maglia nera del pianeta" è il titolo di un'intervista a Patrick Boylan, a cura della Redazione de "il dialogo", del 26 settembre 2014.
A Boylan è stato chiesto quale impressione avesse avuto dalla Manifestazione nazionale Facciamo insieme un passo di pace tenutasi a Firenze il 21 settembre 2014, indetta dalla Rete della Pace, dalla Rete Italiana per il Disarmo, da Sbilanciamoci e dal Tavolo Interventi Civili di Pace.
Severa la risposta di Boylan:
 
"Terrificante. Un enorme dispiegamento di mezzi per incanalare nel nulla l'angoscia che provocano nella gente le guerre sempre più vicine a noi: in Afghanistan, in Siria e in Iraq, in Ucraina, in Libia ... Tranne per gli interventi sulla Palestina, l'evento sembrava costruito per smorzare le angosce, senza proporre azioni di contestazione - ad esempio, atti di disubbidienza civile che obbligano i manovratori delle guerre ad uscire allo scoperto.
Confesso che, da statutinitense, mi sono assai stupito che gli USA non siano stati quasi mai nominati - un primato per una manifestazione contro la guerra nella nostra epoca. Ma non sono stati nominati, o solo raramente, nemmeno i governi presenti e passati italiani e degli altri paesi europei.
 
Eppure le truppe USA ed europee occupano ancora l'Afghanistan, no? L'aviazione USA ed europea ha devastato con le bombe la Libia ieri e ricomincia a farlo ora in Irak e in Siria, no? Sappiamo che il conflitto in Ucraina è stato innescato da un golpe armato a Kiev e preparato nelle caserme NATO della Polonia, dove venivano addestrate milizie neonaziste ucraine. Quindi sono stati gli USA e gli europei ad innescare il conflitto in Ucraina, no?
 
Ma non si direbbe, a sentire i discorsi dal palco di domenica scorsa. I conflitti appena elencati sarebbero allora da considerarsi eventi tragici apparentemente senza autori. Guerre scatenate senza colpe, per autogenesi. Eventi rievocati per suscitare la commozione, ma non la mobilitazione".
 
Boylan ha accusato la manifestazione di Firenze di genericità e ambiguità.
"Un discorso senza peli sulla lingua", quello fatto da Boylan.
Un discorso degno di nota, a mio giudizio, non consueto, da leggere per intero.
 
Il movimento per la pace oggi appare debole, frammentato com'è e in grave crisi.
Cosa direbbe oggi Aldo Capitini che è stato il fondatore del Movimento nonviolento, dopo la prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 24 settembre 1961, da lui ideata e organizzata?
 
L'organizzazione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi del prossimo 19 ottobre si sta rivelando travagliata.
La Tavola della Pace e il Comitato promotore sono stati contestati e varie associazioni che ne facevano parte li hanno abbandonati.
Ora La "Tavola della Pace" tenta di rinnovarsi.
 
In un documento col titolo "La Tavola della pace si rinnova", datato 13 settembre 2014,si legge:
 
"Di fronte alle gravi crisi che stiamo vivendo e alla terza guerra mondiale che, come ha denunciato Papa Francesco, si sta combattendo a pezzi, sentiamo l'urgenza di ripensare e rinnovare il nostro impegno per la pace, di accrescerne la qualità e l'efficacia, di unire le forze e promuovere il più ampio coinvolgimento di ragazzi e ragazze, gruppi, associazioni e istituzioni.
 
Con questo spirito, sentiamo la necessità di rinnovare il cammino della Tavola della pace nello spirito che l'ha caratterizzata sin dal suo avvio il 13 gennaio 1996 presso il Sacro Convento di S. Francesco d'Assisi".
 
Come prevedere l'esito della prossima Marcia?
C'è il pericolo che la  Marcia riveli i vizi (genericità, ambiguità) della Manifestazione di Firenze, denunciati da Patrick Boylan?
 
Pensando a quanto tu, Direttore, hai scritto nell'editoriale "Parole e fatti" di domenica 5 ottobre,sviluppando le tue riflessioni nel "tempo della fine", non vorrei che Francesco d'Assisi e Aldo Capitini si rivoltassero nella tomba, vedendo il comportamento dei loro eredi, i Padri Francescani, da una parte, gli amici della nonviolenza dall'altra.
Mentre penso che il testo della "Proposta di legge di iniziativa popolare" debba avere la massima pubblicità possibile, penso pure che sarebbe opportuno aprire un dibattito sullo stato attuale del movimento per la pace, sulle ragioni della sua crisi e sulle sue prospettive.
"Il dialogo" potrebbe promuovere questo dibattito?
 
Raffaello Saffioti



Lunedì 06 Ottobre,2014 Ore: 22:36
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Pace dal basso

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info