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www.ildialogo.org 2 GIUGNO, RIPUDIAMO LA GUERRA,

2 GIUGNO, RIPUDIAMO LA GUERRA

Lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano


* Il convegno indetto da Pax Christi, "La pace, realismo di un'utopia", Pietralba (Bolzano), 21-22 Aprile 2012, sulle linea di Balducci e Turoldo, propone di scrivere molte lettere personali e da parte di ogni associazione al Presidente Napolitano per esigere il 2 giugno civile *  

La pace è l'unico valore veramente rivoluzionario, diceva Turoldo, perché costringe a ripensare tutte le categorie del vecchio mondo che è stato costruito sulle macerie delle guerre.
E Balducci, rivolgendosi ai cristiani, ricordava che una chiesa veramente evangelica deve essere come un'obiezione di coscienza piantata da Dio nella carne viva del mondo.
Essere costruttori di pace oggi significa obiettare al sistema di guerra e alle spese militari che la guerra rendono possibile.
Noi vogliamo essere cittadini obbedienti alla Costituzione italiana, scritta subito dopo il flagello del secondo conflitto mondiale, e proprio per questo tesa al ripudio della guerra stessa. Lo dice l'articolo 11. E' la stessa Costituzione che ci indica come la nostra Repubblica sia fondata sulla forza del lavoro. Lo dice l'articolo 1.
In mezzo, tra l'articolo 1 e l'articolo 11, ci sono 10 articoli fondamentali della nostra carta costituzionale, su altrettanti valori fondanti: la giustizia, la libertà, la salute, l'educazione, ecc. Questo significa che i lavoratori devono costruire le condizioni per la dignità della vita di tutti coloro che vivono nel nostro paese, e che la guerra (e la sua preparazione con la fabbricazione di armi terribili) è l'unico vero disvalore da espellere per sempre dal contesto sociale e civile.
Per tutto questo noi non comprendiamo perché la Festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno, venga celebrata con le parate militari, la sfilata della armi, la mostra degli ordigni bellici. E' una contraddizione divenuta ormai insopportabile. Questo è il ripudio della Costituzione,non
della guerra. E' il rovesciamento della verità.
Il 2 giugno ad avere il diritto di sfilare sono le forze del lavoro, i sindacati, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del servizio civile. Queste sono le forze vive della Repubblica; i militari hanno già la loro festa, il 4 novembre, che ricorda “l'inutile strage” della prima guerra mondiale, come disse il papa Benedetto XV.
A lei, Presidente della Repubblica, chiediamo di abolire la parata militare del 2 giugno, anche per rispettare la necessità di risparmio economico (l'anno scorso costò quasi 10 milioni di euro): inviti i giovani disoccupati e i pensionati come rappresentanti del popolo italiano in
sofferenza. E' un vero e proprio scandalo che mentre si impongono pesanti sacrifici a tutti, il Parlamento ed il Governo abbiano confermato l'enorme spesa di oltre 10 miliardi di euro per l'acquisto dei cacciabombardieri
F35.
Ci impegniamo ad interpellare le autorità civili delle nostre città, sindaci, prefetti, consiglieri comunali, deputati, affinché sostengano questa nostra proposta, scrivendo anche lettere ai giornali e diffondendole nei luoghi di lavoro. Il 2 giugno con le nostre associazioni
vogliamo celebrare l'Italia che “ripudia la guerra”: dove possibile organizzeremo delle sfilate dove i cittadini disarmati innalzeranno i cartelli con l'articolo 11 della Costituzione.
*
Da Pietralba è stata inviata questa prima lettera.
Anche tu scrivi al Presidente della Repubblica per chiedere di restituire al 2 Giugno la forza dirompente e smilitarizzata della nostra Repubblica, fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra.
Riscrivila personalmente, con il tuo gruppo e comunità, spediscila al Presidente della Repubblica (Palazzo del Quirinale, 00186 Roma; affrancare normalmente) e alle autorità civili della tua città, sindaco, prefetto, consiglieri, deputati, affinchè sostengano questa nostra proposta nelle sedi istituzionali. Diffondi la tua/vostra lettera
ai media locali e per raccoglierle e pubblicarle tutte, inviala ad azionenonviolenta@sis.it
**


Lunedì 23 Aprile,2012 Ore: 15:59
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
Federico La Sala Milano 23/4/2012 20.48
Titolo:Gli italiani e le italiane hanno ripudiato il dio della guerra ...
ITALIA, 1945-2012: IERI COME OGGI ….
25 APRILE: FESTA DELLA LIBERAZIONE.
PER LA PACE E LA GIUSTIZIA…


L’ITALIA SI E’ LIBERATA DAL NAZIFASCISMO (1945) E DALLA MONARCHIA (Referendum, 1946).

L’ASSEMBLEA COSTITUENTE (CON LA PRESENZA DI 21 DONNE) HA RIPORTATO LA VITA SOTTO IL NUOVO SOLE DELLA BUONA E NUOVA LEGGE, DELLA
NUOVA COSTITUZIONE (1948).

Gli italiani e le italiane hanno ripudiato il dio della guerra (Marte): non sono più figli e figlie della Lupa!
Hanno conquistato la libertà e sono diventati cittadini-sovrani e cittadine-sovrane!

RIPRENDIAMO IL CAMMINO DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI,
NON ALLONTANIAMOCI DALLA DIRITTA VIA E NON RICADIAMO NELLA SELVA OSCURA!!!

NON DIVENTIAMO ANCORA E DI NUOVO ANIMALI AL GUINZAGLIO DEI SACERDOTI E DELLE SACERDOTESSE DEL DIO DELLA GUERRA!!!

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA:

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 11.

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

SVEGLIAMOCI, SANIAMO LE NOSTRE FERITE!!! NELLA TEMPESTA CHE CI CIRCONDA SEMPRE PIU’ E RISCHIA DI TRAVOLGERCI DEFINITIVAMENTE

TENIAMO FERMI I PRINCIPI DELLA NOSTRA SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE!!!

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Pace dal basso

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