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Considerazioni sulla lettera del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai partecipanti alla Marcia Perugia-Assisi



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 L'immagine che pubblichiamo, che abbiamo ricevuto dalla Tavola della Pace, è il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai partecipanti alla Marcia Perugia-Assisi.

Con estrema disinvoltura il Presidente Napolitano augura il “pieno successo delle manifestazioni” della Marcia per pace, dimenticando o sperando che qualcuno dimentichi in ossequio alla sua alta carica, il ruolo da lui svolto nelle guerre nelle quali l'Italia è impegnata, quella in Afghanistan e quella in Libia. In entrambi i casi, ma molto di più per quella in Libia, il Presidente Napolitano ha sollecitato il parlamento ad assumere la decisione di partecipare alle iniziative militari che altri stati hanno assunto, venendo meno al rispetto dell'art. 11 della nostra costituzione che sancisce il “ripudio della guerra” per la nostra repubblica.

Noi da un presidente della Repubblica ci aspettiamo un impegno costante, continuo e intransigente a rispettare e far rispettare la Carta Costituzionale, su cui ha giurato, e le leggi che quella carta devono attuare e non invece sistematicamente violare come molte delle leggi che il presidente Napolitano ha promulgato.

Il Presidente della Repubblica Napolitano è venuto meno ai suoi impegni costituzionali. E' il presidente che negli ultimi anni ha partecipato a più funerali di soldati uccisi in guerre di tutti i suoi predecessori e nonostante questo è fermo nel sostenere la partecipazione dell'Italia alle guerre in Afghanistan e Libia. "Si svuotino gli arsenali, si riempiano i granai", diceva l'indimenticato Presidente Sandro Pertini.

Allora per quel che ci riguarda i suoi auguri sono irricevibili perchè incoerenti con la sua azione concreta che va in tutt'altra direzione.

Altrettanto diciamo a quei partiti che in parlamento hanno votato il rifinanziamento delle guerre e ancora di più il riarmo dell'Italia con l'acquisto dei bombardieri F35 e di altri sistemi d'arma che portano l'Italia a spendere un centinaio di milioni di euro al giorno per spese miliatri mentre non ci sono soldi per le pensioni o i servizi sociali.

Auguri irricevibili, irricevibili, irricevibili.



Domenica 25 Settembre,2011 Ore: 15:06
 
 
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