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www.ildialogo.org SETTE DOMANDE A Marco Vinicio Guasticchi,di Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI
SETTE DOMANDE A Marco Vinicio Guasticchi

di Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

[Marco Vinicio Guasticchi e' presidente della Provincia di Perugia. E' nato a Umbertide il 2 dicembre 1962 e vive a Perugia con la moglie Alessandra. Ha due figlie, Matilde e Lavinia. Due lauree, in Scienze politiche e in Scienze della comunicazione. Giornalista e direttore della testata on line "Libertando News". E' autore di un instant book, "Onorevoli... Personaggi della Prima e della Seconda Repubblica a confronto" (1994), e dei romanzi "Storia di Lea" (1999), "Tripoli" (2003), e "Gavrilo. Una vita un destino" tutti editi dalla Edimond. Ha fondato due associazioni culturali: "Libertando", di cui e' presidente, e "Atheneum", di cui e' presidente onorario. E' quadro direttivo presso un importante istituto di credito bancario e dirigente sindacale. Dal 1999 al 2004 e' stato Presidente del Consiglio comunale di Perugia. Dal 2000 al 2004 ha svolto la funzione di Coordinatore regionale dei Presidenti dei Consigli comunali dell'Umbria nell'ambito della Direzione nazionale Anci per i Consigli comunali. Ha ricoperto il ruolo di Assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune di Perugia dal 2004 al 2009. Dal 2008 ha la delega regionale di responsabile economico del Partito Democratico. E' stato eletto Presidente della Provincia di Perugia per la coalizione di centrosinistra nelle consultazioni popolari del 6 e 7 giugno 2009. Il 20 novembre 2009 e' stato eletto Presidente dell'Upi (Unione Province Italiane) Umbria]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Marco Vinicio Guasticchi: Riferito alla comunita' locale umbra e' stata una profonda verifica costante della coscienza civile in termini di aggiornamento novecentesco della tradizione pacifista: Riferito al "mondo politico" che e' venuto in Umbria, fra Perugia e Assisi, per fare del programma per la pace un punto d'onore e di testimonianza, una grande lezione di umilta', la trascrizione delle formule politiche in dialogo vero, in conversazione viva fatta camminando in mezzo alla campagna umbra.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Marco Vinicio Guasticchi: Prevarra', inevitabilmente, il senso della riflessione legata al mezzo secolo che e' passato dalla prima Marcia. Ma non sara' una riflessione celebrativa, fatta per autoalimentare un supponente concetto di se' che i "marciatori", quelli autentici, non hanno mai avuto nelle loro intenzioni. La Marcia di quest'anno, poi, cade nel mezzo delle celebrazioni dell'Unita' d'Italia: uno sguardo in piu' sulla effettiva caratura della nostra pace interna in un secolo e mezzo di storia unitaria s'impone di necessita'. Credo, infine, che pace e ridistribuzione mondiale delle ricchezze e della produzione sia l'asse che potremo inaugurare fortemente a partire da questa edizione.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Marco Vinicio Guasticchi: La nonviolenza deve fare sempre piu' i conti con una serie di movimenti e di aggregazioni dei giovani, su scala europea e planetaria, che declinano l'opposizione in termini assolutamente fuori d'ogni revisione ideologica. Si stanno aprendo dei fronti, dei linguaggi, dei comportamenti rispetto ai quali la nonviolenza sembra, in qualche circostanza, essa stessa attardata e in pista per inseguire piu' che per precedere (parlo tanto degli "indignati" quanto dei giovani che, in Spagna, si sono ritrovati intorno al Pontefice). Pero', infine, la nonviolenza segna a suo vantaggio un caparbio rilancio del proprio modo d'essere che risulta ancora molto convincente e vivace.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo possono svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Marco Vinicio Guasticchi: Essi possono continuare a rappresentare una coscienza critica di prim'ordine, perche' la maggior parte dei suoi protagonisti hanno la preparazione culturale necessaria a mantenere viva l'ispirazione capitiniana. Essi possono anche, in linea con le proprie radici culturali, riconoscere filosoficamente il ruolo che le condizioni economiche esercitano sulle risposte dei singoli alla crisi globale, in modo da creare, in opposizione alla sperequazione finanziaria imperante, le basi di una nuova pedagogia della partecipazione alla creazione del benessere condiviso di cui c'e' molto bisogno.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Marco Vinicio Guasticchi: Nonviolento, mi pare, e' stato il modo della maggior parte della gente del Sud Italia nei confronti dei tanti disperati che sono approdati sulle nostre coste, nel senso che molta gente comune ha saputo mettere da parte, in concreto, il proprio egoismo e creare accoglienza, diffondere accoglienza. Sostanzialmente nonviolento, poi, mi pare che possa essere considerato il modo di porsi, nelle recenti rivoluzioni nordafricane e in quelle ancora in corso, dei combattenti, dei resistenti, dei giovani che hanno sfidato la violenza dei loro regimi, vincendo, appunto, con la forza inevitabile delle armi, ma agendo, nella maggior parte dei casi, da autentici nonviolenti.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Marco Vinicio Guasticchi: Vi sono infiniti fronti aperti, nei quali la mobilitazione nonviolenta puo' esercitare il suo peso e far valere il suo magistero: occorrera' stare a fianco di quanti vivono la transizione dai regimi autoritari all'esperienza della liberta', occorrera' essere vigili sul fronte antirazzista, che e' molto piu' ampio di quanto si  possa credere, occorrera' trovare le giuste convergenze con i giovani cattolici e con gli "indignati", occorrera' non trascurare la necessita' di una resistenza nonviolenta anche verso i crimini contro la democrazia che ogni giorno si commettono anche nel nostro Paese, in aperta contraddizione con la celebrazione del centocinquantesimo anniversario dell'Unita' d'Italia.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Marco Vinicio Guasticchi: La nonviolenza e' l'atteggiamento mentale e il patrimonio di azioni positive che ognuno di noi puo' riscoprire in se stesso solo guardando, per qualche istante, nella propria coscienza e, senza negare il suo ruolo nella societa', ovunque e comunque lo eserciti, stabilendo un legame diretto e paritario con chiunque, amico o nemico, gli si trovi accanto.

Mittente: "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
e-mail: nbawac@tin.it
web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Mercoledì 14 Settembre,2011 Ore: 18:26
 
 
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