- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (658) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Interviste a Daniele Gallo, Nadia Monti, Mario Pancera,

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI.
Interviste a Daniele Gallo, Nadia Monti, Mario Pancera

Dal Numero 660 del 27 agosto 2011 dei TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO


3. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A DANIELE GALLO
[Ringraziamo Daniele Gallo (per contatti: d.gallo@viator.it) per questa intervista.
Daniele Gallo (Milano, 21 novembre 1954) e' laureato in scienze politiche con specializzazione e master in sociologia del lavoro (con la professoressa Bianca Beccalli) all'Universita' Statale di Milano; corsista in giurisprudenza all'Universita' Statale di Milano, ha maturato, anche attraverso esperienze seminariali, competenze certificate nelle scienze criminologiche (con il professor Gian Luigi Ponti), nelle tematiche relative alla sociologia e filosofia del diritto (con il professor Renato Treves) e in quelle della teoria generale del diritto; master in diritto sportivo con il professor Carlo Masera; uditore alla facolta' di Teologia dell'Italia Settentrionale di Milano; giornalista e saggista, e' direttore responsabile delle pubblicazioni "Viator" e "Quaderni di ricerca spirituale" e direttore editoriale del Gruppo Editoriale Viator (Milano) che gestisce la casa editrice Servitium, dei frati Servi di Maria di Sotto il Monte (Bg), e docente di lingua e letteratura italiana e di teoria e tecnica della traduzione presso la Scuola Universitaria Superiore per Mediatori Linguistici Ciels di Padova. Fra le opere pubblicate: Studio critico sulla funzione del sindacato in Eduard Bernstein (Edizioni Universitarie, Milano, 1991); Legge 903/1977: storia di una parita'. Diritto e realta' (Edizioni Universitarie, Milano,1992); Commento tecnico al primo convegno sul tema "Evoluzione e sviluppo del diritto sportivo" (Milano 1997); Toto', vita e arte di un genio (Gruppo Editoriale Viator-Fondazione Ente dello spettacolo, Milano, 2008); Fare anima con le cose (Gruppo Editoriale Viator, 2009); Eduardo, la magia del teatro (Gruppo Editoriale Viator - Fondazione Ente dello spettacolo, Milano 2010). Opere in uscita: Informazione e verita'. Far conoscere per riconoscere (Gruppo Editoriale Viator, 2011); Teologia della gratuita' (Servitium, Sotto il Monte 2011). E' socio fondatore e consigliere del centro "Riabitare la terra e la citta'" (Pavia), e dell'associazione "Etica, Sviluppo, Ambiente Adriano Olivetti". E' consigliere delle associazioni: Societa' Umanizzata (Milano), Arco Consumatori (Pescara); ed e' componente del comitato tecnico-scientifico dell'Istituto nazionale di ricerca delle scienze criminali e della sicurezza (Padova), e della giuria del premio istituito dalla fondazione don Carlo Gnocchi e dalla Biennale di Venezia alla Mostra internazionale di Arte cinematografica sulle opere di valore sociale. Cfr. anche l'intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 354]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Daniele Gallo: La marcia Perugia-Assisi ha acquistato negli anni un valore altamente simbolico e profetico. Attorno ad essa si e' alimentato di linfa vitale il "mondo buono" di chi vuole realizzato il progetto divino del Regno, di chi crede che le creature debbano vivere e relazionarsi in nome della fratellanza e nella consapevolezza di una egualitaria e democratica condivisione della valorizzazione del dono del Creato, in nome della nonviolenza.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Daniele Gallo: Il mondo sta cambiando: la crisi economica globale, le ribellioni di popoli stanchi di essere oppressi, la crescente sfiducia della gente comune nelle istituzioni tratteggiano un quadro impegnativo e di difficile lettura. La marcia del 25 settembre puo' diventare una grande occasione per riaffermare, da una parte, la sacralita' dei diritti umani e, dall'altra, la necessita' di non abbassare mai la guardia nell'esaltazione dell'unica strada possibile, quella della nonviolenza.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Daniele Gallo: Non stiamo attraversando un momento particolarmente esaltante, la nonviolenza in Italia puo' essere considerata ancora fenomeno di nicchia, come testimonianza dell'impegno di pochi. Dobbiamo riuscire, al di la' dell'ottima dimensione qualitativa, a raggiungere una piu' consistente dimensione quantitativa. La nonviolenza deve diventare un fatto culturale diffuso ed entrare nella coscienza collettiva come un sesto senso.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Daniele Gallo: Da sentinelle vigili nelle loro garritte i componenti del mondo nonviolento devono fare apostolato con i giovani, devono saper comunicare i valori della nonviolenza, la dimensione sociale, culturale e spirituale dell'essenza di un nuovo modo di concepire la vita e le relazioni umane. Il Movimento deve aiutare la societa' civile e la stessa Chiesa a rivedere il concetto di "guerra giusta", e ad eliminare l'abiezione della pena di morte.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Daniele Gallo: Mi hanno colpito gli Indignados di Madrid e mi sono rallegrato per la vittoria dei referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Daniele Gallo: Come accennato prima il mondo sta cambiando: la crisi globale sara' difficile da affrontare e da superare. Sarebbe fantastico se riuscissimo a rendere consapevole la gente che la nonviolenza offre progettualita' alternativa a un modello liberista perdente con la proposizione di paradigmi sociali ed economici positivi e vincenti.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Daniele Gallo: E' l'unica strada possibile per sperare in un mondo migliore, piu' aderente al progetto del Creatore. Ci si puo' accostare con grande semplicita', solo ascoltando la purezza della scintilla divina presente in tutti noi. Fare il bene e praticare la nonviolenza e' semplicemente la prima automatica conseguenza.

4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A NADIA MONTI
[Ringraziamo Nadia Monti (per contatti: Nadia.Monti@comune.bologna.it) per questa intervista.
Nadia Monti e' assessore a Commercio, Attivita' Produttive, Turismo e Legalita' del Comune di Bologna. Nata a Forli' nel 1981, laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche, con specializzazione in Relazioni Internazionali, e' attualmente Junior Sales Manager per una multinazionale italiana operante nel settore design e arredamento outdoor, referente principale per la clientela professionale mitteleuropea e australiana, il suo incarico prevede la gestione delle relazioni commerciali estere al fine di rafforzare il posizionamento della societa' sul mercato internazionale. Sempre in ambito industriale ha maturato esperienze professionali nel settore dell'alta moda gestendo e coordinando la rete commerciale europea, definendo piani di marketing per lo sviluppo di progetti relativi al brand sui mercati esteri. Durante la fusione per incorporazione di un noto e importante istituto bancario - dal 2008 - ha svolto attivita' di back-office relativamente alla gestione e allo studio delle posizioni patrimoniali, reddituali e finanziarie. Dal 2006 al 2007 ha partecipato a un progetto di servizio civile svolgendo attivita' di promozione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale per il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole collaborando a progetti culturali delle Pro-Loco e degli enti turistici della provincia di Forli'-Cesena. Dal 2001 al 2005, durante gli anni universitari, ha maturato esperienze nel settore turistico tramite attivita' di interpretariato e di segreteria commerciale presso gruppi alberghieri di prestigio. Le lingue abitualmente utilizzate per lavoro sono il tedesco, l'inglese e il francese, parlate fluentemente. Nel 2000 ha inoltre conseguito la Zeugnis Zentrale Mittelstufenpruefung all'Istituto Goethe di Bolzano. Ha inoltre partecipato al Corso multidisciplinare "Educazione allo Sviluppo", Comitato Unicef di Forli' - Universita' degli studi di Bologna, Facolta' di Scienze Politiche "Roberto Ruffilli", al Corso multidisciplinare "Diritti umani, sviluppo e responsabilita' sociale", progetto Made in the World, sezione italiana di Amnesty International, Comitato di Forli', e al corso Alta Formazione "Global business: strumenti e metodi per l'internazionalizzazione", Cofimp - Unindustria, Bologna. Durante il suo percorso accademico ha fatto attivamente parte di associazioni studentesche occupandosi di diritto allo studio, in particolare e'  stata membro della Commissione Didattica di Udu, Unione degli Universitari. Un forte interesse per il volontariato nazionale ed europeo l'ha spinta a seguire corsi di specializzazione di pronto soccorso e seminari di diritto internazionale umanitario all'interno della Croce Rossa Italiana per la quale ha svolto attivita' di volontariato dal 2001 al 2007. Fa parte dell'Italia dei Valori]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Nadia Monti: La volonta' di non fermarsi mai per costruire un percorso di pace. Negli ultimi 50 anni la marcia ha svolto un vero e proprio ruolo politico, ha sancito una partecipazione nuova, libera e di profondo senso civico. Ha raccolto e unito cittadini, associazioni di diverse origini e ideologie. Ha rappresentato un nuovo linguaggio, ha dato la speranza che una nuova forma di comunicazione fra popoli esiste, e' possibile.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Nadia Monti: Stiamo vivendo un anno di inquietudine mondiale, nuove economie monopolistiche si stanno preparando sempre piu' alla guerra economica. Ogni giorno assistiamo a una lotta fra Stati, banche, gruppi finanziari e imprese spingendo i lavoratori in guerra gli uni contro gli altri. Nei paesi ricchi, il capitalismo non e' piu' in grado di garantire ai lavoratori quanto garantiva prima e taglia il potere d'acquisto dei salari e i posti di lavoro. Nei paesi meno sviluppati, la crisi sta generando un'epocale ribellione contro la fame e la miseria. Tra gli effetti piu' tragici, c'e' quello dell'esodo di centinaia di migliaia di profughi che cercano di fuggire dalla disoccupazione insopportabile, dalla miseria dilagante e dalle guerre civili. I popoli del Medio Oriente devono lottare contro le rispettive borghesie corrotte e dittatoriali che li hanno ridotti alla fame. I popoli europei contro le loro che stanno smantellando lo Stato sociale, che aumentano lo sfruttamento, la disoccupazione e la miseria dei "nuovi poveri". Occorre pero' che tanta rabbia e disponibilita' a lottare trovino la reciproca solidarieta' tra le due sponde del Mediterraneo. La marcia di quest'anno deve essere di stimolo per un'unita' fra popoli. Nel tempo di pace bisogna creare legami nonviolenti per evitare che le guerre vengano preparate.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Nadia Monti: La mia visione e' molto pessimista: troppe volte viene teorizzata ed utilizzata la violenza, con giustificazioni che si rivelano sempre piu' inconsistenti. Siamo un paese che ospita ancora basi militari, anche nucleari, con l'aperto appoggio dei governi, si stanno diffondendo iniziative razziste e questo la dice lunga sul deficit di pace e nonviolenza in Italia. Nonviolenza pero' significa anche democrazia e giustizia e oggi questi valori nel nostro Paese sono calpestati, derisi, annullati; penso alla perdita di controllo della legalita' e della trasparenza, la violenza non e' solo di tipo fisico. Altro aspetto che sta venendo a mancare in Italia e' la consapevolezza da parte di alcuni sindacati della natura profondamente nonviolenta dello sciopero e in generale della loro missione di difesa dei diritti non solo economici di larga parte della popolazione.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Nadia Monti: Questi movimenti possono andare al cuore del modello economico e sociale, proponendo un nuovo stile di vita, una rete di reciproco sostegno non solo economico: penso alla produzione e al consumo locale-regionale, all'artigianato, all'agricoltura biologica, alla cooperazione e la sobrieta'. Possono insomma lanciare una sana alternativa ad ambienti urbani, tendenzialmente anonimi e aggressivi.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Nadia Monti: Penso ai "No tav", a forme nonviolente di protesta come il boicottaggio, penso a nuovi stili di vita, alla promozione delle energie rinnovabili. Penso alla campagna per l'abolizione della pena di morte in tutti i paesi del mondo e la nostra recente iniziativa referendaria per salvare l'acqua dalle logiche del profitto imprenditoriale. In ultimo, ma non meno importante, la lotta contro le mafie espressa da Libera e da tutta le associazioni che operano con lei.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Nadia Monti: Su azioni di sensibilizzazione e di educazione. La gente deve conoscere, sapere e la cultura della legalita', della pace, della nonviolenza va insegnata fin dall'infanzia. Il problema e' culturale, bisogna lavorare sui bambini, nelle scuole, puntando sull'educazione alla nonviolenza e la prevenzione. Nonviolenza e' anche rapporti interpersonali paritari, solidali, rilassati e tendenti all'amicizia.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Nadia Monti: Risponderei con una citazione di Gandhi che racchiude un ottimo insegnamento: "Apprendere che nella battaglia della vita si puo' facilmente vincere l'odio con l'amore, la menzogna con la verita', la violenza con l'abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un bambino". Spesso, inoltre, cadiamo nell'errore di parlare di "battaglia, lotta, combattere ecc.", spiegherei che possiamo dire le cose senza utilizzare un linguaggio di guerra.

5. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MARIO PANCERA
[Ringraziamo Mario Pancera (per contatti: mariopancera@interfree.it) per questa intervista.
Mario Pancera si e' occupato di arte e letteratura per numerose testate tra cui "Oggi", "Domenica del Corriere", "la Repubblica", "La Stampa" e il mensile "Arte", di cui e' stato direttore. Ha collaborato al quindicinale "Adesso" di Primo Mazzolari. Ha insegnato nella Scuola di specializzazione in comunicazioni sociali dell'Universita' Cattolica di Milano. Ha pubblicato tra l'altro La guerra e' schiavitu', La Locusta, 1966; I nuovi preti, Sperling e Kupfer, 1976; Conversazioni con Bettazzi, La Locusta, 1978; Tra fede e rivoluzione, Rusconi, 1981; San Pietro, Rusconi, 1981; Lorenzo Milani, Edizioni Paoline, 1987; Il design oggi, con M. C. Tommasini, Edizioni Giorgio Mondadori, 1993; Vite scolpite, Simonelli, 1999; La morte assurda di Ottone Rosai, Acquaviva, 2003; Primo Mazzolari e "Adesso" 1949-1951, Edizioni Messaggero di Padova, 2005; Le donne di Marx, Rubbettino, 2007. Ha tradotto Lettera a un giovane cattolico di Heinrich Boell, La Locusta, 1968]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Mario Pancera: Il fatto stesso che esista. Ormai tutti sanno che c'e': il solo darne la notizia e' un ricordare la pace nella mente dei cittadini.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Mario Pancera: Non so. Ho una speranza: che tutti, chi vi partecipera' e chi vi assistera' attraverso i mass media, pensino che anche noi italiani siamo in guerra in varie parti del mondo, e che vi riflettano. Se fossi un sacerdote farei suonare le campane a stormo tutti i giorni. Di notte, per ricordare i bombardamenti.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Mario Pancera: Non so.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Mario Pancera: Come dicevo all'inizio, il fatto che questo e altri movimenti simili esistano e' un ammonimento continuo. Non li conosco abbastanza e quindi non ne posso parlare, ma all'interno di questi movimenti ci devono pur essere uomini e donne di alto livello, in grado di dedicarsi all'attivita' politica concreta (parlamento, comuni, regioni): sappiamo tutti che alla testimonianza verbale occorre dare forza con una testimonianza concreta e visibile.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Mario Pancera: A parte la presenza, costante e fondamentale per l'informazione, di vari siti web, non ho in mente fatti particolari (ma puo' essere colpa della mia distrazione o della mia memoria).
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Mario Pancera: Allontanare i guerrafondai dal Parlamento e' chiedere troppo? (Certo, e' impossibile).
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Mario Pancera: Io partirei dal Vangelo.

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 660 del 27 agosto 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Sabato 27 Agosto,2011 Ore: 15:36
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Pace dal basso

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info