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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Interviste a Stefano Ciccone, Augusta De Piero, Carla Roncaglia, Nara Zanoli,

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI
Interviste a Stefano Ciccone, Augusta De Piero, Carla Roncaglia, Nara Zanoli

Dal Numero 659 del 26 agosto 2011 dei TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO


2. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A STEFANO CICCONE
[Ringraziamo Stefano Ciccone (per contatti: ciccone@romascienza.it) per questa intervista.
Stefano Ciccone, intellettuale e militante della sinistra piu' limpida e rigorosa, e' da sempre impegnato per la pace e i diritti umani, e in una profonda e acuta riflessione individuale e collettiva sull'identita' sessuata e nell'analisi critica e trasformazione nonviolenta dei modelli e delle culture del maschile all'ascolto del pensiero e delle prassi dei movimenti delle donne; e' uno dei promotori dell'esperienza di "Maschileplurale" e dell'appello "La violenza contro le donne ci riguarda". Tra le opere di Stefano Ciccone: con Lea Melandri, Il legame insospettabile tra amore e violenza, Effigi, 2008; Essere maschi. Tra potere e liberta', Rosenberg & Sellier, 2009]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Stefano Ciccone: Per me e' stata l'occasione di incontro tra storie e culture tra loro molto differenti che si sono lasciate attraversare e interrogare dalla nonviolenza come sguardo che metteva in discussione le loro tradizioni, le loro culture politiche, le loro narrazioni. Lo straniamento di una "manifestazione" senza piazza, senza fine, senza inizio, senza una "testa", e' sempre stata l'occasione per ribaltare le liturgie delle mobilitazioni. Una delle occasioni per scoprire che si puo' essere sorpresi da una manifestazione.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Stefano Ciccone: Credo sia importante che riesca ad entrare nell'attualita'. Sarebbe bello se riuscisse a focalizzare su un punto, le spese militari di fronte alla crisi e alla manovra finanziaria, con la capacita' di essere precisi (individuare specifici progetti di investimento) con una lettura della realta' piu' generale (la fine dei blocchi militari, la trasformazione delle guerre, gli interventi militari e i loro costi, le relazioni col sud del mondo, il ventennio di guerre di cui e' fatta la nostra pace).
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Stefano Ciccone: Credo ci sia una grande difficolta' a parlare fuori dai circuiti che culturalmente hanno riflettuto sulla nonviolenza. Ed e' un male. Crescono mobilitazioni che rifiutano la violenza, che rifiutano le logiche gerarchiche e di appartenenza, di riduzione delle diversita' che la militarizzazione dei conflitti produce. Ma questo non diventa consapevole cultura politica. Pratiche tra loro molto diverse convivono accanto senza interrogarsi reciprocamente. Quasi in un gioco di ruoli: chi sceglie lo scontro, chi lo rifiuta, chi preferisce la creativita'... Credo sarebbe necessario far emergere che linguaggi, forme di lotta, forme di organizzazione sono fatti pienamente politici che caratterizzano profondamente i movimenti quasi piu' degli specifici contenuti di merito o delle piattaforme rivendicative.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Stefano Ciccone: Dovrebbe appunto ricostruire e attualizzare una memoria della nonviolenza come critica attuale alle forme di riproduzione di forme di potere nelle esperienze di mobilitazione e nelle pratiche collettive. Esplicitare che nonviolenza non vuol dire pacificazione o annacquamento dei conflitti ma al contrario esplicitazione dei conflitti, ricerca di una piu' esplicita ed esigente radicalita'.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Stefano Ciccone: La scelta degli studenti, dopo gli scontri del 14 dicembre, di abbandonare lo scontro per penetrare nella zona rossa e andare a manifestare nelle periferie, parlando alla citta', smontando la logica emergenziale dell'assedio della polizia e smentendo la logica emergenziale e di militarizzazione dello scontro portata avanti da parti del movimento, giornali etc. E poi le mobilitazioni nonviolente in Val di Susa che non si sono fatte risucchiare da chi amava fare le simulazioni di guerra in montagna e dalla provocazione della polizia in assetto di guerra e i suoi abusi. Il fatto che il decennale di Genova non si sia ridotto a rievocazione reducistica ma abbia tenuto aperta una riflessione critica su forme di lotta e culture politiche.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Stefano Ciccone: Certamente, da subito, nella mobilitazione sulla manovra finanziaria. Portando anche nello sciopero generale del 6 settembre rivendicazioni precise di taglio delle spese militari. In secondo luogo proporre una rilettura dei tanti interventi militari evitando la semplificazione tra "necessita'" dell'intervento o "tradimento" del popolo della pace. La costruzione di alternative, la produzione di una proposta differente che non si sottragga all'urgenza delle crisi e' complessa e richiede capacita' di analisi, elaborazione collettiva, memoria, conoscenza... questo va ricostruito. Anche in vista di un possibile mutamento del quadro politico. E poi la costruzione di esperienze e occasioni di confronto e dialogo con realta' esistenti come le reti degli studenti, del mondo della ricerca, delle mobilitazioni no-tav, delle reti di solidarieta' con i migranti, per proporre la nonviolenza come "strumento" utile e contributo culturale alla crescita di quelle esperienze.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Stefano Ciccone: Per me e' la capacita' di guardare con occhio critico e di costruire continuamente una critica alle nostre forme di complicita' e subalternita' a modelli gerarchici e di dominio. Non contentarsi di "essere contro" ma costruire continuamente una pratica collettiva di trasformazione che faccia i conti con le nostre complicita', con le nostre pigrizie e con forme di potere, negazione dell'alterita' e della differenza che attraversano anche le esperienze piu' radicali.

3. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE AD AUGUSTA DE PIERO
[Ringraziamo Augusta De Piero (per contatti: augusta.depiero@tin.it) per questa intervista.
"Nata nel 1938, pensionata, vivo a Udine. Sono stata insegnante di storia e filosofia nei licei scientifici di Udine, e successivamente consigliera regionale (1988-1993). In questa veste ho costruito il testo e promosso l'approvazione della legge regionale del Friuli Venezia Giulia n. 15/1987 sulla cultura della pace. Ora mi occupo del mio blog (diariealtro.altervista.org) e poco piu'"]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Augusta De Piero: Per me aver cercato di tramettere la conoscenza di metodi e riflessioni basilari per una presenza politica nonviolenta nella societa' civile.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Augusta De Piero: Fra i tanti - e tutti importanti - sottolineo il contrasto al razzismo (presenza flagrante anche nella legislazione italiana) e all'indifferenza, caratteristica importante della societa' "civile".
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Augusta De Piero: Quasi nullo perche' e' diventato un messaggio esclusivo di realta' associative incapaci di contrastare il degrado istituzionale e politico, cui non sembrano interessate.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Augusta De Piero: Riprendere un discorso politico e che consenta un confronto con partiti e istituzioni, uscendo dall'esclusivismo che caratterizza molte associazioni.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Augusta De Piero: Non ho visto fatti, mi spiace.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Augusta De Piero: Il contrasto al razzismo e la capacita' di trovare termini di dialogo comprensibili e, lo ripeto fino alla noia, non orientati a un uso esclusivo.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Augusta De Piero: Mi spiace, non so costruire slogan e chiudere un ragionamento complesso in una risposta.

4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SEI DOMANDE A CARLA RONCAGLIA
[Ringraziamo Carla Roncaglia (per contatti: croncaglia@comune.livorno.it) per questa intervista.
Carla Roncaglia e' assessore allo Sviluppo della persona del Comune di Livorno. E' nata a Livorno il 15 gennaio 1943, e' laureata in pedagogia. Dal 1983 al 1993 e' stata presidente del Comitato scientifico per l'istituzione sperimentale "Villaggio scolastico" di Corea. Quale membro del direttivo della sezione livornese del Cidi (Comitato Insegnanti Democratici italiani) ha maturato una larga esperienza nel campo della formazione dei docenti e della progettazione didattica. E' stata inoltre, dai primi anni Novanta fino al 1999, collaboratrice dell'Osservatorio ecclesiale per le ricerche sociologiche relative alla condizione giovanile e alle sue problematiche. Dal 1995 e' vicina al Movimento per l'Ulivo e partecipa al Coordinamento Donne dell'Ulivo di Livorno, occupandosi delle politiche scolastiche. Dal 1999 al 2004 e' stata vicepresidente della Provincia di Livorno, con delega alla Qualita' sociale e all'Istruzione. Come assessore si e' occupata anche del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, curando il completamento dei lavori di ristrutturazione e l'ampliamento delle sale espositive della struttura museale. Ama il mare, i viaggi, la lettura (soprattutto i gialli e la saggistica) e il basket. Nel mandato amministrativo 2004-2009 e' stata assessore con le seguenti deleghe: politiche educative e servizi scolastici, politiche della formazione. Attualmente e' assessore allo sviluppo della persona, alle politiche educative e scolastiche, all'edilizia scolastica, alla formazione professionale e politiche attive per il lavoro, al coordinamento delle reti di relazione e cooperazione allo sviluppo, allo sviluppo delle politiche di partecipazione]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Carla Roncaglia: La Marcia ha contribuito a tenere vivo il rifiuto della guerra e il desiderio di pace, che in questi 50 anni ha continuato ad attraversare le diverse generazioni ed e' stato un segno importante di contraddizione rispetto alle tante guerre che si sono succedute imperterrite, alcune delle quali ci hanno anche toccato da vicino.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Carla Roncaglia: La marcia di quest'anno sara' anzitutto una festa "d'argento" per il traguardo raggiunto, ma credo che non potra' fare a meno di mettere la propria attenzione sul tema degli immigrati e dei profughi, divenuto ancora piu' caldo per tutti gli eventi che hanno interessato le diverse sponde del Mediterraneo.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Carla Roncaglia: E' un movimento che fa poco notizia ed e' difficile averne una misura precisa, ma la mia impressione e' che il principio della nonviolenza sia sentito in modo diffuso specialmente tra i giovani.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Carla Roncaglia: Il Movimento Nonviolento ha bisogno di attualizzarsi e dotarsi anche di mezzi comunicativi nuovi e informali se vuole svolgere un ruolo pedagogico e politico incisivo.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza? E su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Carla Roncaglia: I fatti piu' significativi mi sono sembrati quelli legati alle nuove ondate migratorie e alle reazioni che esse hanno prodotto nel Paese, che hanno fatto emergere non solo situazioni di violenza, ma anche molte realta' disponibili all'accoglienza e alla convivenza pacifica.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Carla Roncaglia: La nonviolenza e' una aspirazione e un progetto di vita, che puo' essere solo il frutto di una riflessione matura, propria di adulti che, per fede religiosa o laica, hanno un profondo rispetto per se', per la vita e per la creazione.

5. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A NARA ZANOLI
[Ringraziamo Nara Zanoli (per contatti: naraleonardo@tin.it) per questa intervista.
"Sono un'insegnante elementare e ho 53 anni. Abito a Cavezzo in provincia di Modena. I miei genitori,piccoli coltivatori diretti, hanno fatto molti sacrifici per far studiare me e mia sorella fino al termine delle scuole superiori. Fin da bambina ho aiutato nel lavoro domestico e da ragazza durante le vacanze estive andavo a raccogliere la frutta e a seguire i bambini nei centri estivi e nelle colonie. Terminate le scuole magistrali a 18 anni ho iniziato a fare supplenze nelle scuole d'infanzia dei comuni vicini al mio e nelle scuole a tempo pieno della provincia. Ho superato vari concorsi comunali per entrare di ruolo come insegnante di scuola dell'infanzia e di asilo nido e intanto mi sono iscritta alla Facolta' di Pedagogia di Bologna per frequentare i corsi serali. Lavoravo nella scuola di giorno e la sera correvo all'universita' tre volte alla settimana con l'auto e con il treno per seguire le lezioni. Nel 1983 sono entrata di ruolo nello stato dopo aver superato regolare concorso per la scuola elementare dove ho iniziato svolgendo le attivita' integrative nel tempo scuola normale e poi insegnando in classi con i nuovi moduli e infine nel tempo pieno. Molti cambiamenti e molto impegno hanno caratterizzato quegli anni perche' erano entrati nella scuola i nuovi programmi. Nel frattempo mi sono sposata, ho avuto un figlio e mi sono occupata della salute dei miei genitori anziani che vivevano vicino a me. Poiche' il mio ex-marito partiva al mattino e tornava alla sera ho dovuto occuparmi della gestione della casa, della cura del figlio e della salute dei genitori. Ho dovuto poi divorziare dal marito, assistere mio figlio diabetico e i miei genitori negli ultimi anni di vita. Grazie a Dio sono riuscita ad affrontare tutto questo ma alla fine ero stremata e mi sono presa un anno di giubileo in Brasile presso la diocesi di Goias gemellata con quella di Modena. Ho scritto poi un libro su questa esperienza intitolato "Giubileo di donna". In tutto questo cammino ho trovato sostegno e grande conforto partecipando ai gruppi di lettura popolare della Bibbia di cui posso inviare un testo che ne spiega il senso e il percorso. Attualmente insegno italiano alle straniere e agli stranieri presenti nel territorio, sempre nella scuola statale"]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Nara Zanoli: Il senso della marcia e' anche vedere che non siamo soli a lottare contro il male fuori e dentro di noi.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Nara Zanoli: La marcia di quest'anno rafforzera' e consolidera' l'idea di resistenza.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Nara Zanoli: La nonviolenza puo' essere perseguita meglio se ci colleghiamo e facciamo rete fra i tanti gruppi impegnati in questo.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Nara Zanoli: Possono svolgere un ruolo di collegamento e coinvolgimento anche con realta' esterne al nostro paese.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Nara Zanoli: Gli indignados, la lettura popolare della Bibbia, le rivoluzioni arabe, i giovani israeliani, la risposta islandese alla crisi, l'educazione alla pace nelle scuole.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Nara Zanoli: La partecipazione alle varie manifestazioni contro il governo e le sue iniziative ingiuste.gli scioperi, la coscientizzazione nella scuola e la coscientizzazione attraverso la Parola (vedi sito www.laparolanellavita.com).
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Nara Zanoli: Cerca gruppi e persone che gia' hanno iniziato questo cammino e possono indicare modalita' e percorsi dando informazioni in proposito.

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 659 del 26 agosto 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Venerd́ 26 Agosto,2011 Ore: 16:27
 
 
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