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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Interviste a Francesco Castracane, Davide Ghaleb, Francesco Masut, Mary Nicotra, Vittorio Vagelli,

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI
Interviste a Francesco Castracane, Davide Ghaleb, Francesco Masut, Mary Nicotra, Vittorio Vagelli

Dal Numero 657 del 24 agosto 2011 di TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO


2. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A FRANCESCO CASTRACANE
[Ringraziamo Francesco Castracane (per contatti: francesco.castracane@gmail.com) per questa intervista.
Dal sito www.servas.it riprendiamo la seguente breve scheda: "vivo a Roma, e faccio l'educatore professionale. In questi ultimi anni mi sono occupato di dipendenze e di adolescenti (... nel senso dell'organizzazione di corsi sulla salute). Faccio anche il formatore e il supervisore educativo, sopratutto cooperative e associazioni. Ho fondato a Roma una bottega del commercio equo e sono stato tra i fondatori di Banca Etica. Da circa 25 anni sono socio di Amnesty, all'interno del quale ho avuto vari incarichi. Sono un grande appassionato di cinema e di montagna"]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Francesco Castracane: A mio parere la Marcia Perugia-Assisi aveva senso nei primi anni, diciamo fino alla fine degli anni '70. Oggi e' un appuntamento istituzionalizzato, con una piattaforma talmente annacquata che tutti possono aderire. Non dimentico la presenza di D'Alema l'anno in cui bombardava la Serbia, e non dimentico presenze imbarazzanti sul palco in anni passati. E' una bella passeggiata, ma senza alcun impatto reale sui rapporti di forza.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Francesco Castracane: Non lo so, le parole mi sembrano le solite, e sinceramente anche i personaggi sempre gli stessi. credo che anche in questo ambito sia ora di cambiare.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Francesco Castracane: Pessimo. Di fatto non esiste alcuna iniziativa concreta che veramente tenti di influenzare il cambiamento. Molte parole ma pochi atti concreti. Diciamo che come al solito in Italia, c'e' molto fumo e nessun arrosto. La nonoviolenza in Italia e' abbarbicata attorno a un percorso autoreferenziale e individualista, senza alcuna assunzione di responsabilita' collettiva e senza alcuna applicazione delle tecniche di Sharp.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Francesco Castracane: Credo di aver gia' risposto.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Francesco Castracane: Visto tutto quello che e' successo nel mondo, soprattuto nel Maghreb, e la completa assenza di risposte da parte dei nonviolenti, credo sia utile creare un coordinamento e un gruppo di azione. Per esempio, non sarebbe stato brutto vedere un presidio di nonviolenti davanti all'ambasciata egiziana.
*
- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Francesco Castracane: L'impegno sulla legalita' e la difesa dello stato sociale.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Francesco Castracane: La nonviolenza significa prendere posizione ogni giorno sui meccanismi di potere che ci circondano e agire di conseguenza.

3. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A DAVIDE GHALEB
[Ringraziamo Davide Ghaleb (per contatti: info@ghaleb.com) per questa intervista.
Davide Ghaleb e' artista, suscitatore di cultura, editore di forte impegno civile. Dal sito www.ghaleb.it riprendiamo la seguente notizia sulla casa editrice: "La Casa Editrice Davide Ghaleb, pubblica ufficialmente dal 1998 in sinergia con il Museo della Citta' e del Territorio di Vetralla, fondato da Enrico Guidoni e diretto da Elisabetta De Minicis. E' divenuta nell'ambito culturale uno dei maggiori punti di riferimento e mezzo principale di divulgazione e comunicazione di importanti studi e ricerche sul territorio della Tuscia e dal 2006 ha allargato il proprio campo di interesse anche ai centri della provincia romana. La principale caratteristica della casa editrice e' quella di focalizzare l'attenzione sulla conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, architettonico, ambientale, dando cosi' voce a iniziative culturali volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e le amministrazioni locali verso una migliore gestione di queste risorse, a volte trascurate o semplicemente ignorate. L'assidua e preziosa collaborazione con alcune associazioni culturali ha portato alla pubblicazione di testi e progetti culturali che altrimenti sarebbero andati perduti. Esperienze editoriali con singoli autori su svariate tematiche sono annoverate nella sezione "Varia". Alcune pubblicazione sono scaricabili on line, in formato pdf, direttamente dal sito web. Ulteriore importante attivita' e' quella volta all'organizzazione di eventi, quali mostre, dibattiti, proiezioni, reading letterari e interventi musicali che promuovono artisti e realta' emergenti. Tali iniziative, da circa un decennio, contribuiscono ad accrescere il patrimonio culturale della Tuscia"]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Davide Ghaleb: Evidenzierei due fatti contrapposti tra loro. Il primo, senz'altro positivo, e' dato dall'esistenza di certi valori: nonostante i cambiamenti sociali nel mondo (caduta di regimi, ideologie, partiti politici e pensieri radicali) esiste ancora chi si oppone alla violenza con iniziative di comunita' e di protesta. Il secondo e' il rammarico che dopo cinquant'anni ancora siamo qui a ribellarci alle guerre, alla fame e alle ingiustizie. Il giorno che non avremo piu' il bisogno di farlo saremo giunti allo scopo.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Davide Ghaleb: Credo che i fatti accaduti nel mondo arabo-islamico a cominciare dall'Egitto, Tunisia, Libia e Siria, la cosiddetta "primavera araba" sia la caratteristica che interessera' la marcia Perugia-Assisi 2011.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Davide Ghaleb: L'arte nonviolenta ha sempre maggiore visibilita' sia tra gli artisti che tra le persone che ne fruiscono. La comunicazione tramite il web ha eliminato le distanze che non permettevano la conoscenza di questo tipo di disciplina artistica. Forse manca ancora una certa conoscenza dell'anima, tra la maggior parte della gente, affinche' ci si renda conto che i sentimenti nonviolenti possono essere scatenanti per la creazione di opere d'arte.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Davide Ghaleb: Il ruolo di tramandare la cultura di pace. Il suo insegnamento e' stato immenso. Ci ha lasciato un patrimonio da cui poter attingere sempre. Lettere, libri, articoli, saggi, pensieri e addirittura poesie che dovrebbero essere fatti conoscer di piu'. Le associazioni, i movimenti e i gruppi devono continuare nel lavoro che li ha distinti in questi cinquanta anni come unici portatori di idee di pace. Quello che alcune associazioni stanno facendo nel mondo mi sembra notevole. Un monito e un messaggio per chi utilizza metodi diversi.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Davide Ghaleb: Direi senz'altro le "Navi per la Pace" e le numerose manifestazioni per il diritto allo studio e il diritto al lavoro.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Davide Ghaleb: Sulla difesa dell'ambiente che ci stanno distruggendo; e di conseguenza anche su uno stile di vita piu' umano. Boicottiamo le produzioni invasive e facciamo a meno del superfluo. Torniamo ad una vita piu' semplice.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Davide Ghaleb: La nonviolenza direi che e' quel modello di comportamento che da' origine al piacere reciproco e si manifesta a volte con un semplice sorriso. Come accostarsi ad essa? Con il contatto con la natura.

4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A FRANCESCO MASUT
[Ringraziamo Francesco Masut (per contatti: f.masut@alice.it) per questa intervista.
"Sono sposato e ho tre figlie, lavoro in un'azienda privata. Ho sempre cercato di impegnarmi nel sociale e nella chiesa per la promozione di una cultura di pace e della dignita' dell'uomo. Dopo la scuola ho frequentato per alcuni anni una comunita' di preghiera e di accoglienza in Emilia. Negli ultimi anni ha lasciato da parte la chiesa e tra le attivita' piu' rilevanti segnalo il coordinamento per la pace di Belluno, che per diversi anni ci ha impegnati nel territorio per la promozione di una cultura di pace. Negli ultimi anni ho condiviso il lavoro del comitato per l'acqua bene comune per la promozione della legge di iniziativa popolare ed il referendum, perche' l'acqua non divenga oggetto di lucro"]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Francesco Masut: Risvegliare una coscienza alla pace in relazione alle situazioni di conflitto e di spregio della dignita' umana nel mondo, soprattutto nei giovani.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Francesco Masut: I cinquant'anni della prima marcia organizzata da Aldo Capitini. Il bisogno forte di cambiamento. Dentro e fuori dal nostro paese, ci sono situazioni croniche d'ingiustizia, di poverta', di violenza e di sofferenza che non possono piu' essere tollerate. Siamo indignati e preoccupati, perche' sappiamo che se le cose non cambiano, i rischi e i pericoli diventeranno sempre piu' grandi e noi diventeremo sempre piu' poveri, si moltiplicheranno le guerre, sprofonderemo sempre di piu' nell'incertezza e nella barbarie, aumenteranno le tensioni, gli scontri, la collera, le rivolte e la violenza.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e'lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Francesco Masut: Negli ultimi anni non ho seguito con molta attenzione le associazioni che operano nella nonviolenza. Mi sembra pero' che essa stia attraversando un momento di ristagno. Gruppi sparsi che non hanno un radicamento ed iniziative comuni (a parte la marcia Perugia-Assisi). Anche la chiesa sotto questo profilo e' carente.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Francesco Masut: Non saprei rispondere. Non so come e' strutturato, le sue risorse, il suo radicamento nel territorio. Forse potrebbe, con la Tavola per la pace, promuovere iniziative comuni sul territorio nazionale.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Francesco Masut: Il movimento referendario per l'acqua bene comune; la gente della Val di Susa; l'azione dei radicali per la situazione carceraria italiana.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Francesco Masut: Siria, Africa settentrionale, Corno d'Africa, Palestina.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Francesco Masut: E' la forza della verita'. La capacita' di porsi in modo razionale e lungimirante rispettto ai problemi di oggi. La capacita' di valutate gli effetti delle decisioni di oggi sulle generazioni di domani.

5. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MARY NICOTRA
[Ringraziamo Mary Nicotra (per contatti: redazione@donneinviaggio.it) per questa intervista.
Mary Nicotra, psicologa, psicoterapeuta con una formazione psicoanalitica secondo gli insegnamenti di Freud e Lacan, giornalista pubblicista e regista. Nel 2000 ha fondato l'Associazione DonneInViaggio insieme ad Elena Vaccarino ed ha creato la rivista on line "Donneinviaggio" (www.donneinviaggio.it) con lo scopo di dare voce alle donne e di interrogare i saperi del nostro tempo in un'ottica di genere. Impegnata nel sociale e in molte attivita' di volontario, si e' dedicata nell'ultimo decennio a progetti di intercultura, a sostegno delle donne e per i diritti glbt. Tra i suoi progetti di ricerca, di studio e di impegno sociale si e' dedicata a tematiche che riguardano i generi nelle molteplici accezioni/eccezioni, il transgenderismo, la transessualita', l'intersessualita'. Pubblicazioni su questa tematica: M. Nicotra (2008), Transgender FtM. Snodi nel discorso sociale, scientifico e soggettivo, in M. Inghilleri, E. Ruspini (a cura di), Transessualita' e scienze sociali. Identita' di genere nella postmodernita', Milano, Liguori; M. Nicotra (2006), "Un uomo intrappolato nel corpo di una donna". L'intreccio tra discorso medico e posizionamenti soggettivi FtM,  in  C. Barbarulli e L. Borghi (a cura di), Forme della diversita'. Genere, precarieta' e intercultura, Edizioni Cuec, Cagliari; M. Nicotra (2006), TransAzioni, corpi e soggetti FtM. Una ricerca psicosociale in Italia, Milano, Edizioni Il dito e la luna, Collana Vibrazioni a cura del Centro Studi Gltq; M. Nicotra (2005), Identita' precarie, quali spazi tra diritti e democrazia, in Democrazia conquistata, democrazia ereditata, democrazia in pericolo, Atti del convegno del 22 ottobre 2005, Edizioni Neos, Rivoli (To). Filmografia, documentari: M. Nicotra, R. Padovano (2008), Tdor a Torino, (4'); L. Borghi, M. Nicotra (2005), DragKinging, (18') documentario; M. Nicotra (2005), Kings per una notte, (12') cortometraggio; M. Nicotra (2004), TransAzioni, ( 29') documentario; M. Nicotra, R. Padovano(2004), VisibiLes, (3') cortometraggio. Siti di riferimento: www.Donneinviaggio.it, www.casaubaga.org, www.psicologatorino.info]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Mary Nicotra: Riprendendo alcune parole che ho potuto incontrare proprio nell'incontro con voi: "Abbiamo bisogno di un'altra cultura". Ecco il significato piu' rilevante di questi cinquant'anni: non desistere, credere che un processo culturale si costruisce insieme, tutti e tutte.
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Mary Nicotra: E' un momento culturale difficile, piu' di altri. La spinta al consumo che caratterizza il nostro tempo non favorisce il legame sociale, c'e' un malessere diffuso ma anche un'inerzia diffusa; la marcia e' un momento di aggregazione, di condivisione, di un "tutti insieme uno per uno", non una massa indefinita, ma un "uno per uno" nella propria singolarita' che insieme ad altri si riconosce, si incontra su temi quali la pace, i diritti, la non paura.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Mary Nicotra: Il mio lavoro mi porta a contatto con molte persone, l'attivita' di volontariato anche, sicuramente la marcia resta un momento cruciale di nonviolenza, ci sono altre esperienze significative ovviamente in ambito interculturale, femminista, dei diritti glbt. Piccole schegge di resistenza contro un sistema che punta ad omologare e a negare diritti.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Mary Nicotra: Credo sia necessario sviluppare sempre piu' un pensiero critico, coinvolgere i giovani.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Mary Nicotra: Non saprei citarne di eclatanti, il che dice forse di una mia disinformazione, ma anche di un'informazione che non riesce a circolare abbastanza.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Mary Nicotra: Sicuramente sulle questioni dell'immigrazione, della violenza alle donne, della transfobia, dell'omofobia.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Mary Nicotra: Risponderei cosi': La nonviolenza e' uno stile di vita, che si costruisce giorno dopo giorno in ogni nostro atto quotidiano. Non e' necessario aspettare che altri facciamo atti eclatanti, si puo' scegliere soggettivamente la nonviolenza e non fermarsi li' - spendersi e lavorarci per condividerla in un processo culturale che puo' prendere forma solo attraverso una forza collettiva. E aggiungerei: Hai sentito parlare della marcia Perugia-Assisi? Ti consiglio di andarci, e' un'esperienza che tocca corde profonde, un'esperienza che e' anche un atto - e come  ogni atto c'e' un 'prima' e 'un dopo' -, dopo non si puo' piu' essere come prima, non si puo' tornare al proprio orticello e coltivarlo in solitudine...

6. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A VITTORIO VAGELLI
[Ringraziamo Vittorio Vagelli (per contatti: vic.vic@libero.it) per questa intervista.
Vittorio Vagelli e' ambientalista, animalista, pacifista, da sempre impegnato in molte iniziative]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
- Vittorio Vagelli: La testimonianza, incapace pero' di incidere su chicchessia (media, parlamento, governo...).
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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?
- Vittorio Vagelli: Uno dei soliti temi (Libia, fame, Iraq...).
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?
- Vittorio Vagelli: Rasenta il nulla, incapace di incidere.
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
- Vittorio Vagelli: Dovrebbe incidere politicamente, "democrazia e' partecipazione" (iniziativa del 1993), far eleggere rappresentanti pacifisti...
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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
- Vittorio Vagelli: La guerra alla Libia...
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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?
- Vittorio Vagelli: Possibile che chi decide una guerra non possa essere perseguitato da sberleffi e insulti dei cittadini nonviolenti?
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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cos'e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?
- Vittorio Vagelli: Leggere Gandhi e frequentare il Centro "Sereno Regis" di Torino.

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 657 del 24 agosto 2011
Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/



Mercoledì 24 Agosto,2011 Ore: 16:27
 
 
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Pace dal basso

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