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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Interventi e interviste di Mao Valpiana, Claudia Cernigoi, Francesco de Notaris, Simona Lembi,

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI.
Interventi e interviste di Mao Valpiana, Claudia Cernigoi, Francesco de Notaris, Simona Lembi

Dal Numero 396 del 13 agosto 2011 di VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA


1. EDITORIALE. MAO VALPIANA: FAMILIARITA' E TENSIONE IDEALE
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an@nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) per questo intervento.]

La marcia Perugia-Assisi del 1961 fu anche una festa, una celebrazione, una liturgia. Tra i partecipanti c'erano familiarita' e tensione ideale. I contadini e gli operai indossarono "il vestito della festa", con la giacca ed il cappello. Mogli e madri portavano ancora il lutto per il marito o il figlio persi nella guerra terminata da solo sedici anni.
Cinquant'anni dopo dobbiamo prepararci a marciare con la stessa compostezza di quegli uomini e quelle donne che ci hanno preceduto sulle strade della Perugia-Assisi.

2. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A CLAUDIA CERNIGOI
[Ringraziamo Claudia Cernigoi (per contatti: nuovaalabarda@yahoo.it) per questa intervista.
 Claudia Cernigoi, nata a Trieste nel 1959, dove ha conseguito la maturita' scientifica, ha cominciato l'attivita' giornalistica all'interno di Radio Citta' Trieste Canale 89, la prima radio libera (nel senso di politicamente impegnata a sinistra) alla fine degli anni Settanta. Giornalista pubblicista dal 1981, dal 1990 dirige il periodico triestino "La Nuova Alabarda". E' stata tra i fondatori di Radio Onda Libera nel 1980, ha collaborato per diversi anni con l'emittente radiofonica bilingue "Radio Opcine" di Trieste ed ha diretto per alcuni anni "il Movimento", periodico del Movimento dei Finanzieri democratici. Il suo ambito di ricerca verte sulla seconda guerra mondiale, il neofascismo, la strategia della tensione. E' stata una dei consulenti storici per la difesa di Oskar Piskulic  nel cosiddetto "processo per le foibe" di Roma. Di formazione storica marxista, negli anni '70 ha militato nella nuova sinistra (Partito di Unita' Proletaria per il comunismo, aderendo successivamente al progetto di Democrazia Proletaria); ha poi fatto parte dell'Associazione culturale Civilta' Mitteleuropea ed e' stata attiva nel Movimento Trieste, emanazione politica dell'associazione. Si e' impegnata (e si impegna tuttora) in numerose battaglie ambientaliste ed e' attiva nei movimenti contro tutte le guerre. E' stata iscritta a Rifondazione comunista tra il 1999 ed il 2000, partito col quale ha collaborato anche successivamente, ed oggi e' vicina al progetto della Federazione della Sinistra. Pubblicazioni: "Operazione foibe a Trieste" (Kappa Vu Udine 1997); "La memoria tradita" (con Mario Coglitore, Zeroincondotta Milano 2002); "Operazione foibe tra storia e mito" (Kappa Vu Udine 2005). Cura la collana i dossier de "La Nuova Alabarda" (disponibili anche nel sito Internet del periodico www.nuovaalabarda.org), all'interno della quale ha pubblicato i seguenti titoli: "Luci ed ombre del Cln di Trieste" (2003); "L'ombra di Gladio. Le foibe tra mito ed eversione" (2003); "La "foiba" di Basovizza" (2005); "Le inchieste dell'ispettore De Giorgi" (2005); "1972. Ricordi della strategia della tensione" (2003); "La strategia dei camaleonti" (2004); "No Gud. Breve dossier sulla cultura fascista"(2005); "Strani casi di morte a Trieste" (2007); "Operazione Plutone" (2010); "La Banda Collotti: appunti su Resistenza e repressione al confine orientale" (2010); "Lo sguardo di Almirante" (2011); "Il caso Norma Cossetto" (2011), ed "I Diari di Diego de Henriquez" (2006) in collaborazione con Vincenzo Cerceo. Ha partecipato come relatrice a svariati convegni sulla tematica della seconda guerra mondiale e del neofascismo. Nelle pubblicazioni degli atti del convegno internazionale svoltosi ad Ancona il 10 febbraio 2007 ("La frontiera orientale, conflitti relazioni memorie", atti pubblicati a cura di Nazareno Re, Ancona 2007) e del convegno di Sesto San Giovanni (Mi) "Foibe: la verita'. Contro il revisionismo storico" del 9 febbraio 2008 (atti pubblicati in "Revisionismo di Stato e amnesie della repubblica", Kappa Vu, Udine 2008) si trovano anche i suoi interventi. Ha pubblicato anche una raccolta di poesie dal titolo "Anch'io son poeta!" (2006)]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Claudia Cernigoi: Penso che simbolicamente il fatto che a questa marcia partecipino persone dei piu' svariati credi ed idee politiche sia molto importante, anche perche' rappresenta un punto fermo di riferimento per chi e' contrario alle guerre, anche se bisogna ricordare che a livello istituzionale, nonostante il forte movimento pacifista, l'Italia ha preso parte (e partecipa tuttora) a tutte le operazioni militari, o guerre, come si voglia dire, che sono state scatenate dal cosiddetto "occidente".

*

- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Claudia Cernigoi: Spero che i partecipanti alla marcia ricordino la guerra dimenticata che l'Italia sta combattendo ancora contro la Libia, il fatto che in Afghanistan si continua ad uccidere e a morire, e mi piacerebbe che si parlasse anche dell'aggressione dello Stato alla popolazione della Val Susa che lotta per il proprio ambiente.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Claudia Cernigoi: Temo molto brutto. Vedo molta aggressivita' nelle persone, sia nei rapporti interpersonali che relativamente alla vita quotidiana. La nonviolenza non e' ancora un concetto assimilato, se non da pochi.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Claudia Cernigoi: Parlare, parlare, parlare. Spiegare, soprattutto ai giovani (importanti le scuole), che la nonviolenza e' una lotta tramite la quale si possono ottenere anche grandi risultati, e che spesso con la violenza non si ottiene nulla.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Claudia Cernigoi: La primavera referendaria in Italia, che ha visto la cittadinanza agire in prima persona per i propri diritti, e' un bell'esempio di come con metodi del tutto pacifici si possono ottenere ottimi risultati, non ultimo la presa di coscienza di tutti coloro che si sono mobilitati.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Claudia Cernigoi: Oltre le consuete iniziative di solidarieta' ai popoli oppressi da occupazioni militari ed aggressioni armate, ritengo che e' necessario fare di tutto per la solidarieta' alla lotta nonviolenta della popolazione della Val Susa, che sta subendo una sorta di occupazione militare, con uso spropositato di gas venefici che hanno avvelenato le persone e l'ecosistema. Metodi repressivi inaccettabili in una democrazia.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Claudia Cernigoi: Sempre relativamente alla Val Susa, c'e' un bel video http://taggatore.com/articolo/no-tav-discorso-manifestante-a-poliziotti in cui una giovane donna spiega con estrema calma e razionalita' le proprie ragioni ai poliziotti schierati in assetto antisommossa davanti a lei. Ciascuno puo' scegliere di agire con aggressivita' o con la nonviolenza: nonviolenza e' dialogo, confronto, rispetto, tutte cose che nella vita quotidiana possiamo (e dobbiamo) avere presenti.

3. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A FRANCESCO DE NOTARIS
[Ringraziamo Francesco de Notaris (per contatti: francesco.denotaris@virgilio.it) per questa intervista.
Francesco de Notaris, gia' senatore della Repubblica, giornalista e saggista, protagonista di molte iniziative di pace, di solidarieta', per i diritti umani, contro i poteri criminali e la violenza. In Senato presentatore della mozione contro le mine e della richiesta di salvare la vita a Mumia Abu Jamal; autore del disegno di legge n. 360 XII Leg. su "Nuove norme in materia di obiezione di coscienza" poi divenuto legge; componente della commissione parlamentare recatasi in Iraq in missione di pace prima della seconda guerra; parlamentare per la pace. Tra le opere di Francesco de Notaris: Realizzare la speranza. Voci della citta', Edizioni Dehoniane; Messaggi per la pace, La scuola di Pitagora. Si veda anche l'ampia intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 301]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Francesco de Notaris: Il risultato immediato e' stato nell'aver diffuso l'idea della nonviolenza e di avere contribuito ad aggregare persone e movimenti sulla necessita' del comune lavoro. La scelta di Perugia ed Assisi andrebbe approfondita per il significato simbolico e sostanziale.

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Francesco de Notaris: Bisogna storicizzare la marcia e valorizzare il fatto che in questo anno molte associazioni e movimenti partecipano. Storicizzare non vuol dire banalizzare o politicizzare banalmente il messaggio della nonviolenza. La preparazione della marcia piu' che organizzativa deve essere di contenuto.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Francesco de Notaris: Non sono entusiasta sullo "stato dell'arte". La pace richiama l'uomo all'appartenenza alla complessiva vicenda della contesa tra il bene e il male. Parlare di pace ci deve aprire al futuro e ci interroga sul mondo che vogliamo costruire. In questo senso mi pare che non ci siamo. I movimenti per la pace devono offrire motivazioni alle forze politiche, sindacali, alle categorie professionali, etc., che dovrebbero intervenire per ridurre gli armamenti, per far valere il diritto internazionale, per legare la pace alla verita' nel giudicare la storia. Ancora, occorrerebbe far capire bene che la pace non e' questione che interessa i governi ma ogni cittadino spesso artefice di microconflitti, e del silenzio sulle ingiustizie. Ed ancora: siamo in un Paese in cui molti vedono il loro futuro nel mestiere delle armi, e in un Paese nel quale i giovani lasciano la loro terra in cerca di lavoro. Come parlare di pace?

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Francesco de Notaris: Quale ruolo? Voglio fare una proposta apparentemente provocatoria. Riflettiamo su questa espressione di Gandhi: "Un membro dell'auspicata brigata di pace... dovra' avere una fede operante nella nonviolenza. Cio' e' impossibile senza un'operante fede in Dio. Un nonviolento non puo' fare niente senza la grazia e il potere di Dio... La convinzione dell'onnipresenza di Dio significa inoltre rispetto per la vita di coloro che possono chiamarsi avversari...". E poi in Europa vogliamo affrontare il tema dei cappellani militari?

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Francesco de Notaris: In Italia e in Europa e nel mondo le tematiche sono interconnesse. E sono sempre quelle della fame, della mancanza di acqua, delle medicine, della guerra, del razzismo. Ogni giorno siamo immersi in queste situazioni di ingiustizia. Ogni giorno vedove, orfani, malati si moltiplicano per ogni tipo di guerra fatta con le armi, con la privazione dei diritti, con i conflitti tra speculatori finanziari.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Francesco de Notaris: Io comincerei ad individuare un metodo di lavoro ed interlocutori. Anzitutto comincerei dai territori nei quali si vive, dal Comune e poi ancora fino ad iniziative di tipo continentale ed europeo. Poi incontrerei i soggetti che operano in politica, nei sindacati, negli Ordini, etc. Non si puo' essere "generici", ma specializzati... Un'idea: nei nostri Comuni lapidi ricordano i morti delle guerre. Vogliamo mettere i nomi di coloro che hanno votato per quelle guerre?

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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Francesco de Notaris: Farei notare come le risposte violente alla forza non abbiano mai portato al bene dell'umanita'. La ricerca della pace non puo' essere la resa di fronte all'impossibilita' di vincere con le armi, ma la violenza e' la negazione della dignita' di noi stessi. Quindi non si tratta di parlare ma di educare istruendo sui temi economici, sulla storia, sull'etica, sulla politica, etc. e le istituzioni devono mettersi in una prospettiva costruttiva che non consideri soltanto l'importanza di organizzare momenti, conferenze, incontri occasionali per fare scena. Bisogna, in maniera continuativa, con spessore culturale, educare alla pace con uomini di pace.

4. VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A SIMONA LEMBI
[Ringraziamo Simona Lembi (per contatti: Simona.Lembi@comune.bologna.it) per questa intervista.
Simona Lembi attualmente e' Presidente del Consiglio Comunale di Bologna. Ha partecipato piu' volte alla Perugia-Assisi e nel 2003 ha fatto parte di una delegazione di amministratori italiani che si e' recata a Gerusalemme per capire il conflitto israeliano-palestinese, discutere con esponenti politici ad amministratori locali di piu' parti, per lavorare per la pace. Nata a Bologna nel 1972, si e' laureata presso l'Universita' di Bologna in Scienze politiche dopo aver studiato e vissuto per un anno in Germania; nel 2000 ha svolto uno stage al Parlamento europeo nella Commissione Cooperazione e Sviluppo; nel 2003 ha conseguito un master sugli Studi di genere e le politiche di pari opportunita'. Ha svolto vari incarichi amministrativi, e' stata consigliera, capogruppo ed assessora comunale e provinciale. Il suo impegno politico va nella direzione dell'accrescimento e della qualificazione della rappresentanza delle donne nella politica e, piu' in generale, nella vita pubblica. Ha una particolare sensibilita' per le politiche del benessere e di crescita intellettuale e culturale dei cittadini e delle cittadine, rivolte in special modo all'infanzia e all'adolescenza. Dal sito www.simonalembi.it riprendiamo la seguente breve scheda di presentazione: "Bologna e' la citta' in cui sono nata e vivo. Ho 38 anni, da cinque sono mamma di Giulio. Ho una laurea in scienze politiche e un master sulle pari opportunita'. Il mio impegno pubblico e' iniziato come consigliere comunale a Casalecchio di Reno, poi come assessore a Cultura, Scuola e Pari opportunita' in Provincia e nel Comune di Bologna... Negli ultimi anni, ho promosso la convenzione con Casa delle donne per non subire violenza sostenuta da altri 48 Comuni. Ho organizzato la raccolta di migliaia di firme perche' sia istituito il congedo di paternita' obbligatorio. Ho messo a punto nuovi progetti culturali convinta che chi opera nel teatro, musica, danza, arte, lavori per qualcosa che appartiene a tutti: il benessere civile. In Comune ho introdotto misure anticrisi (riduzioni o esenzioni delle rette dei servizi scolastici) rivolte a cassaintegrati, licenziati, precari senza rinnovo di contratto e lavoratori autonomi in chiusura d'attivita'. Ho chiesto a realta' pubbliche e private di mettere a disposizione della scuola di Bologna le ore scippate dai tagli Gelmini"]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Simona Lembi: La pace e averci insegnato che la guerra e' la negazione della dignita' umana. Posso sembrare banale, ma e' questo: le persone devono mobilitarsi per ricordare che la guerra non e' mai la soluzione. E che una soluzione diversa dalla guerra e' sempre possibile.

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Simona Lembi: Ricordarci che la pace non e' mai conquistata una volta per tutte. E che per questo non si deve mai smettere di chiedere la pace.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Simona Lembi: Abbiamo avuto alle nostre spalle anni bellissimi. Sara' stata la tragedia della seconda guerra mondiale e del nazismo, ma dalla seconda meta' degli anni '40 in poi c'e' stato, trasversale ai partiti e alle diverse culture, un vero impegno per la pace. Dal nuovo millennio in poi questa consapevolezza di doversi impegnare per affermare la pace e' venuta meno. Purtroppo sta capitando come per l'economia: conquiste che davamo per acquisite sono in caduta libera. Capita anche per la nonviolenza, eppure non dobbiamo desistere.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Simona Lembi: Tenere alta la richiesta della pace come di un valore supremo a cui mai abdicare.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Simona Lembi: Penso ai tanti ragazzi, alle tante ragazze delle scuole che non rinunciano a informarsi, a partecipare ad iniziative e corsi. A manifestare la voglia di pace che c'e' anche nelle nuove generazioni.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Simona Lembi: Parlare con le persone, stare tra la gente, collaborare con gli enti locali, con le istituzioni, con le forze sociali, la societa' civile, l'associazionismo e il volontariato.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Simona Lembi: E' un percorso che rende liberi.

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Numero 396 del 13 agosto 2011



Sabato 13 Agosto,2011 Ore: 15:46
 
 
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