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www.ildialogo.org SETTE DOMANDE AD ALESSANDRO PIZZI,di "La nonviolenza e' in cammino"

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI.
SETTE DOMANDE AD ALESSANDRO PIZZI

di "La nonviolenza e' in cammino"

[Ringraziamo Alessandro Pizzi (per contatti: alexpizzi@virgilio.it) per questa intervista.
Alessandro Pizzi, professore di matematica e fisica, gia' apprezzatissimo sindaco di Soriano nel Cimino (Vt), citta' in cui il suo rigore morale e la sua competenza amministrativa sono diventati proverbiali, e' fortemente impegnato in campo educativo e nel volontariato, ha preso parte a molte iniziative di pace, di solidarieta', ambientaliste, per i diritti umani e la nonviolenza. Ha promosso l'esperienza del corso di educazione alla pace presso il liceo scientifico di Orte. Ha partecipato nel 2001 con i Beati i Costruttori di Pace ad una azione nonviolenta nel Kivu nella Repubblica Democratica del Congo. Ha partecipato all'azione nonviolenta delle "mongolfiere della pace" ideata e organizzata dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo in occasione della guerra nella ex Jugoslavia. Dal 2005 e' assistente volontario nel carcere di Viterbo. Dal 2007 e' uno dei principali animatori del comitato che si oppone al mega-aeroporto a Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo; su sua iniziativa nel 2007 il congresso nazionale del Movimento Nonviolento ha approvato all'unanimita' una mozione per la riduzione del trasporto aereo. Sul tema del trasporto aereo, del suo impatto sugli ecosistemi locali e sull'ecosistema globale, e sui modelli di mobilita' in relazione ai modelli di sviluppo e ai diritti umani, ha tenuto rilevanti relazioni a vari convegni di studio; e rilevanti relazioni ha tenuto in vari convegni scientifici sui temi della sostenibilita' ambientale, delle scelte economiche ecocompatibili, dell'energia, della giustizia globale. Si veda anche una recente intervista in "Coi piedi per terra" n. 340]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Alessandro Pizzi: La marcia, che e' una manifestazione elementare, come la definiva Aldo Capitini, ha reso possibile l'incontro di migliaia di persone, che camminano per la pace. La Perugia-Assisi, marcia dopo marcia, ha fatto prendere coscienza a un numero crescente di persone che la pace e' sempre in pericolo e che deve essere difesa in modo intransigente. La consapevolezza e' cresciuta da quando l'Italia ha partecipato alle missioni di guerra. Mi piacerebbe che la marcia riesca a provocare una crisi di coscienza negli esponenti dei partiti favorevoli alle missioni di guerra che partecipano o hanno partecipato alla marcia stessa, facendo cambiare la loro posizione a favore di un rifiuto netto della guerra.

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzerà maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Alessandro Pizzi: La richiesta di ritiro immediato dell'Italia dalle missioni di guerra, a cominciare dall'Afghanistan e dalla Libia, la richiesta di immediata fine delle operazioni di guerra. La richiesta del disarmo. La richiesta di utilizzazione dei fondi destinati alle missioni militari per fini sociali in sostegno d'iniziative di difesa della natura e dei diritti umani. Almeno e' quello che mi auguro, perche' e' il cinquantenario della prima marcia e perche' tra gli organizzatori figura il Movimento Nonviolento.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Alessandro Pizzi: Credo sia molto diffusa nel territorio la pratica della nonviolenza, che prende forma in iniziative per la difesa della biosfera e dei diritti di tutti gli esseri viventi. A mio parere occorrerebbe un progetto politico basato sulle iniziative che contrastano l'attuale modello di economia che non rispetta le leggi della natura e che produce disastri ambientali e sociali, su cui i movimenti possano confrontarsi con i partiti per un programma di governo per la fase di transizione da un'economia basata sul petrolio, sulla finanza e sulla crescita illimitata a un'economia della sobrieta' e della decrescita.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini?

- Alessandro Pizzi:Il ruolo che ha svolto fino ad ora, cioe' quello di essere presente nelle lotte per i diritti umani, per la difesa della biosfera e per la presa di coscienza della necessita' della nonviolenza per la costruzione di rapporti tra gli esseri umani, tra uomini e donne e tra le persone con la natura basati sul rispetto e non sul dominio.

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- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Alessandro Pizzi: I movimenti di contestazione dei regimi totalitari dell'Africa settentrionale. I movimenti che in Italia hanno promosso campagne locali e nazionali per la difesa dei beni comuni, i referendum in difesa dell'acqua pubblica e contro il nucleare; la lotta delle popolazioni della Val di Susa; l'opposizione alla costruzione di nuovi aeroporti e di nuove piste per il trasporto aereo; le lotte di migranti per affermare i loro diritti; la denuncia di numerose associazioni delle condizioni nei centri di identificazione ed espulsione, la denuncia dei comportamenti e delle leggi razziste nei confronti dei migranti, dei rom e dei sinti; la denuncia di varie associazioni dello stato vergognoso delle carceri, della permanenza degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, le iniziative per l'abolizione dell'ergastolo.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Alessandro Pizzi: La richiesta della cessazione immediata delle guerre stragiste in Afghanistan e in Libia. L'avvio di una campagna per l'utilizzazione dei finanziamenti per le missioni militari per fini sociali. La lotta per cambiare il modello di economia violenta basata sull'uso di grandi quantita' di materia ed energia che non rispetta le leggi della natura e i diritti di tutti gli esseri viventi, per costruire un'economia dell'autosufficienza e una partecipazione politica dal basso.

*

- Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi a essa?", cosa risponderebbe?

- Alessandro Pizzi: La nonviolenza e' la difesa intransigente della pace e ripudio della guerra, e' la difesa intransigente dei diritti degli esseri viventi e degli equilibri della biosfera, e' lo stretto legame tra fini e mezzi: i mezzi devono essere coerenti con i fini, i mezzi devono prefigurare i fini stessi; si mette in pratica con la promozione di movimenti dal basso, con campagne di sensibilizzazione e di denuncia e, se necessario, con forme di resistenza passiva, di disobbedienza civile. Per accostarsi ad essa consiglio di seguire le iniziative del Movimento Nonviolento (cfr. il sito: www.nonviolenti.org), abbonarsi alla rivista "Azione Nonviolenta", fondata da Aldo Capitini, redatta dal Movimento Nonviolento, abbonarsi a "Gaia" dell'Ecoistituto del Veneto, abbonarsi alla rivista "Quaderni Satyagraha", direttore Rocco Altieri del Centro Gandhi di Pisa, leggere gli scritti di Aldo Capitini, a partire, ad esempio, da Elementi di un'esperienza religiosa, Il potere di tutti, Italia nonviolenta.

Tratto da
LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
Supplemento Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
La nonviolenza è in cammino

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Arretrati in:
http://lists.peacelink.it/

Numero 258 del 31 luglio 2011



Domenica 31 Luglio,2011 Ore: 15:46
 
 
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Pace dal basso

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