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www.ildialogo.org SETTE DOMANDE A SERGIO PARONETTO,di "La nonviolenza e' in cammino"

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI.
SETTE DOMANDE A SERGIO PARONETTO

di "La nonviolenza e' in cammino"

[Ringraziamo Sergio Paronetto (per contatti: paxchristi_paronetto@yahoo.com) per questa intervista.
Sergio Paronetto ha insegnato letteratura e storia nelle scuole superiori, soprattutto presso l'Istituto Tecnico "Luigi Einaudi" di Verona, coordinando attivita' di educazione alla pace. Negli anni '60 vive con intensita' le vicende del Concilio Vaticano II. Tra il '71 e il '73 e' in Ecuador a svolgere il servizio civile alternativo del militare con volontari di Cooperazione internazionale (Coopi). L'obiezione di coscienza al servizio militare gli viene suggerita dalla testimonianza di Primo Mazzolari, di Lorenzo Milani e di Martin Luther King. In Ecuador opera prima nella selva amazzonica presso gli indigeni shuar e poi sulla Cordigliera assieme al vescovo degli indios (quechua) Leonidas Proano con cui collabora in programmi di alfabetizzazione secondo il metodo di Paulo Freire ("pedagogia degli oppressi"). Negli anni '80 e' consigliere comunale a Verona, agisce nel Comitato per la pace e il disarmo e in gruppi promotori delle assemblee in Arena suscitate dall'Appello dei "Beati i costruttori di pace". In esse incontra o re-incontra Tonino Bello, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Perez Esquivel, Alessandro Zanotelli e tanti testimoni di pace. Negli anni '90 aderisce a Pax Christi (conosciuta nel 1969 alla marcia notturna Ponti sul Mincio-Peschiera) di cui e' attualmente vicepresidente nazionale. Negli stessi anni, e' tra i fondatori del cartello "Nella mia citta' nessuno e' straniero", ancora attivo. E' membro del Gruppo per il Pluralismo e il Dialogo col quale collabora in iniziative sul Concilio, la democrazia, la pace, il rinnovamento della Chiesa veronese (e' stato anche membro del Sinodo diocesano 2002-2005, del Convegno della Chiesa italiana tenutosi a Verona nel 2006 e della Settimana sociale dei cattolici di Reggio Calabria nel 2010). Tra il 2005 e il 2006 presiede il Tavolo delle Religioni del "Municipio dei popoli" del Comune di Verona, centrato sul tema "comunita' religiose e politiche sociali". Fa parte del Comitato scientifico dell'Istituto veronese per la Storia della Resistenza e dell'Eta' contemporanea, pubblicando testi su movimenti sociali e forze politiche a Verona ('45-'50) e sul leghismo padano. Collabora con la rivista mensile "Mosaico di pace" e con il trimestrale "Note mazziane" dove cura interventi su volti di pace, sulla nonviolenza, sulla convivialita'. A volte anche con l'"Annuario geopolitica della pace" della Fondazione Venezia per la ricerca della pace. Opere di Sergio Paronetto: Poteri profondi. Verona segreta nei misteri d'Italia, Kappa Vu, Udine 1996; La nonviolenza dei volti. Forza di liberazione, Editrice Monti, Saronno (Va) 2004; Populismo etnico e religione civile a Verona. Un progetto politico tribale e autoritario, in La citta' in fondo a destra. Integralismo, fascismo e leghismo a Verona, a cura di E. Franzina, "Venetica", 19/2009, Cierre, pp. 173-233. Cfr. anche l'intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 433]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Sergio Paronetto: Tenere accesa una luce, risvegliare persone e gruppi, costruire relazioni, dare visibilita' ai "laboratori della pace".

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- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terra' il 25 settembre di quest'anno?

- Sergio Paronetto: Ne abbiamo parlato al convegno di Bolzano di meta' giugno, promosso dal Movimento Nonviolento, da Pax Christi e dagli enti locali altoatesini: la nonviolenza, la fraternita' e, quindi, necessariamente, la fine degli interventi in Afghanistan e in Libia, la democrazia e la convivenza civile.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Sergio Paronetto: Esistono tante piccole belle realta' e tante generose iniziative poco conosciute. Il limite cronico e' la dispersione delle attivita', la mancanza di un coordinamento agile centrato su agibili priorita'. Avverto con tormento che l'azione degli operatori di pace deve rinnovarsi e reinventarsi. Che occorre evitare un linguaggio a volte cupo-aggressivo o un gergo iniziatico. Che e' necessario essere meno dottrinari e piu' esistenziali. Meno lamentosi e piu' fiduciosi. Meno noiosi e piu' gioiosi. Meno disperati e piu' motivati. Meno autoreferenziali e piu' relazionali.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Sergio Paronetto: Quello di minoranza critica per analizzare, valutare, stimolare e agire per il disarmo. Quello di iniziativa civile-politica come movimento della societa' civile amica della pace (non come singole candidature sparse nelle liste di piccoli gruppi partitici).

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Sergio Paronetto: In ambito internazionale: la resistenza birmana; molte (sconosciute) iniziative antinucleari negli Usa; i movimenti giovanili in Tunisia, Egitto e Siria (innovatori anche se fragilissimi, prevalentemente rivolti alla fase "negativa" di abbattimento); le iniziative nonviolente in Palestina-Israele e il sussulto giovanile palestinese non solo contro il governo israeliano ma anche contro i loro "padri" da Al Fatah ad Hamas (in tale ambito i tentativi di Freedom Flotilla con Arrigoni, le campagne di solidarieta', "Ponti e non muri", le donne in nero); le attivita' di molte donne africane meritevoli del prossimo Nobel per la pace; la Convocazione ecumenica internazionale di Kingston (maggio); la risposta civile dei norvegesi dopo il recente massacro.

In Italia: per me il vero concreto movimento nonviolento italiano e' quello legato a "Libera" e alle comunita' di resistenza e di liberazione antimafia. Devo poi citare: i comuni meridionali, in particolare calabresi, disposti ad ospitare profughi e migranti; le associazioni in lotta costruttiva contro i neorazzismi dilaganti (tra esse quelle diocesane milanesi a favore del dialogo e della convivenza civile); le donne di "Se non ora quando"; i referendum del giugno scorso con l'attenzione ai beni comuni; le lotte in Val di Susa, anche se, per vari motivi, appare debole la voce dei promotori che non devono mai stancarsi di dichiarare che chi usa violenza non e' mai alleato ma avversario del movimento (i guerriglieri incappucciati con sassi, bastoni e bulloni sono imitatori e replicanti delle violenze dei potenti, a volte provocatori da loro stessi incoraggiati).

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Sergio Paronetto: 1. Attenzione alla dimensione politica della nonviolenza sia in ambito internazionale con la riforma dell'Onu, l'attuazione della sua Carta, la nascita di una polizia internazionale, una vera cooperazione internazionale, la cura particolare del Centro e del Corno d'Africa,  sia in ambito locale con la Difesa nonviolenta, i corpi civili di pace, il servizio civile. 2. Disarmo e riconversione della produzione dei sistemi d'arma. Controllo del commercio delle armi. 3. Costruzione di citta' amiche con iniziative interculturali, ecumeniche e interreligiose.

*

- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Sergio Paronetto: Direi subito, con calma, che nonviolenza e', anzitutto, diventare umani, cercare la felicita'. E' nuovo sguardo sulla vita. E' storia concreta di tante persone, l'esperienza o un insieme di esperienze di tanti testimoni e "martiri" di pace. E' movimento di "amicizia liberatrice". E' intreccio di pace-giustizia e perdono. Successivamente, potrei citare e spiegare tante espressioni come gestione positiva dei conflitti, progetto politico, cantiere sociale, cittadinanza attiva, cura del bene comune, stile di vita, sobrieta'. Completerei, infine, con mistica e contemplazione, spiritualita' del creato, teologia della speranza e della liberazione, cristologia.

Tratto da
LA DOMENICA DELLA NONVIOLENZA
Supplemento Supplemento domenicale de "La nonviolenza e' in cammino"
La nonviolenza è in cammino

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Arretrati in:
http://lists.peacelink.it/

Numero 258 del 31 luglio 2011



Domenica 31 Luglio,2011 Ore: 15:41
 
 
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Pace dal basso

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