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www.ildialogo.org A MONTELEONE DI PUGLIA FESTA DI FINE ANNO DI SCUOLE AFFILIATE ALL’UNESCO PER L’EDUCAZIONE ALLA PACE,di Raffaello Saffioti

A MONTELEONE DI PUGLIA FESTA DI FINE ANNO DI SCUOLE AFFILIATE ALL’UNESCO PER L’EDUCAZIONE ALLA PACE

Monteleone di Puglia, 29 maggio 2017


di Raffaello Saffioti

PROTAGONISTI I BAMBINI DELLE SCUOLE DELL’APPENNINO DAUNO MERIDIONALE


Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini,
è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace”.
Dal Preambolo dell’Atto Costitutivo dell’UNESCO
PROGETTO UNESCO”
I BAMBINI SALVERANNO IL MONDO”
Questo è il titolo della manifestazione di fine anno scolastico in programma per il 29 maggio prossimo a Monteleone di Puglia.
La manifestazione è organizzata da:
  • Regione Puglia;
  • Amministrazione Provinciale di Foggia;
  • Comuni di: Monteleone di Puglia, Accadia, Anzano di Puglia, Sant’Agata di Puglia;
  • Centro Gandhi di Pisa;
  • Centro Internazionale per la Nonviolenza Mahatma Gandhi, di Monteleone di Puglia;
  • Istituto Comprensivo Statale di Accadia–Anzano– Monteleone–Sant’Agata.
Presenzieranno Autorità in rappresentanza della Regione, della Provincia, con i Sindaci dei quattro Comuni che fanno parte dell’Istituto Comprensivo, l’Arcivescovo della Diocesi di Foggia-Bovino, Mons. Vincenzo PELVI, il Vescovo della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, Mons. Sergio MELILLO, il
dott. Antonio SCOPELLITI, per l’Ambasciata di Pace della Provincia di Foggia.
La manifestazione è caratterizzata dal protagonismo dei bambini delle scuole (dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado) dell’Appenino Dauno Meridionale che hanno attuato il Progetto UNESCO di “Educazione alla Pace” in questo anno scolastico col titolo “I bambini salveranno il mondo” (Dirigente scolastico il dott. Lucio Lorenzo CERRATO).
Nel corso dell’anno sono state svolte varie attività con la collaborazione delle educatrici Gabriella Maria CALDERARO e Veronica Fernandez RODRIGUEZ, del Centro Gandhi di Pisa.
I bambini apriranno la manifestazione in Piazza Municipio, con l’Inno alla Pace dell’UNESCO, scritto da Federico Mayor ZARAGOZA, e la concluderanno con lo spettacolo di marionette “L’ALBERO E IL MITRA UNA FIABA DISARMANTE”, con la regia e la sceneggiatura di Claudio FANTOZZI.
Lo spettacolo è dedicato a Mustafà, il venditore di dolcetti morto ad Aleppo nel 2014 durante un bombardamento aereo e a tutti i bambini siriani vittime della guerra.
Il Regista: “Questa storia si sviluppa intorno agli incontri di due personaggi principali; - L’Albero, simbolo della natura e dell’equilibrio che in essa si realizza, costituendo così la pace naturale; l’altro personaggio principale è il Mitra, simbolo dell’aggressività, della guerra, sempre super eccitato e in movimento frenetico e che tenta di distruggere l’equilibrio e la pace naturale, fino addirittura all’autodistruzione.
L’Albero all’inizio è solo sulla scena e sempre ci rimarrà per tutto lo spettacolo, può muovere, come una mano, un ramo, ha gli occhi che all’inizio sono chiusi; i suoi rami sono pieni di uccellini che cantano.
… in questo spettacolo i suoni, i rumori, le grida, i canti dovete farli voi tutti che siete intorno alla scena; come una volta, tanto tempo fa nel teatro degli antichi greci, voi siete il coro: a voi il canto degli uccellini – (i bambini fischiano, sibilano, ad alcuni bambini sono stati dati dei fischietti, dei richiami)”.
La manifestazione sarà animata dal concerto dei Pacha Mama.
ROCCO ALTIERI, Presidente del CENTRO GANDHI, ha scritto nella “Presentazione del manuale n. 2 per i docenti”, “I bambini salveranno il mondo”:
“Coll’aggravarsi delle tensioni internazionali che ripropongono all’umanità i rischi di un conflitto atomico (…) non è possibile eludere le paure e l’angoscia che arrivano fino ai bambini attraverso i mass-media.
Il modo migliore di affrontare la realtà della guerra, ‘una terza guerra mondiale a pezzi’ come ripete spesso Papa Francesco, non è quello di nasconderla e di tacere, ma di parlarne, soprattutto a scuola, senza infingimenti, con semplicità, prospettando le strade che possano spezzare la catena della violenza e alimentare, così, la speranza e la volontà di agire.
Bisogna vincere il senso di impotenza e, facendo memoria del passato, sviluppare un rinnovato impegno per costruire la pace, costruendo ponti di solidarietà con le vittime della guerra. Mettendosi insieme i popoli del mondo possono sconfiggere i mostri della follia.
… La guerra non è innata nel codice genetico dell’umanità, perché l’aggressività si può trasformare in modo costruttivo e non distruttivo, arrivando a trascendere i conflitti in modo nonviolento”.
L’AFFILIAZIONE ALL’UNESCO
IL PROGETTO DEL CENTRO INTERNAZIONALE PER LA NONVIOLENZA MAHATMA GANDHI
La manifestazione del 29 maggio segna una nuova tappa nel percorso che ha avuto inizio con la collaborazione del Comune di Monteleone di Puglia (Sindaco Giovanni CAMPESE) col Centro Gandhi di Pisa, dopo la Deliberazione del Consiglio Comunale del 30 ottobre 2015, adottata all’unanimità.
E’ nato il Centro Internazionale per la Nonviolenza Mahatma Gandhi ed è stata redatta la “Carta d’intenti” del progetto UNESCO, sottoscritto da decine di studiosi e centri di ricerca per la pace di tutto il mondo, con il fine prevalente dello studio, della ricerca e dell’educazione alla pace.
Il Centro ha contribuito all’Affiliazione delle scuole del comprensorio all’UNESCO per l’avvio del primo progetto pilota di educazione alla pace.
Le attività del Centro si stanno estendendo a molte scuole.
Hanno già stipulato convenzioni col Centro Gandhi onlus, finalizzate all’educazione alla pace, l’Istituto Superiore Ruggero II di Ariano Irpino (AV) e il XXVII Circolo Didattico di Bari Palese, con i quali si sta progettando il primo corso di aggiornamento per i docenti di ogni ordine e grado rivolto all’educazione alla Pace e che si terrà a Monteleone dal 27 al 30 luglio del 2017, con la guida del saggio Dirigente scolastico Eugenio (Gegè) SCARDACCIONE.
Il Centro mira ad ottenere l’accreditamento presso il MIUR come ente di formazione e il riconoscimento con apposita legge da parte della Regione Puglia.
MARIA MONTESSORI E LA SCOPERTA DEL BAMBINO
IL BAMBINO, MAESTRO DELLA PACE
La manifestazione in programma provoca il richiamo alla pedagogia di MARIA MONTESSORI (1870-1952) e alla sua “scoperta del bambino”.
In APPENDICE, col titolo “IL BAMBINO, MAESTRO DELLA PACE”, vengono riportati passi scelti dall’opera di Maria Montessori Educazione e pace (Garzanti, 1970).
***
APPENDICE
IL BAMBINO, MAESTRO DELLA PACE
MARIA MONTESSORI, Educazione e pace, Milano, Garzanti, 1970
Passi scelti, a cura di Raffaello Saffioti
***
La figura del bambino deve brillare davanti a noi come un simbolo; un simbolo che ci indica non solo la meta, ma l’unica via che ci permetta di raggiungerla.
[…] Ma la vera figura del bambino è stata delineata da Cristo, da un punto di vista nuovo e sorprendente: come la guida dell’adulto verso il Regno dei Cieli; come il modello che l’adulto deve imitare per trasformare se stesso. (“Educate per la pace”, 1937, p. 109)
Bisogna ripetere sempre la stessa verità: il bambino solo può rivelarci i segreti della vita dell’uomo spirituale. E perché si possa accogliere questa rivelazione, occorre che noi adulti non esistiamo, che siamo vuoti, perché in questo vuoto entri il bambino e ci riempia.
Il bambino – embrione spirituale – si rivela a noi, adulti, per orientarci nel labirinto. Il bambino ci porta la luce nelle tenebre che ci circondano.
[…] Che cosa ci ha rivelato il bambino? […] Esso ci dà le prove viventi che l’umanità può cambiare e migliorarsi fin dalle origini. Ma è necessario che il mondo degli adulti si trasformi: dobbiamo unirci, andare verso il bambino, aver fede in lui, costruire un “clima” adatto e trasformare noi stessi.
Il bambino allora ci promette la redenzione dell’umanità e potremmo dire che questa è la verità scientifica rappresentata dal mistico simbolo del Natale. Non bisogna più considerare il bambino come “il figlio dell’uomo”, ma come “il creatore e il padre dell’uomo” il quale ci rivela una vita migliore e ci porta alla luce! Il bambino, padre dell’uomo, il padre capace di creare un’umanità migliore.
(“L’importanza dell’educazione per la realizzazione della pace”, 1937, pp. 131, 132)
Il bambino è, dal punto di vista religioso, l’essere più possente. Senza dubbio esiste una comunicazione tra lui e il Creatore, egli è l’opera più evidente del Creatore. Noi possiamo dire: L’essere più religioso nel mondo umano è il bambino.
Se vogliamo trovare un essere puro, parimenti libero e lontano dall’una e dall’altra delle idee filosofiche o dai partiti politici troveremo questo essere neutrale nel Bambino. E se pensiamo che tutti gli uomini sono diversi per la lingua che parlano, riconosceremo nel Bambino l’essere che non parla nessuna lingua ed è disposto a parlarne una qualunque.
Ecco allora il nucleo a cui dobbiamo rivolgerci quando cerchiamo le vie per la realizzazione della pace. Perché nelle riunioni invocanti la pace non entra trionfante la schiera dei bambini? Se apparissero fra noi schiere di bambini, di questi esseri umani nei quali la pace vive in potenza noi tutti dovremmo riverirli, e inchinarci con ammirazione. Il Bambino apparirebbe tra noi come la figura del Maestro della pace. Dovremmo muovergli incontro per apprendere il Mistero dell’Umanità, per scoprire in lui il mistero di una bontà che esiste nel fondo e che gli atti e la vita smentiscono. Là è l’origine della conoscenza che sommamente ci interessa.
Se il bambino è il maestro dell’amore, pensiamo che in ogni famiglia ci sono bambini e che in ogni famiglia è vivente questo principio d’amore. Quando il bambino appare nella famiglia, la madre diventa più bella, il padre più buono, e se col nascere crea già questo clima d’Amore, egli discopre poi quelle leggi di crescenza che rivelano a chi ben le osservi le radici della grandezza e della personalità umana. Il bambino è dotato di abilità e intelligenza insospettabili. Il suo cuore è sensibile alla giustizia così da esser detto, come fu detto da Emerson, il Messia che ritorna sempre fra gli uomini caduti, per condurli verso il Regno dei Cieli.
Noi siamo convinti che il Bambino può fare molto per noi, più di quello che noi possiamo fare per lui. Noi siamo fermi e fissi all’abitudine, ma il bambino ci solleva dalla terra. L’impressione del Bambino Maestro è stata così forte da farmi sorgere dinanzi la sua figura quale noi la intendiamo. Non il bambino dal piccolo corpo disteso, con le braccia abbandonate nel riposo perché debole: noi vediamo la figura del bambino diritto, con le braccia tese che chiamano l’umanità.
(“Educate per la pace”, 1939, pp. 177-78)
***
Roma, 23 maggio 2017
Raffaello Saffioti
Centro Gandhi – PALMI
raffaello.saffioti@gmail.com
*



Martedì 23 Maggio,2017 Ore: 20:23
 
 
Commenti

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Autore Città Giorno Ora
CENTRO GANDHI ONLUS Pisa 23/5/2017 20.35
Titolo:L'attualità della  Montessori e l'educazione alla pace
Bellissime le citazione finali di Maria Montessori, scelte da Raffaello per documentare lo spirito del progetto Unesco che si è realizzato a Monteleone di Puglia. E' un progetto di pace e di nonviolenza che credo non ha eguali in Italia.
Autore Città Giorno Ora
Antonio D'Agostino Vibo Valentia 29/5/2017 23.14
Titolo:Un'altra tappa importante in questo cammino di pace per la pace nel mondo.
Mi dispiace non essere potuto essere presente in questa giornata così importante. La validità di questo grandioso progetto che segna un'altra tappa importante del suo percorso, è dimostrata dall'attenzione che viene rivolta ad esso e verso il luogo dove tutto ciò è nato: una periferia del nostro Sud, che fa sentire alto il suo grido contro la guerra insieme al proprio canto per la pace. E chi meglio dei bambini potevano essere gli attori principali di questa giornata. Perché solo i bambini, come ci ricorda Raffaello,  potranno salvare questo mondo.

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Educazione alla pace

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