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www.ildialogo.org L’EDUCAZIONE CIVICA NELLE SCUOLE DELLA CITTA’ DI PALMI PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO CULTURALE,di Raffaello Saffioti

LETTERA APERTA A UNA PROFESSORESSA
L’EDUCAZIONE CIVICA NELLE SCUOLE DELLA CITTA’ DI PALMI PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO CULTURALE

di Raffaello Saffioti

I danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività.
Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale,
offendono i diritti delle generazioni future.
La qualità del paesaggio e dell’ambiente non è un lusso, è una necessità,
è il migliore investimento sul nostro futuro.
(Dal risvolto della prima di copertina di:
Salvatore Settis, Paesaggio Costituzione cemento.
La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile, Einaudi, 2010)
 
In questi giorni le scuole, con i loro organi collegiali, sono impegnate nella programmazione dell’attività didattica, mentre nella nostra città è in corso la raccolta di firme della Petizione per la salvaguardia della Villa Comunale “G. Mazzini”.
La coscienza dei cittadini di Palmi è stata scossa dalla costruzione di un’opera che violenta in modo scandaloso la Villa, sottoposta a vincolo di tutela ambientale per le bellezze panoramiche che da essa si godono. La Petizione va letta anche come un grido di allarme, di fronte ad un grave pericolo che minaccia uno dei beni culturali più preziosi della Città.
Le scuole possono restare indifferenti?
La scuola non è un’isola, ma, secondo la legge, è una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica.
Quali rapporti hanno le nostre scuole cittadine con la comunità locale, in generale?
Quali rapporti con la sua storia?
Quali rapporti con il suo patrimonio culturale?
Quali risposte danno le scuole nei loro programmi didattici a queste domande?
In questo inizio di anno scolastico, nelle riunioni degli organi collegiali, convocati per la programmazione didattica, arriva l’eco del movimento civico nato a difesa della Villa Mazzini, bene comune da salvare?
La vicenda della Villa Comunale è un’occasione propizia per riaffermare il compito istituzionale della scuola, che è quello educativo.
Quale occasione migliore per educare al bene comune, all’ambiente, al paesaggio?
Quale occasione migliore per inserire nei programmi didattici lo studio dell’articolo 9 della Costituzione italiana?
Dopo aver pubblicato, mentre era in discussione in Parlamento il disegno di legge di riforma della scuola, un documento col titolo “La scuola buona (e quella cattiva)”, (www.ildialogo.org) continuo a chiedermi quale posto abbia nelle nostre scuole l’educazione civica.
Siamo lontani dai tempi della pubblicazione della Lettera a una professoressa, della Scuola di Barbiana (1967), ma rimangono di attualità i suoi valori portanti, uno dei quali è la Costituzione.
A proposito dell’educazione civica, in essa leggiamo parole che potrebbero urtare la suscettibilità dei professori. Ma non possiamo nasconderci che l’educazione civica rimane trascurata nelle nostre scuole, se non vogliamo dire che è una grande sconosciuta.
Della Lettera a una professoressa sia consentito citare almeno queste parole:
Qualche professore si difende dicendo che la insegna sottintesa dentro le altre materie. Se fosse vero sarebbe troppo bello. Allora se sa questo sistema, che è quello giusto, perché non fa tutte le materie così, in un edificio ben connesso dove tutto si fonde e si ritrova?” (p. 123).
UNA PROPOSTA EDUCATIVA:“Fare dell’anno scolastico 2015-16, l’anno della conoscenza del patrimonio culturale della Città”
Il professore SALVATORE SETTIS, archeologo e storico dell’arte di fama internazionale, ha ricevuto la “cittadinanza onoraria” dalla nostra Città, gode di un’autorità scientifica indiscussa e le sue innumerevoli pubblicazioni sono il migliore ausilio per la elaborazione di un Programma con percorsi didattici per la conoscenza del patrimonio culturale della Città.
Con le opere di Settis le scuole possono anche ideare iniziative da attuare, nei modi loro propri, per la pubblicizzazione dei programmi svolti di educazione ambientale e al bene comune.
Tra le sue varie opere si possono suggerire:
Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile (Einaudi, 2010)
Azione popolare. Cittadini per il bene comune (Einaudi, 2012)
Da ricordare che lo scorso anno il professore Settis ha tenuto nella Villa Mazzini una lectio magistralis, col titolo “Bene comune e diritto alla cultura nella Costituzione Italiana”.
Per concludere, leggiamo nella quarta di copertina del libro citato nell’ epigrafe di questa Lettera:
Il paesaggio è il grande malato d’Italia. Quello che fu il Bel Paese fa scempio di se stesso, è sommerso dal cemento. Che cosa sta succedendo agli italiani, che cosa ci acceca? E’ ancora possibile indignarsi, recuperare memoria storica, riguadagnare spazio all’insegna della Costituzione?”
Palmi, 10 settembre 2015
Raffaello Saffioti
raffaello.saffioti@gmail.com

DI SEGUITO IL TESTO DELL'APPELLO E ALCUNE FOTO DELLA VILLA COMUNALE DI PALMI
 
 
AL SIG. SINDACO DI PALMI
AL SOPRINTENDENTE PER I BENI ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI DELLE PROVINCE DI REGGIO CALABRIA E VIBO VALENTIA
AL SIG. PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI PALMI

 
SALVAGUARDARE LA VILLA COMUNALE “G. MAZZINI” DI PALMI

 
La coscienza dei cittadini di Palmi viene messa a dura prova dalla costruzione nella Villa Comunale “G. Mazzini” di un’opera che in atto, incredibilmente, risulta di autori ignoti, mancando nel cantiere i cartelli previsti dalla legge. E’ un’opera che violenta la Villa in modo scandaloso, violando non solo il Decreto Ministeriale della Pubblica Istruzione del 13 settembre 1927 che la sottopone a vincolo, ma anche molteplici norme di leggi ordinarie, attuative dell’articolo 9 della Costituzione, secondo il quale vengono tutelati “il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
I Cittadini di Palmi sottoscritti, singoli e associati, lanciano un grido di allarme ed una richiesta di intervento urgente delle autorità competenti per bloccare, intanto, i lavori in corso. L’obiettivo principale è la demolizione della costruzione e la rimessa in pristino dell’area interessata.
La richiesta d’intervento, rivolta al Procuratore della Repubblica di Palmi, vale come denuncia per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali dei soggetti coinvolti nell’opera in costruzione (autori ed esecutori).
Palmi, 2 settembre 2015

                                                                                                                 

 

                                                               




Venerdì 11 Settembre,2015 Ore: 10:11
 
 
Commenti

Gli ultimi messaggi sono posti alla fine

Autore Città Giorno Ora
giulia guzzo San Giovanni in Fiore (CS) 11/9/2015 11.35
Titolo:Tuteliamo l'ambiente...
Il patrimonio artistico di un Paese va tutelato,salvaguardato ma soprattutto valorizzato, Certamente non va deturpato cosi' ferocemente come cercano di fare a Palmi.Fa parte integrante dell'economia e della culture di un posto ed è strettamente collegato al presente e  al passato di una collettività.Condivido la lotta che stanno portando avanti il prof. Saffioti e la prof. Rosellina Scarcella.La loro sensibilità verso i beni comuni va premiata con la vittoria della "battaglia" condotta tenacemente.
Autore Città Giorno Ora
Mariella Ratti La Spezia 04/10/2015 10.55
Titolo:
Condivido la vostra lotta, già troppo scempio è stato fatto in Italia delle bellezze naturali e architettoniche. La bellezza di un paesaggio è un bene unico e irripetibile, è cibo per la mente e dolcezza per l'anima. Come non capire? Perché si è così sordi? E perché i cittadini devono lottare per cose così ovvie? Siamo caduti davvero troppo, troppo in basso! Vi sono vicina col cuore e con la mente

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