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www.ildialogo.org Resoconto del Consiglio Comunale del 5 marzo 2010,

GRUPPO CONSILIARE “SANT’ANGELO A SCALA LIBERA”
Resoconto del Consiglio Comunale del 5 marzo 2010

ASSOCIAZIONE POLITICA “SANT’ANGELO A SCALA LIBERA”
 
Sant’Angelo a Scala – si è svolto venerdì scorso il consiglio comunale del comune del Partenio che ha affrontato diversi questioni in programma, tra le quali la modifica dello Statuto comunale per inserire l’articolo di dichiarazione dell’acqua come bene comune pubblico, indisponibile, universale, che, quindi, appartiene a tutti.
L’assemblea consiliare si è occupato in apertura di discussione della conferma delle aliquote Ici e addizionale comunale IRPEF anno 2010. La giunta ha presentato una proposta di riconferma delle aliquote dell’anno precedente: in particolare nella misura dello 0,6% per l’aliquota ICI e dello 0,6% per quanto riguarda l’addizionale comunale IRPEF. Il gruppo consiliare “sant’Angelo a Scala libera”, guidato dal dottor Pasquale Porcile, ha formulato tutto il suo disappunto per la proposta avanzata. Infatti, in questo periodo di crisi drammatica e di perdita di reddito da parte di tante famiglie, ci si sarebbe aspettato una diminuzione delle tasse locali. Invece nulla è stato fatto per alleggerire il peso fiscale che si abbatte sui cittadini santangiolesi. L’organo esecutivo santangiolese non ha ritenuto opportuno liberare risorse in favore dei propri concittadini, e si è limitato a riproporre i dati dell’anno 2009. il gruppo di minoranza (sant’Angelo a Scala libera) ha suggerito di abbassare le aliquote delle tasse locali anche di un solo punto percentuale e recuperare questo minore gettito fiscale con una più seria, precisa, puntuale, generale, incisiva azione di monitoraggio e accertamento tributario nel comune. Perché tanti sono i furbi che dimenticano volontariamente di pagare le tasse. Il fenomeno si ripete puntualmente per la riscossione della TARSU e degli oneri di urbanizzazione e costruzione. “Certo è necessario che tutti paghino per pagare meno!” .
I consiglieri d’ opposizione hanno annunciato una prossima iniziativa futura che si concretizzerà con una proposta complessiva di recupero dei tributi locali sofferenti.
L’assemblea consiliare con i voti contrari del gruppo di opposizione ha deliberato la conferma delle aliquote dell’anno 2009 e successivamente ha provveduto a deliberare sugli altri punti all’ordine del giorno.
Per quanto riguarda :
-         la gestione associata funzioni e servizi in cooperazione tra la Comunità Montana del Partenio-Vallo Lauro-Baianese e i comuni di Pietrastornina, Santa Paolina, Sant’Angelo a Scala, Taurano, Torrioni, il consiglio all’unanimità ha confermato la volontà di andare avanti con il progetto anche se il finanziamento è passato dai 150 mila euro iniziali agli attuali 100 mila;
-         il regolamento comunale per l’affidamento di incarichi di collaborazione, studio, ricerca e consulenza: il parlamentino santangiolese era chiamato a fissare i criteri generali ai quali la giunta doveva attenersi per l’emanazione di uno specifico regolamento per l’affidamento delle collaborazioni e consulenze esterne. Una questione strategica per il buon funzionamento della macchina amministrativa comunale. Si fa chiarezza finalmente sul quel fenomeno oscuro delle consulenze e incarichi esterni. Si stabilisce espressamente: che l’oggetto della prestazione deve corrispondere alla competenze attribuite dall’ordinamento all’amministrazione conferente e ad obiettivi determinati; che l’amministrazione procedente deve accertare preliminarmente l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; che la prestazione deve essere di natura temporanea ed altamente qualificata (di particolare e comprovata specializzazione universitaria); che siano determinati preventivamente la durata, il luogo, l’oggetto ed il compenso della collaborazione; che l’amministrazione deve rendere pubbliche le procedure comparative per i conferimento degli incarichi. In ogni caso sono esclusi dall’applicazione della normativa in questione gli incarichi professionali conferiti per il patrocinio e la rappresentanza in giudizio dell’amministrazione; gli incarichi conferiti ai componenti degli organi di controllo interno e del nucleo di valutazione; gli incarichi disciplinati peculiarmente dal d.lgvo. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture”; le prestazioni meramente occasionali che si esauriscono in una prestazione episodica che il collaboratore svolga in maniera saltuaria e che comportino una spesa paragonabile ad un rimborso spese. Sulla questione il gruppo di opposizione ha confermato la propria volontà di sostanziare la delibera con un voto favorevole e ha esemplificato alcune applicazione pratiche del preparando regolamento: la possibilità di richiedere la collaborazione a professionalità esterne alla ordinaria dotazione organica che permetta di intensificare il lavoro di recupero dei tributi locali evasi che rischiano di andare prescritti e far scattare conseguentemente una azione di responsabilità della Corte dei Conti Sez. regionale della Campania.
-         Indirizzi programmatici per la redazione del piano urbanistico comunale, protocollo d’intesa con la provincia ed altri comune limitrofi. Gli esponenti del gruppo S. Angelo a Scala libera pur dichiarandosi favorevoli al protocollo d’intesa hanno rimarcato con forza che nonostante il piano regolatore generale sia stato licenziato dal Consiglio comunale nel lontano 2004 ad oggi ancora non se ne avuta l’approvazione definitiva ed allora, forse, la strada più giusta era quella di abbandonare l’elaborazione del PRG e dedicarsi al PUC (come peraltro fece subito il comune di Avellino). Ora ci troviamo con un PRG comunale che sta completando il suo iter e siamo chiamati già ad incaricare altri tecnici con dispendio di denaro pubblico e perdita di tempo prezioso per cittadini, imprese e ditte locali. Su iniziativa dei consiglieri di opposizione tra i criteri generali e programmatici è stata la prevista la possibilità di recuperare tutto il materiale di studio, ricerca e analisi già realizzato per l’elaborazione del piano regolatore generale e,al fine di valorizzare le risorse professionali ed esperienze locali, la possibilità di attribuire una preferenza a quei professionisti che abbiano una conoscenza peculiare e specifica del territorio. Inoltre tra i criteri si stabilito di riservare la progettazione a gruppi di professionisti abilitati, che in termini percentuale non inferiore al 50%, si costituito da soggetti inferiore ai 35 anni.
-         Integrazione dello Statuto comunale: riconoscimento del diritto umano all’acqua. Il gruppo consiliare “sant’Angelo a scla libera” ha promosso e voluto che il comune di Sant’Angelo a Scala sin dalla fine del 2006 si schierasse accanto al comitato provinciale per l’acqua pubblica con vari atti ufficiali. Infatti è stato approvato con delibera di consiglio n. 59 del 30-11-2006 “l’appello per l’acqua pubblica nel Sannio e nell’Irpinia” e successivamente con delibera di consiglio nr. 6 del 29-1-2007 si è sancito tra le altre enunciazioni che “…il servizio idrico integrato è un servizio pubblico privo di rilevanza economica, sottratto alle leggi del mercato e della concorrenza e finalizzato ad obiettivi di carattere sociale e ambientale; ….il servizio idrico integrato deve essere gestito esclusivamente attraverso enti di diritto pubblico…”. In contemporanea sono state raccolte le firme per la legge di iniziativa popolare per l’acqua pubblica che giace ancora nelle scrivanie del parlamento italiano. Successivamente con delibera di consiglio comunale n. 25 del 27 novembre 2009 è stata nominata una commissione consiliare di modifica/integrarazione dello statuto comunale che ha relazionato e proposto al consiglio la votazione sul seguente articolo 5 bis “Riconoscimento del diritto umano all’acqua” :
1.       Il Comune riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico.
2.      Il Comune conferma il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal suolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà.
3.      Il Comune riconosce che la gestione del servizi idrico integrato è un servizio pubblico locale da confidarsi privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’acceso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini.
4.      La gestione del servizio idrico integrato locale è affidata prioritariamente a soggetti giuridici con partecipazione maggioritaria pubblica ovvero secondo i dettami degli articoli 31 e 114 del D.lgs. n. 267/2000, coerentemente e compatibilmente con la normativa vigente in materia.
Il civico consesso si è unanimemente espresso per l’approvazione dell’integrazione dello statuto, riconoscendo che la commissione aveva celermente e pienamente adempiuto l’incarico che era stato ad essa affidato nel novembre scorso. Quindi dopo circa due anni e mezzo la dichiarazione dell’acqua quale bene pubblico, universale e sottratto alla mercè della logica del mercato, dello sfruttamento capitalistico e delle multinazionali cannibali pronte all’affare del secolo per assicurarsi il nostro “oro blu”.
 
Sant’Angelo a Scala, 9 marzo ’10
 
I consiglieri
Giuseppe Festa
Pasquale Porcile
Massimo Zaccaria
Sergio Zaccaria

 

 

 



Mercoledì 10 Marzo,2010 Ore: 13:56
 
 
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O Ruofolo - Periodico della Comunita' di fede di Sant'Angelo a Scala (Av)

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