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www.ildialogo.org INGHILTERRA: LA CHIESA CERCA ALLEATI PER LA CROCIATA CONTRO IL MATRIMONIO OMOSESSUALE,da Adista Notizie n. 18 del 12/05/2012

INGHILTERRA: LA CHIESA CERCA ALLEATI PER LA CROCIATA CONTRO IL MATRIMONIO OMOSESSUALE

da Adista Notizie n. 18 del 12/05/2012

36676. LEEDS-ADISTA.  Una task force contro i matrimoni gay e contro il progetto del governo britannico di estendere lo status matrimoniale alle unioni omosessuali – riconosciute dallo Stato dal 2005 – è ciò che il nunzio apostolico vaticano in Gran Bretagna, mons. Antonio Mennini, ha in mente di creare insieme ai rappresentanti di altre confessioni religiose e delle altre Chiese cristiane per fare pressione sul governo. In un discorso tenuto ai vescovi di Inghilterra e Galles, riuniti in assemblea plenaria a Leeds dal 23 al 26 aprile scorsi, Mennini è intervenuto sul tema, dopo una serie di interventi di alto livello di alcuni leader ebrei e musulmani  che avevano reagito al lancio, da parte del ministro per le pari opportunità Lynne Featherstone, di una consultazione a livello nazionale sul matrimonio omosessuale (v. Adista n. 10/12). Il Muslim Council of Britain aveva definito infatti il progetto «non necessario e inutile», mentre in Scozia, il Consiglio degli Imam di Glasgow ha approvato una risoluzione congiunta in cui descrive il matrimonio omosessuale come un «attacco» alla fede e ai valori islamici. Stesso dibattito all’interno della comunità ebraica, maggiormente divisa sul tema: se le sinagoghe liberali e riformiste hanno dato il loro appoggio al progetto della Featherstone, i rabbini delle principali sinagoghe unite si sono fortemente opposti.

Mennini ha avvertito i vescovi del fatto che si sarebbero trovati di fronte ad una «campagna lunga e probabilmente difficile»; forse, ha aggiunto, «dovremmo chiedere e cercare un maggiore supporto tra le altre confessioni cristiane  e anche tra persone di altre fedi»; «mi sembra che riguardo all’istituzione del matrimonio e alla santità della vita umana, abbiamo molto in comune con la posizione della comunità ebraica, con il rabbino capo e molti dei più significativi rappresentanti dell’Islam».

Mennini non è rimasto isolato nel suo appello. Anche mons. Peter Smith, arcivescovo di Southwark, la seconda personalità più influente della gerarchia cattolica, pur negando che vi siano già stati contatti formali con la comunità ebraica, ha definito «pericolosi» i progetti del governo, portati avanti senza un’opportuna consultazione, e ha affermato: «Lavoreremo con chiunque concordi con noi sul fatto che ridefinire il matrimonio non sia un fatto positivo per la società e che condurrà ad una sempre maggiore confusione». Smith ha anche citato espressamente la Chiesa d’Inghilterra, che su questo tema «è sulla nostra stessa linea».

Nel frattempo è sorto il problema delle scuole cattoliche che incoraggiano la sottoscrizione di una petizione contro il matrimonio gay e che sono state accusate di infrangere le regole. Il Catholic Education Service (Ces), infatti, ha scritto a circa 400 scuole secondarie inglesi per sollecitare il supporto a una petizione promossa dalla Coalition for Marriage, campagna che ha registrato finora quasi 50mila firme contro l’introduzione del matrimonio gay. Il Dipartimento per l’Educazione dovrà ora prendere in esame le denunce, partite dal sito PinkNews.co.uk, di violazione dell’imparzialità richiesta alle istituzioni scolastiche secondo l’Education Act del 1966, che vieta l’indottrinamento politico nelle scuole. «Le scuole – ha detto il portavoce – hanno la responsabilità giuridica di garantire che i minori siano isolati dall’attività e dalle campagne politiche in Se le scuole confessionali, a ragione, hanno il diritto di dire la loro sulle relazioni sessuali e il matrimonio nel contesto della loro religione, ciò non deve estendersi alle campagne politiche». Ma il Ces, che rappresenta i vescovi cattolici, ha negato qualsiasi addebito in tal senso. Tanto la lettera quanto la petizione online sarebbero, infatti, affermazioni positive del matrimonio. «Le scuole statali cattoliche hanno sempre avuto l’autorizzazione per legge a insegnare materie relative alla sessualità e all’educazione alle relazioni, tra cui l’importanza del matrimonio, conformemente all’insegnamento della Chiesa cattolica». (ludovica eugenio)

Articolo tratto da
ADISTA
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Marted́ 08 Maggio,2012 Ore: 18:27
 
 
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Cristianesimo ed omosessualita'

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