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www.ildialogo.org Bocciata per la seconda volta, dalla Camera dei Deputati, la legge sull’omofobia,di Agenzia NEV del 27/07/2011

Diritti.
Bocciata per la seconda volta, dalla Camera dei Deputati, la legge sull’omofobia

di Agenzia NEV del 27/07/2011

Rainelli: “Una speranza dalle chiese protestanti, che hanno una posizione chiara sull’omofobia”


Roma (NEV), 27 luglio 2011 – “Il Parlamento italiano ha bocciato il progetto di legge contro l’omofobia. Eppure siamo in Europa, facciamo parte del consesso dei paesi più industrializzati del mondo, i nostri politici ci dicono che parlano da pari a pari con i rappresentanti dei governi degli USA, della Germania, della Francia e via discorrendo, ma quando si tratta di difesa dei diritti di minoranze, forse scomode, ma sempre fatte di cittadini e cittadine italiani che pagano le tasse e rispettano le leggi, insomma di gente normale, rientriamo subito nel novero dei paesi più arretrati”, ha dichiarato Giorgio Rainelli della Rete evangelica fede e omosessualità (REFO) all’agenzia stampa NEV. Con 293 sì, 250 no e 21 astenuti la Camera dei Deputati ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità (presentate da Lega, Pdl, e Udc e che ha visto la votazione favorevole anche dei cosiddetti ex Responsabili) che, per la seconda volta, hanno bloccato la norma che puntava a introdurre l’aggravante di omofobia nei reati penali. Il voto è avvenuto a due anni dalla prima bocciatura e dopo che lo scorso maggio la Commissione giustizia aveva fermato due tentativi di mediazione”. Il Parlamento – ha affermato Rainelli - bocciando il progetto di legge contro l’omofobia per eccezioni di costituzionalità ha ribadito che ci sono cittadini meno uguali di altri e che hanno meno ‘dignità sociale’, o che partecipano meno all’organizzazione politica e sociale del Paese. Una speranza – conclude Rainelli – ci viene dalle chiese protestanti storiche italiane che hanno preso una posizione chiara e forte sull’omofobia condannandola senza mezzi termini. Una posizione profetica che aiuta a pensare e sperare in una società diversa, dove i diversi non siano più tali e dove si possa condividere la propria vita senza dover essere costantemente in una posizione di difesa”.



Giovedì 28 Luglio,2011 Ore: 17:45
 
 
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