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www.ildialogo.org SPAGNA: MOLTE CRITICHE MA NESSUNA CENSURA PER IL CARDINALE CHE OFFENDE DONNE E GAY,da Adista Notizie n. 15 del 21/04/2012

SPAGNA: MOLTE CRITICHE MA NESSUNA CENSURA PER IL CARDINALE CHE OFFENDE DONNE E GAY

da Adista Notizie n. 15 del 21/04/2012

36645. madrid-adista. L’intenzione di alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione della Radio Televisione spagnola (Rtve) era di dibattere e decidere, nella seduta dell’11 aprile, una  qualche azione di denuncia, all’indirizzo della Conferenza episcopale del Paese, per le parole contro gli omosessuali e le donne che ricorrono all’aborto pronunciate durante la messa del venerdì santo, in diretta televisiva, dal vescovo di Alcalá, mons. Juan Antonio Reig Pla. Il Consiglio però ha partorito solo una lettera inviata al presidente dei vescovi, il cardinale di Madrid, Antonio María Rouco Varela, dove si raccomanda prudenza nei programmi cattolici che vengono mandati in onda, nel rispetto dei principi che l’azienda è obbligata ad osservare in quanto servizio pubblico. E porta le firme di solo cinque consiglieri (rappresentanti del partito socialista, Psoe, di Izquierda Unida, Esquerra Republicana de Catalunya e Union General de Trabajadores) su nove. Gli altri quattro – tre del Partido Popular e uno di Convergencia i Unió – hanno abbandonato la seduta con la scusa che l’argomento non era all’ordine del giorno, facendo così mancare il quorum (fissato a sette voti) sia per dibattere la questione, sia per una risoluzione che si sperava targare Rtve.

Il vescovo di Alacalá è accusato di non aver rispettato «la Costituzione e i valori di uguaglianza», ha sintetizzato Santos Ruesga della Ugt; ha misconosciuto principi di base «come l’art. 14 della Costituzione che parla di uguaglianza fra uomini e donne, di rispetto e dignità delle persone e soprattutto di non discriminazione per motivi di razza e di orientamento sessuale», ha osservato Trinidad Jiménez della Politica sociale del Psoe.

Ma cosa ha detto nel suo sermone mons. Reig Pla? Ha apostrofato i gay dicendo: «Vorrei dire una parola a quelle persone che oggi, trasportate da tante ideologie, finiscono per non orientare bene la sessualità umana, pensano che già da bambini si senta attrazione per persone dello stesso sesso. A volte per provarlo si corrompono e si prostituiscono. O vanno in club di uomini. Vi assicuro che si trovano all’inferno». E, affrontando il tema dell’aborto, ha affermato: «Una ragazzetta, o una donna, che è incinta e che per qualche motivo è molto preoccupata» «è sedotta e tentata» dall’aborto e «quando va ad abortire ne esce distrutta, perché ha distrutto una vita innocente e ha distrutto se stessa». Espressioni, secondo il commento più diffuso, che offendono i valori costituzionali. La Federazione nazionale lgbt ha anche lamentato che con questo tipo di interventi «si innescano e si fomentano l’omofobia e il maschilismo: sono parole che incitano al disprezzo e all’odio verso le persone omosessuali». E a Pasqua, davanti alla cattedrale di La Almudena a Madrid, mezz’ora prima della messa, si sono dati appuntamento per la besada santa, un lungo bacio fra coppie gay, lesbiche, transessuali ed eterosessuali.

Ha preso le distanze da mons. Reig Pla il vescovo di Barcellona, il card. Luis Martínez Sistach. Intervistato da Catalunya Informació, l’8 aprile ha chiesto «rispetto» per gli omosessuali: «Sono persone come le altre e meritano tutta la dignità». Altro sono le azioni, che «secondo la nostra fede possono essere buone o no». Ma la Chiesa cattolica deve aprirsi «a tutte le persone con sentimento religioso», e questo va «al di là delle ideologie», perché solo Dio è «la grande questione». (eletta cucuzza)

Articolo tratto da
ADISTA
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Marted́ 17 Aprile,2012 Ore: 16:37
 
 
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Cristianesimo ed omosessualita'

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