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www.ildialogo.org AUSTRIA: IL CARD. SCHÖNBORN REINTEGRA IL CONSIGLIERE PARROCCHIALE GAY “LICENZIATO”,da Adista Notizie n. 14 del 14/04/2012

AUSTRIA: IL CARD. SCHÖNBORN REINTEGRA IL CONSIGLIERE PARROCCHIALE GAY “LICENZIATO”

da Adista Notizie n. 14 del 14/04/2012

36623. VIENNA-ADISTA. Florian Stangl ha 26 anni, è laico ed è stato eletto con 96 voti su 142 all’interno del consiglio parrocchiale di una chiesa di Stützenhofen, cittadina della regione austriaca del Weinviertel, a nord di Vienna. Ma il parroco, p. Gerhard Swierzek, non ha gradito la sua nomina e l’ha rifiutata, chiedendo al giovane di rassegnare le proprie dimissioni. Il motivo: Florian vive una relazione omosessuale di pubblico dominio (la coppia ha registrato ufficialmente la sua unione). Il card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna e presidente dei vescovi austriaci, al quale Florian si è rivolto, però, non ha condiviso la posizione del parroco e lo ha riconfermato nel suo incarico.

Schönborn, secondo quanto riportato dal quotidiano austriaco Die Presse, contattato dalla coppia, l’ha invitata a cena, affrontando la questione. La sua decisione, che è stata resa pubblica il 30 marzo scorso, è stata netta: Stangl va reintegrato nella sua posizione. Lo ha affermato in un comunicato stampa dai toni affettuosi, in cui ha espresso «grande stima» per la piccola comunità di Stützenhofen, caratterizzata da «una vitale partecipazione alla vita della Chiesa» anche nelle giovani generazioni. In tale contesto, l’elezione di Florian Stangl «non è in discussione», ha confermato. «Ho avuto un colloquio personale con il signor Stangl e sono rimasto profondamente colpito dal suo atteggiamento di fede, dalla sua umiltà e dal modo in cui vive il suo impegno al servizio. Posso quindi capire perché gli abitanti hanno votato in modo così netto a favore della sua partecipazione nel consiglio parrocchiale». Schönborn ha quindi comunicato che il consiglio episcopale ha riconfermato «all’unanimità» Stangl nel suo incarico.

Che però questa posizione lo abbia in qualche modo messo in imbarazzo è evidente dalla decisione – citata in coda al comunicato – di rivedere le norme di accesso al consiglio parrocchiale. Non solo: nel corso dell’omelia della messa crismale, lunedì 2 aprile, pur senza fare riferimenti espliciti alla questione specifica, ha parlato di coloro che «sempre più spesso convivono con partner dello stesso sesso», affermando che «non si tratta tanto di diritto canonico e della sua presunta ristrettezza, ma dell’ordine della creazione e della sua interpretazione vincolante da parte di Gesù stesso», per vivere il quale «occorre richiamare sempre la norma» anche se questo non basta. Ciò che occorre, in realtà, è quindi «imparare a conoscere meglio Gesù e crescere nella sua amicizia».

Nell’arcidiocesi di Vienna i candidati ai consigli parrocchiali devono firmare una dichiarazione di conformità ai requisiti previsti dall’incarico, tra cui la piena aderenza alla fede e alla disciplina della Chiesa. A Stützenhofen, però, queste dichiarazioni non sono state firmate. «Mi sento impegnato nei confronti degli insegnamenti della Chiesa – ha detto Stangl da parte sua in un’intervista al quotidiano viennese Die Presse (23/3) – ma la richiesta di vivere in modo casto mi sembra irrealistica. Quante sono le persone che vivono in modo casto?».

Nel frattempo, il parroco Swierzek, ha cominciato a ricevere minacce di morte; ignoti hanno gettato benzina su una finestra della rettoria, mentre il quotidiano locale Bezirksblätter ha diffuso la notizia – smentita dallo stesso parroco, che ha addirittura minacciato di intentare una causa contro di esso – che questi si fosse allontanato dalla comunità per fare una vacanza. (ludovica eugenio)

Articolo tratto da
ADISTA
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Martedì 10 Aprile,2012 Ore: 16:36
 
 
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Cristianesimo ed omosessualita'

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