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www.ildialogo.org La Festa del Bacio a Modena,di Beppe Manni

La Festa del Bacio a Modena

di Beppe Manni

Il buon Giovanardi, onorevole, si è scandalizzato per un bacio tra due donne. LO ha volgarmente paragonato a chi orina in una piazza. Come lui stesso ha detto offende quello che ritiene il senso comune, il buon senso. Per lui è certamente sconveniente anche il bacio in pubblico tra due eterosessuali.

Ma il mondo è cambiato alla velocità della luce.

Agli uomini dell’età del nostro deputato maschio e cattolico, in cui i figli non hanno mai visto i loro genitori non dico baciarsi ma nemmeno scambiarsi una carezza e ci si andava a confessare per un bacio rubato alla fidanzata nel buio di un sottoscala, creano certamente imbarazzo i baci in pubblico tra innamorati eterosessuali, e sconvolgono i baci tra gay, (anche se sono donne che in genere agli uomini non sembrano dispiacere).

C’è il bacio di saluto, il bacio di affetto, il bacio sensuale e quello erotico. Ma tutti hanno una loro dignità, quando non sono baci mafiosi o di tradimento come quello famoso di Giuda. O baci di stupidi esibizionisti.

Paolo raccomandava ai fedeli delle sue comunità cristiane di salutarsi con il bacio della fraternità e ne è rimasta traccia nell’abbraccio di pace all’interno della messa.

E allora anche ‘gli uomini di una volta’, anche se loro non ‘se la sentono’, lascino che la gente si baci in pubblico, nelle piazze e sulle panchine e nei modi che credono, che del gran male non mi sembra ne facciano.

E ben venga il ritrovo del bacio, in Piazza Matteotti a Modena organizzato per domenica 19 febbraio.

Anzi.

Dopo il Festival della Filosofia si potrebbe proporre la terza domenica di febbraio di ogni anno a Modena, giusto vicino a San Valentino, il “Festival del bacio” in tutte le forme che l’amore riesce ad inventare accompagnato, da abbracci e (per ora)anche da qualche moderata carezza; in piazza Matteotti davanti ad una gigantografia del famoso quadro romantico di Francesco Hayez. Sarebbe una grande festa della comunicazione, dell’amicizia e della riconciliazione tra i due sessi e non solo. Il simbolo del dialogo e dello scambio gratuito di una cosa che è solo nostra e non costa niente: l’affetto e l’amore.

Per una volta tanto nel grande gioco dell’amore lasciamo da parte ‘Dire, Fare, Lettera e Testamento e scegliamo Baciare.

Beppe Manni (Pubblicato sulla Gazzetta il 18 febbraio 2012)

(A proposito dell’iniziativa del “Bacio Collettivo” organizzato in piazza Matteotti a Modena, il settimanale diocesano Nostro Tempo del 26 febraio, fa una serie di considerazioni. La prima parte anche condivisibile, sottolinea l’importanza e il significato del bacio come espressione di affetto e amore che non va “spettacolarizzato.

Ciò che invece è quantomeno discutibile è la seconda parte dell’articoletto a pag. 3.

Primo - non si trova nemmeno un accenno al motivo per cui c’è stata questa manifestazione pubblica. Giovanardi, sedicente cattolico, ha paragonato il bacio tra due donne alla squallida visione di uno che piscia in una piazza pubblica. Forse si tace la provocazione dell’onorevole perché è un “buon” cattolico?

Secondo - riemerge dalle parole dell’articolista quel particolare giudizio sulla sessualità in generale e sull’omosessualità in particolare, che sembra non tener conto della nuova sensibilità nei confronti dei rapporti gay. L’omosessualità viene chiamato ancora una volta una tendenza innaturale, una prova e una tentazione, da accogliere dalla chiesa con rispetto e compassione e da vivere dai “peccatori” con forza e decisione.

Ci dispiace che il settimanale diocesano che da diversi anni si è dimostrato attento alle problematiche cittadine e religiose accogliendo opinioni e informazioni diverse, quando affronta le tematiche dell’inizio e fine vita, dell’omosessualità e del divorzio, dimostra per bocca di alcuni moralisti una durezza e una mancanza di sensibilità veramente inquietante. Questo giudizio pesa specialmente su coloro che ritenendosi ancora credenti si sentono pesantemente giudicati e vedono nella chiesa non una madre affettuosa ma una matrigna crudele.

Dopo il giudizio sulla scelta politica dei cattolici. Dopo il diktat sugli anticoncezionali. Oggi il severo giudizio sui divorziati e sugli omosessuali, allontana un’altra fetta di cattolici dalle comunità cristiane.



Luned́ 27 Febbraio,2012 Ore: 16:06
 
 
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Cristianesimo ed omosessualita'

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