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www.ildialogo.org Benedizioni coppie gay. Reazioni alla decisione del Sinodo metodista e valdese,di Agenzia NEV del 1 settembre 2010

Benedizioni coppie gay. Reazioni alla decisione del Sinodo metodista e valdese

di Agenzia NEV del 1 settembre 2010

Parole dure del senatore Malan; addolorato il vescovo Debernardi; preoccupazione dell'AEI


Roma (NEV), 1 settembre 2010 - L'ordine del giorno sulle benedizioni delle coppie dello stesso sesso approvato dal Sinodo delle chiese metodiste e valdesi tenutosi dal 22 al 27 agosto a Torre Pellice (TO) è stato accolto favorevolmente dal mondo dell'associazionismo gay e laico. Tuttavia non sono mancate anche le reazioni negative.
Il senatore Lucio Malan (Pdl) - che alla vigilia del Sinodo, insieme ad altri firmatari, aveva pubblicato sul settimanale "Riforma" un Appello rivolto ai delegati del Sinodo perché non prendessero alcuna decisione in merito -, venerdì 28 agosto all'agenzia stampa ASCA ha dichiarato: "Una decisione fortemente discutibile nel contenuto, ma certamente demenziale nella struttura dell'atto". Per Malan, valdese di Luserna San Giovanni (TO), si è così giunti a una situazione "paradossale": "Diamo il via libera alle benedizioni delle coppie gay, ma sulla famiglia resta in vigore un documento del 1971 totalmente rigoroso sulla visione di essa come formata da uomo e donna e fondata, ordinariamente, sulla procreazione". Insomma, conclude, ''un colpo di mano rozzo, imposto ai membri del Sinodo con fretta irragionevole, senza risolvere le pesantissime contraddizioni tra ciò che si è approvato e ciò che è ancora vigente. Non si vede infatti su quale base si potrebbe ora rifiutare la benedizione della chiesa a unioni poligamiche, incestuose o adulterine". Per Malan si tratta semplicemente di una "trovata nel tentativo di aumentare il bottino dell'8 per mille".
Si è detto "profondamente addolorato" per le conclusioni a cui è giunto il Sinodo il vescovo della diocesi di Pinerolo, mons. Piergiorgio Debernardi, che, come tutti gli anni, aveva seguito con interesse i lavori sinodali. In un comunicato stampa del 28 agosto ha dichiarato: "L’orizzonte attuale, così confuso, ci spinge a ribadire, con forza e senza compromessi né cedimenti, valori etici irrinunciabili". E, citando il Catechismo della chiesa cattolica, precisa: "Anche alla chiesa cattolica sta a cuore l’accoglienza attenta e premurosa delle persone omosessuali, che non scelgono la loro condizione omosessuale. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione".
Riconoscendo che l'omosessualità è "argomento di dibattito e di divisione in tutto il mondo cristiano", l’Alleanza evangelica iItaliana (AEI), in un comunicato stampa diramato il 31 agosto, ha espresso la più viva preoccupazione per la decisione del Sinodo. L'AEI, le cui posizioni in questa materia sono ampiamente note, ritiene che "si tratta di uno smarrimento teologico prima ancora che etico, dove una discutibile ginnastica ermeneutica ha notevolmente impoverito la fedeltà all’evangelo". Per l'AEI "nessuno, neanche un sinodo o un’autorità ecclesiastica, è autorizzato a benedire ciò che Dio non benedice. Se lo fa, dice una menzogna e si carica di una grave responsabilità".


Venerd́ 03 Settembre,2010 Ore: 14:44
 
 
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Cristianesimo ed omosessualita'

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