- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (258) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Perchè la Pasqua sia davvero un giorno speciale,di Gianni Geraci

Perchè la Pasqua sia davvero un giorno speciale

di Gianni Geraci

Uno dei tanti doni che il Signore di ha fatto in questi trent'anni é stata la fortuna di ritrovarci come parroco don Davide Caldirola e di ricevere i bellissimi testi che manda alla comunità. E in occasione di questa Pasqua abbiamo pensato di copiare dai testi che abbiamo ricevuto, un brano che ci  è sembrato particolarmente bello anche perchè, conoscendo la parrocchia di San Gabriele, siamo sicuri che racconta un episodio che è capitato davvero.
Buona Pasqua a tutti.
Gianni Geraci a nome del Guado
Ho fatto Pasqua con l’uomo coi baffi.
Arriva una sera in fondo alla chiesa e aspetta.
Non è un tipo che ha fretta. Ci sono le volte in cui lo sorprendo a pregare da solo, con calma, nella sua lingua misteriosa e lontana, come se il tempo non contasse nulla.
Stasera è lì che mi attende, mi scruta mentre mi attardo a chiacchierare con la gente e a sistemare le pagine del lezionario. Quattro passi e sono da lui, ci salutiamo, ci scambiamo due battute, ci sediamo su una panca. Tira fuori dalla tasca una busta. Non c’è mittente, non c’è indirizzo. Ho capito che è per me.
«Ho pensato che potevano servire a qualcuno - mi dice. - Finalmente ho trovato un lavoro, e ho cominciato a guadagnare qualcosa. Nel quartiere ci sono tante persone che hanno bisogno. Questi sono per loro».
Non faccio nemmeno in tempo a riavermi dalla sorpresa che lui è già sparito; lo vedo genuflettersi e uscire di chiesa con passo tranquillo, un’ombra scura che si perde nella sera.
Apro la busta. Ci sono dei soldi. Tanti soldi. Troppi per uno che fatica a campare, tra l’affitto da pagare e le spese per mantenersi.
Sono «per chi ha bisogno», mi ha detto, e mi verrebbe voglia di corrergli dietro e di darli a lui. È lui il povero, il bisognoso, quello che è costretto a vivere di poco o di nulla, a fare acrobazie per tirare la fine del mese. Faccio per alzarmi dalla panca ed inseguirlo, poi lascio perdere, perché ho capito.
L’uomo coi baffi è dalla razza di chi non fa calcoli, come Maria di Betania quando versa il profumo sui piedi di Cristo, come Gesù stesso che sulla croce regala la propria vita per amore, senza aspettarsi nulla in cambio.
L’uomo coi baffi mi ha regalato l’anticipo della Pasqua, una festa pensata per chi non è abituato a trattenere ma impara ogni giorno a perdersi con fiducia, per amore.


Domenica 04 Aprile,2010 Ore: 17:01
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Cristianesimo ed omosessualita'

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info