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www.ildialogo.org A FIRENZE, sabato 10/3 ORE 15: MANIFESTAZIONE CONTRO IL RAZZISMO,a cura di Giuliano Ciampolini

A FIRENZE, sabato 10/3 ORE 15: MANIFESTAZIONE CONTRO IL RAZZISMO

a cura di Giuliano Ciampolini

L'appello dei senegalesi
La manifestazione si svolgerà a Firenze
Sabato 10 marzo
a partire dalle ore 14,30 in Piazza Santa Maria Novella.
partenza del corteo alle ORE 15.
Vi preghiamo di inviare le vostre adesioni all’email: asfc0163@gmail.com

Le associazioni dei senegalesi in Toscana convocano per sabato 10 marzo 2018, una manifestazione nazionale a Firenze, per ricordare il proprio concittadino, amico e fratello Idy Diene, ucciso barbaramente lunedì 5 marzo sul Ponte Vespucci, Firenze per ragioni ancora sconosciute. L’occasione vuole essere un ricordo doloroso di una persona cara ma anche una affermazione collettiva del rifiuto dell’incitamento all’odio nei confronti dei migranti e rifugiati che ha caratterizzato in modo marcato il dibattito pubblico nell’ultimo anno. È indubbio che questo delitto è avvenuto in un clima carico di odio e tensione da mesi durante i quali le persone immigrate e rifugiate sono state additate di ogni male.

Mentre aspettiamo fiduciosi le conclusioni del lavoro della magistratura sull’omicidio del fratello ed amico Idy Diene, invitiamo tutta la cittadinanza di Firenze, le istituzioni cittadine e della Toscana tutta, le organizzazioni della società civile, i sindacati, le organizzazioni religiose ad unirsi a noi Sabato 10 marzo 2018, per ricordare il nostro fratello e amico Idy Diene, ultima vittima di una follia omicida. Vi invitiamo a marciare pacificamente con noi e riaffermare che siamo uniti nel dire basta ad una violenza omicida che, non solo getta famiglie nella sofferenze, disperazione e paura, ma mina anche la coesione nelle nostre città.
Storia
Questo è Idy Diene, l'uomo al quale è stata strappata la vita il giorno 5 marzo a Firenze, senza motivo, solo per colmare la follia di un uomo. Ingiustamente.
Gli hanno sparato solo perchè si trovava nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Il suo assassino voleva suicidarsi ma non ne ha avuto il coraggio, così per essere arrestato ha sparato al primo che aveva davanti. Sembra la storia di un film, ma succedeva veramente quella mattina nella nostra città. E succedeva lasciando a terra un uomo innocente. Forse perchè la sua vita pareva valer meno delle altre, forse perchè la follia di quell'uomo è esplosa in quel momento, forse perchè cerchiamo una motivazione quando in realtà qualsiasi tragedia non ne ha.
Idy era a Firenze da circa 20 anni, lavorava duramente con il sole o sotto la pioggia, ma sempre con il sorriso, la gentilezza che lo contraddistingueva e noi come tanti altri lo conoscevamo ormai bene. Non mancava mai di un saluto garbato, una stretta di mano e qualche battuta per alleggerire quello zaino pesante che si portava dietro. Per quanto se ne sia scritto e detto era nel nostro Paese regolarmente, pagava ciò che gli era richiesto per la sua piccola attività di ambulante e a fine serata tornava con il suo gruzzoletto a Pontedera.
Molti di voi l'hanno ricordato anche su questi social network, ma sopratutto negozianti che si prendevano un pò cura di lui e lo facevano sentire a casa con un pasto caldo a pochi euro, una chiacchierata o qualche spicciolo per quei calzini che collezionavamo negli armadi non perchè ne avessimo bisogno, ma perchè in fondo quel semplice gesto poteva aiutarlo.
Aveva iniziato a costruire una casa per la sua famiglia in Senegal, tornava raramente perchè tutti i soldi che guadagnava li destinava alla sua famiglia, perchè in quella realtà a noi quasi sconosciuta i suoi cari potessero trovare un pò più di serenità. La casa non è mai stata finita, ed è per questo che chiediamo il vostro aiuto con questa raccolta fondi.
La famiglia piange per la seconda volta un uomo che a Firenze cercava la tranquillità, ma che per l'ennesima volta ha trovato un'atroce finale.
Questa raccolta vuole essere un aiuto alla sua famgilia per ricominciare, per completare il progetto che Idy aveva sognato per loro.
Non importa quanto riuscirete a donare alla famiglia in Senegal. E' come se stesse acquistando quei calzini che non metterete mai; quei fazzoletti anche senza che abbiate un raffreddore; quegli accedini anche se non siete fumatori; quei braccialetti che con pochi euro di facevano sognare di costudire un desiderio al polso finchè non si sarebbero rotti. Il più delle volte non li avreste acquistati per necessità, ma per un gesto di umanità e beneficenza del quale questa società e questo mondo oggi ha estremamente bisogno.
Grazie a tutti per ogni pensiero, per l'affetto e il rispetto di un uomo che non meritava di lasciare il mondo così.
Ciao Idy.
Sostegno alla famiglia
Raccolta fondi per Diene Idy:

facebook.com
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Omicidio Diene
,
le telecamere rivelano la verità:
LEGGI SU:
globalist.it
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8 marzo 2018
Dopo Firenze:
l’Italia, il razzismo, la politica

LEGGI SU: a-dif.org
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Il sangue come prezzo dell’odio
La violenza razzista torna a colpire e a uccidere a Firenze.
Dopo la strage di Gianluca Casseri in Piazza Dalmazia, dove il neofascista pistoiese uccise due senegalesi, Mor Diop e Samb Modou, e ne ferì gravemente altri, ieri, un italiano, Roberto Pirrone, ha ucciso con sei colpi di pistola, sul ponte Vespucci, un altro senegalese, Idy Dieme, di 54 anni.

Il gesto criminale - quasi giustificato come quello di un folle che voleva suicidarsi, non offende soltanto la comunità senegalese – che, indignata, ha reagito giustamente e prontamente ma è un’aggressione e una violenza intollerabile per tutti i migranti, che sono giunti nel nostro paese per dare un significato alla loro vita, al loro lavoro, ai loro sogni.

E' perciò una ferita per tutti coloro, qualunque sia il colore della propria pelle, che rispettano e difendono la dignità di ogni essere umano. E' una ferita alla convivenza civile, perché non può esserci né civiltà né cultura quando ai rapporti di uguaglianza nella comune umanità si sostituiscono l’intolleranza e l’odio, quando razzismo e xenofobia diventano strumenti di costruzione del consenso politico.

Tutto questo degrado lo abbiamo visto e sentito ogni giorno durante la recente campagna elettorale, senza che lo Stato abbia mai reagito con l’autorevolezza delle sue leggi fondate sulla Costituzione.

Di fronte a questa nuova banalità del male” il cosiddetto “diverso” diventa un “nullada cancellare, quasi con noia, dalla vita. Il gesto dell’omicida di Firenze appare ancora più grave in questa preoccupante dimensione di ferocia moderna, dove i sentimenti più profondi sono come azzerati: si spara a un nero perché si vuole uccidere un nero quasi fosse diventato un parassita da schiacciare!

Ognuno di noi è chiamato con forza a fare la sua parte se vogliamo restare umani.

Assemblea permanente antirazzista antifascista - Vicofaro - Pistoia


Venerdì 09 Marzo,2018 Ore: 23:13
 
 
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Osservatorio sul razzismo

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