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www.ildialogo.org Appello: Disposizioni in materia di cittadinanza e di registrazione anagrafica,a cura di Augusta De Piero

Appello: Disposizioni in materia di cittadinanza e di registrazione anagrafica

a cura di Augusta De Piero

Riteniamo doveroso contribuire a far sì che la conoscenza da parte dell’opinione pubblica del Disegno di Legge 2092 “ Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n.91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza”(cosiddetto ius soli temperato e ius culturae), sia il più possibile chiara ed esauriente. Consideriamo altresì improrogabile la sua approvazione al Senato nella stessa formulazione con cui è stato approvato alla Camera ancora nell’ottobre 2015.
Osserviamo che, in base ai requisiti da esso fissati, la cittadinanza (ius culturae) non viene concessa ai figli appena nati da donne arrivate sui barconi, ma ai bambini nati in Italia o entrati prima dei 12 anni, che abbiano frequentato regolarmente per almeno 5 anni uno o più cicli scolastici e, se si tratta di scuola primaria, l’abbiano conclusa positivamente.
La cittadinanza non viene concessa ai giovani ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica, ma a quelli che siano residenti legalmente da almeno 6 anni, che abbiano frequentato e ottenuto il titolo conclusivo di almeno un ciclo scolastico o di un corso triennale o quadriennale di formazione professionale.
La cittadinanza (ius soli temperato) non viene concessa ai nati da genitori che non vivono in Italia da almeno 5 anni, che non lavorano, non hanno reddito e non hanno un’abitazione conforme ai requisiti di legge.
Non è vero inoltre che i genitori stranieri acquisiscono automaticamente la cittadinanza una volta che il figlio l’ha ottenuta: per gli adulti, resta il requisito dei 10 anni di permanenza continuativa in Italia, oltre all’esclusione di chi sia stato oggetto di condanne o segnalazioni relative alla sicurezza pubblica.
Perché allora si ritiene necessario che le disposizioni contenute nel DDL 2092 che –come si vede, non è privo di restrizioni - diventino al più presto legge? Oggi In Italia, ci sono circa 800.000, tra bambini e giovani, nati o che da anni vi risiedono, che frequentano da anni le scuole italiane, che parlano spesso solo l’italiano e che finalmente non sarebbero costretti ad una serie di disagi e limitazioni, tra cui l’impossibilità di viaggiare all’estero e di dover attendere il rinnovo annuale del permesso di soggiorno, con la relativa perdita di tempo e di denaro.
Ci sembra di conseguenza necessario che il DDL 2092 sia approvato al più presto anche perché garantirebbe la cancellazione di una norma di legge che condanna ancora oggi all’inesistenza alcuni bambini nati in Italia.
Infatti, a seguito dell’approvazione della legge n.94/2009, ci sono bambini cui la lettera g del comma 22 dell’art.1 di quella legge nega il certificato di nascita. Il mezzo con cui ciò avviene non è diretto ma obliquo: l’imposizione, al genitore che voglia registrare la nascita di un figlio, della presentazione del permesso di soggiorno, documento di cui non dispone se migrante non comunitario irregolare.
Il comma 3 dell’art. 2 dello stesso DDL 2092 eliminerebbe questa ferita grave nella nostra legislazione, permettendo il ripristino di un diritto umano fondamentale, quale quello all’esistenza giuridica di ogni bambino come garantita dal certificato di nascita, sancito dalla legge 176/1991, ratifica della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989).
A questo riguardo, dobbiamo segnalare l’inaccettabile proposta di un emendamento soppressivo dello stesso comma, firmata da 8 senatori appartenenti a FI-PDL: se tale proposta di cancellazione fosse accolta, potrebbe accadere -come temiamo sia già avvenuto- che dei bambini nati in Italia restino ancora senza un nome, senza un’identità, senza una famiglia di appartenenza. Rimarrebbero così privati di tutti i diritti, con il rischio di essere vittime di varie forme di sfruttamento e di crimini.
Il Disegno di Legge sulla cittadinanza dev’essere quindi approvato al più presto al Senato per i motivi sopraesposti e anche perché favorirebbe una vera integrazione tra i giovani, di cui avvertiamo l’urgenza.
Associazioni firmatarie
Associazione Centro di Accoglienza e di Promozione culturale “E. Balducci” ONLUS;
Rete Radié Resch (Rete Nazionale);
Consiglio direttivo territoriale del Gruppo Immigrazione Salute Friuli Venezia Giulia della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni - GrIS Fvg;
Unione forense per la tutela dei Diritti Umani sez. FVG; “Le donne resistenti” (Udine);
Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia; Senonoraquando? SNOQ? Udine;
Movimento di Cooperazione educativa (MCE), segreteria nazionale;
Movimento di Cooperazione Educativa (MCE), Gruppo territoriale Udine;
Movimento di Volontario Internazionale - MoVI ; Centro Culturale Luciano Tavazza del FVG;
“Strada facendo” Manzano (Udine); .. Time for Africa (Udine); // ARCI Udine Pordenone;
ARCI Trieste; Donne in Nero – Udine; .. Rete Solidale PN;
Amici dell’Hospitale, S. Tomaso di Majano (UD); Dalla parte dei bambini Onlus Udine;
Gruppo volontari Roraigrande (PN); Comunità Nove- Itaca (Udine); Ospiti in Arrivo (Udine);
Associazione 0432 Basiliano (Udine); Coop Damatrà onlus (Udine);
ANTEAS FVG (Assoc. Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà Friuli Venezia Giulia);
Oikos onlus UD; Associazione di volontariato IL NOCE ONLUS, Casarsa della Delizia (PN);
Rete Numeri Pari FVG; Amici di Totò ONLUS, Colloredo di Monte Albano (UD);
La Tela (Udine); Comitato Pace e Convivenza Danilo Dolci (Compax) (Trieste);
LIBERA Coordinamento Provinciale di Udine; L’Arca della Pace UD; Welcome S. Vito (PN);
ACCRI –Trieste – (Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale).



Venerdì 15 Settembre,2017 Ore: 17:41
 
 
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