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www.ildialogo.org Caserma Andolfato S. Maria Capua Vetere prossimo Centro per i Rimpatri,di Edgardo Olimpo

Caserma Andolfato S. Maria Capua Vetere prossimo Centro per i Rimpatri

di Edgardo Olimpo

Dal 2011 ad oggi cosa è cambiato nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere.
NULLA!
Eppure la stessa è stata inserita nella lista, trasmessa ieri alle Regioni dal ministero dell’Interno, dei luoghi dove sorgeranno i nuovi Cpr, i Centri permanenti per i rimpatri che sostituiscono i Cie. Unica struttura per tutta la Campania.
Per essere stata individuata certamente avranno realizzato dei fabbricati ove ospitare  “le persone” che arriveranno, o realizzeranno un’altra tendopoli come nel 2011?  Una tendopoli ove venivano violati i più elementari diritti umani come affermato da vari parlamentari che ebbero anche a dire “ …il decreto del governo, che l' ha trasformata in un Cie, è un' assurdità. La struttura manca infatti dei requisiti minimi per svolgere questa funzione…”
Oggi la caserma Andolfato ha i requisiti per essere un Centro permanente per i rimpatri nuovo nome  dei Cie???
Forse prima di individuarla bisognava ascoltare il Sindaco, il Sindaco di una città il cui Consiglio Comunale  già nel 2009 approvò una mozione che affermava la contrarietà alla realizzazione di un centro di identificazione ed espulsione o strutture similari  sul territorio comunale;
forse  bisognava ascoltare il Consiglio territoriale per l'immigrazione….ove sono presenti il Prefetto, ma anche le associazioni di volontariato.
Ma, come al solito, le associazioni di volontariato servono dopo, perché dare loro la parola prima!

Forse, anzi senza forse, prima che qualcosa di grave poi succeda nell’Andolfato, è il momento che le associazioni, a cui rivolgo un invito, un appello specifico, si facciano sentire.
Edgardo Olimpo
                             presidente p.t.”Associazione Articolo 11 – Promotori di Pace

«La tendopoli di Santa Maria Capua Vetere va subito smantellata - hanno scritto in un comunicato al termine della visita  vari parlamentari- il decreto di ieri del governo, che l' ha trasformata in un Cie, è un' assurdità. La struttura manca infatti dei requisiti minimi per svolgere questa funzione». Dello stesso avviso è anche il segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil, Claudio Giardullo. «La tendopoli - rileva Giardullo - per ragioni strutturali, non garantisce condizioni di sicurezza per gli operatori di polizia e per gli stessi migranti».
«CHIUDETE il Centro di identificazione ed espulsione (Cie) di Santa Maria Capua Vetere». Con una petizione rivolta al ministro dell' Interno, quattro intellettuali, Maurizio Braucci, Goffredo Fofi, Alessandro Leogrande e Roberto Saviano hanno chiesto la chiusura del campo dove ci sono 102 immigrati tunisini: nel centro, scrivono, vengono violati i diritti umani e civili.
«Il sopralluogo nella caserma dismessa Ezio Andolfato del CIE di S. Maria Capua Vetere, avvenuto lunedì 2 maggio al seguito di due senatori, ci ha permesso di constatare le condizioni igienico-sanitarie in cui si trovano le 102 persone di nazionalità tunisina lì recluse in seguito alle disposizioni governative per affrontare l’emergenza dei profughi del Nord Africa. Usiamo il termine reclusione pur sapendo che queste persone vivono in una situazione peggiore di quella della media carceraria italiana: in 10-12 nella stessa tenda, su materassi senza brandine, controllati a vista da polizia e carabinieri, circondati da una doppia rete di recinzione, costretti a chiedere il permesso per utilizzare i bagni, ospitati all’interno di una struttura militare dismessa e quindi logisticamente non adeguata.
«UNA nuova notte di tensione nel Cie Andolfato di Santa Maria Capua Vetere, tra tende in fiamme e gas lacrimogeni. Feriti immigrati e forze dell' ordine. E la magistratura appone i sigilli al campo profughi.
lettera inviata al Sindaco e varie associazioni di volontariato




Venerdì 12 Maggio,2017 Ore: 23:47
 
 
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