Care amiche/ci,

ho cerato di leggere con attenzione il quotidiano Avvenire, ieri e l’alto ieri spinta da alcune notizie che mi erano arrivate e poi dallo stupore per i contenuti e i toni della pagine che ho preso in considerazione.
Così affermano i vescovi italiani, anzi un giurista cui il loro quotidiano ha offerto lo spazio di un editoriale: «è più serio e proficuo discutere e impegnarsi per tutelare i diritti dei minori che chiedono alla società di poter conservare un solo grande bene: il diritto di avere un papà e una mamma come tutti i bambini del mondo, di qualunque latitudine, colore, religione, siano».

In sostanza i figli delle coppie omossessuali sarebbero impediti a conservare il rapporto con una famiglia etero dove potrebbero gioire della presenza di mamma e papà.
Ma i figli delle coppie omo mica vengono strappati a una coppia etero o io non sono per nulla informata?
Nel mio blog (di cui metterò il link alla fine di questa nota) ho raccolto – e documentato con i riferimenti dovuti – materiale in proposito per chi, non soddisfatto della brevità di questo scritto, volesse affrontare una lettura più lunga.
Intanto annoto che oggi le loro eminenze si sono un po’ tranquillizzate e sembrano concentrati sul problema del costo che seguirebbe al riconoscimento delle unioni civili, secondo la linea costruita dal presidente della commissione lavoro del senato, sen. Maurizio Sacconi, membro del Gruppo AP (NCD-UDC) ossia Area popolare e Unione dei Democratici Cristiani e di Centro.
diariealtro.it
augusta