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www.ildialogo.org Lampedusa “a piedi scalzi”,di Agenzia NEV del 01/10/2014

Film festival
Lampedusa “a piedi scalzi”

di Agenzia NEV del 01/10/2014

Lampedusa, Agrigento (NEV), 1 ottobre 2014 – Il Lampedusa in Festival è un piccolo grande festival che con il passare degli anni cresce in qualità e contenuti. Quest'anno possiamo dire che si sia sviluppato anche come uno spazio pubblico estremamente partecipato, con una buona presenza di ospiti europei. I film in concorso, provenienti da molte parti del mondo, hanno offerto uno spaccato sul tema delle migrazioni in rapporto con la complessità del sistema globale determinando, per chi li ha seguiti, un mosaico di punti di vista, compresi quelli non scontati e troppo spesso taciuti dei migranti in prima persona.
Fra i film proiettati, segnaliamo “Superstiti e bare: il tradimento dell'Europa” di Enrico Montalbano che racconta le tragedie del 3 e dell'11 ottobre e il film di Nicanor Haor, tornato a Lampedusa per presentare il lavoro realizzato con “Boats 4 people” e per parlare della situazione attuale dei migranti e dei campi in Tunisia. Commovente e da proiettare ovunque “The Land between” di Davide Fedele, un film che racconta il percorso dei migranti subsahariani che si fermano in Marocco nella speranza di riuscire ad arrivare in Europa saltando le recinzioni che circondano l'enclave spagnola di Melilla. Racconti di speranza di persone in attesa di saltare una rete altissima con filo spinato che ci fanno capire quanto e come l'Europa sia ormai divenuta una frontiera armata.
Molto bello anche “Va’ Pensiero – Storie Migranti” del regista Dagmawi Yimer un racconto di chi subisce le violenze razziste in Italia e che si addentra, senza cadere nel vittimismo, nelle viscere del nostro paese. Un percorso narrativo all'interno del quale si ricostruisce una continuità storica tra il nostro presente e la storia del colonialismo. Questo film, proiettato a Lampedusa, assume però una connotazione diversa da qualsiasi altro luogo di questo paese. Dagmawi Ymer infatti è arrivato proprio sulle coste di quest'isola come migrante qualche anno fa, a piedi scalzi - come lui stesso racconta in un’intervista a Mediterranean Hope (https://www.youtube.com/watch?v=8uJbr5FO39c) – e ritorna per raccontare la “giusta” Lampedusa con uno sguardo dignitoso. “Lampedusa ha un forte legame con me - ci racconta - è un ritorno per restituire quella dignità che perdi quando sbarchi. È un ritorno di chi sta oggi su quest'isola da uomo libero”.
Lampedusa, terra dell'inizio o della fine, frontiera o confino, a seconda della storia e dei tempi, come ci racconta Giuseppe Pugliese di SOS Rosarno (https://www.youtube.com/watch?v=_QNxcsCg3Jo), che invece ritorna qui da militante dopo che suo nonno e suo padre furono confinati durante il fascismo nello stesso camerone dove oggi presenta il suo progetto di creare una cooperativa agricola con i lavoratori migranti di Rosarno, per rompere la catena dello sfruttamento dei caporali e della grande distribuzione.
Il Lampedusa in Festival di questi giorni non è stato solamente una rassegna cinematografica o uno spazio di dibattiti, ma è stato un prolungato e vivo spazio di discussione che ha messo insieme ricercatori, attivisti, registi e artisti con i problemi e i bisogni di un'isola che vive profonde contraddizioni e si sente troppo spesso abbandonata a se stessa.
NEV - Notizie Evangeliche, Servizio stampa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia - via Firenze 38, 00184 Roma, Italia tel. 064825120/06483768, fax 064828728, e-mail: nev@fcei.it, sito web: http://www.fcei.it .


Domenica 05 Ottobre,2014 Ore: 09:32
 
 
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