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www.ildialogo.org RICCHEZZA MIGRANTE,di JESSICA CUGINI

RICCHEZZA MIGRANTE

di JESSICA CUGINI

RICCHEZZA MIGRANTE, GLI IMMIGRATI DANNO ALLO STATO ITALIANO PIU' DI QUELLO CHE RICEVONO, IL RAPPORTO DELL'ASSOCIAZIONE LUNARIA, DI JESSICA CUGINI, GIORNALISTA PROFESSIONISTA, DELLA REDAZIONE DI COMBONI.FEM, ( A CURA DI CARLO CASTELLINI).
In tempi di crisi pare sia percezione comune che la popolazione migrante sottragga diritti a quella italiana.. Per andare oltre a luoghi comuni sempre più diffusi, l'associazione LUNARIA ha dato vita a un RAPPORTO che dati alla mano, mostra come gli immigrati diano allo Stato italiano più di quanto effettivamente ricevano sotto forma di spesa sociale.
(JESSICA CUGINI). Ci rubano il lavoro,. Si prendono le nostre case popolari. Già ci sono pochi posti negli asili nido, mancavano solo i bambini degli “extracomunitari”. Il governo non l'ha ancora capito che deve pensare prima agli Italiani. Se ne devono tornare a casa loro, cosa vogliono da noi?
Quante volte abbiamo letto o ascoltato queste frasi? Quante volte una parte della nostra classe politica ha fomentato questa “guerra” tra Italiani e immigrati facendo riferimento al mercato del lavoro, al welfare e …....alla sicurezza, alimentando così l'intolleranza e l'ostilità verso chi proviene da altri paesi?
Ma alla fine quanto “costano” davvero agli Italiani i diritti degli stranieri? Cosa sottrae al popolo del Belpaese, riconoscere a uomini, donne e bambini non “italiani doc” ma residenti qui, il diritto all'istruzione, alla casa, alla salute, al lavoro? A una vita dignitosa insomma.
Le risposte arrivano dal RAPPORTO :”I DIRITTI NON SONO UN COSTO, redatto dall'ASSOCIAZIONE LUNARIA, e presentato lo scorso mese di novembre, in cui, dati e tabelle alla mano, toccano i fatti reali, quelle argomentazioni sufficientemente solide che occorre sapere per smontare chi parla per sentito dire.
Per andare oltre ai luoghi comuni che si sentono (purtroppo) non solo per strada e nei bar. Ma prima ancora di entrare nel COSTO DEI DIRITTI, il rapporto evidenzia come i cittadini migranti ormai da anni assicurino forza lavoro in diversi settori, diventando determinanti in vari comparti produttivi.; come il mercato del lavoro italiano sia caratterizzato da un processo di etnicizzazione che riserva ai migranti lavori meno qualificati, più pesanti e di scarso riconoscimento sociale, confinandoli nella parte più bassa della piramide occupazione con poche possibilità di mobilità.
Come gli immigrati spesso abbiano un grado di istruzione e/o competenza più elevato rispetto a quello richiesto; nel 2012 i sovraistruiti rispetto al titolo di studio chiesto per il lavoro svolto erano oltre il 41%. Come, a parità di mansione, guadagnino meno dei colleghi o colleghe italiane.
Come la loro presenza contribuisca alla crescita del Paese, non solo in quanto manodopera impegnata nei sistemi produttivi ma anche in termini di risorse trasferite tramite il pagamento delle tasse e di contributi (a questo proposito , secondo i dati diffusi a dicembre dalla ricerca LA TUTELA PREVIDENZIALE DEGLI IMMIGRATI: ANALISI E PROSPETTIVE, a cura dell'EUROPEAN MIGRATION NETWORK ITALIA, i contributi versati all'INPS, NEL 2012,
dai lavoratori migranti, residenti in Italia ammontano a 7 miliardi di euro!
Somme che, trattandosi di una popolazione giovane, vengono solo marginalmente utilizzate a copertura delle tensioni dei lavoratori e delle lavoratrici non italiane.
BILANCIO ITALIANO:........SE L'IMMIGRATO E' IN ATTIVO...
Il rapporto si sofferma, nella seconda parte, sui vari costi della spesa pubblica, che riguardano le voci istruzione, sanità, pensioni, sussidi di disoccupazione, carceri e protezione sociale. “La categoria di spesa sulla quale la popolazione non italiana incide di più è quella delle carceri., dove gli stranieri rappresentano il 36,14% dei detenuti (in questo caso però occorre sottolineare che le spese riguardano per lo più gli stipendi del personale, gli oneri finanziari, beni e servizi, voci che non risultano sempre correlate al numero delle persone, ndr).
Negli altri casi, la parte di spesa riconducibile ai cittadini non italiani non supera mai il 15% del totale; la voce di spesa dove si registra la minore incidenza è quella per le pensioni: in questo caso, infatti, soltanto lo 0,52 % delle uscite totali ha come beneficiari cittadini non italiani”.
“Complessivamente insomma, stando alle stime pubblicate dall'associazione LUNARIA, GLI IMMIGRATI, incidono per il 3,36% del totale della spesa pubblica, considerata però a fronte di un'incidenza della loro presenza nettamente superiore, pari a 7,54% della popolazione totale del 2011”.
In parole povere, numeri alla mano, complessivamente i cittadini migranti apportano allo stato italiano un beneficio significativo, che va oltre ciò che lo stato spende per loro, dal momento che, spiega il Rapporto, “contribuiscono in proporzioni maggiori rispetto alla loro presenza numerica alla produzione di valore aggiunto (secondo le stime di Unioncamere, pari al 12,8 del PIL, circa 178,5 miliardi di euro), ma beneficiano relativamente meno in termini di spesa pubblica erogata in un singolo anno fiscale se confrontati con gli italiani”.
In definitiva nella bilancia del DARE/AVERE, che tanto colpisce la pancia di chi pensa, che la popolazione immigrata e residente in It5alia “rubi” i diritti degli Italiani, è più quel che i migranti danno rispetto a quello che ricevono.
Le cosiddette “POLITICHE MIGRATORIE”, del governo nel 2011 ammontavano al 2,07% della spesa p complessiva, e sotto questa voce vengono considerate sia la spesa sociale imputabile ai cittadini non italiani, sia gli stanziamenti destinati alle politiche di contrasto, accoglienza e inclusione sociale.
E non ostante il buon senso vorrebbe che l'investimento maggiore riguardasse queste due ultime due voci di spesa, se si controllano le cifre si scopre che per accoglienza e inclusione il governo nel 2011 ha investito lo 0,017% della spesa pubblica complessiva, mentre l'incidenza degli stanziamenti destinati alle politiche di rifiuto è pari allo 0,034. Esattamente il doppio rispetto alle due voci precedenti. (JESSICA CUGINI).



Venerdì 14 Febbraio,2014 Ore: 21:02
 
 
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