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www.ildialogo.org Sabato 18 gennaio alle ore 15 presidio interetnico di fronte al Cara di Mineo,

Sabato 18 gennaio alle ore 15 presidio interetnico di fronte al Cara di Mineo

Per un 2014 di lotta al razzismo , alle guerre ed alle loro basi
Per la chiusura delle galere etniche e del Cara di Mineo
Per la smilitarizzazione della Sicilia e del Mediterraneo
Alla luce del pessimo bilancio della riunione del consiglio comunale di Mineo, tenutasi il 2/1 in paese con l'esclusione proprio dei richiedenti asilo, è più che mai urgente dare visibilità alle richieste espresse dai migranti il 19/12 a Palagonia e prevenire che siano i carcerieri ad appropriarsi dei primi risultati delle mobilitazioni dei richiedenti asilo. Se aumentano le commissioni per l'esame delle richieste d'asilo non è certo frutto di concessioni governative, sempre più intenzionate ad affrontare la questione immigrazione come un problema di ordine pubblico, ma delle lotte e del tragico suicidio del giovane eritreo Mulue Ghirmay il 14/12 scorso.
E' una vergogna che, dopo la strage di 368 migranti il 3 ottobre a Lampedusa e le crescenti proteste contro le galere etniche, chi ci governa di fronte al dimezzamendo settimanale di esami delle richieste d'asilo irresponsabilmente raddoppia le presenze nel mega-Cara di Mineo, incurante della crescente invivibilità; le legittime proteste sono causate dal non riconoscimento della soggettività migrante, affrontata finora solo con le minacce e la repressione poliziesca., mentre ci si potrebbe confrontare con le loro richieste
E' una vergogna che chi gestisce il Cara continui impunemente a costringere all'indigenza migliaia di richiedenti asilo pagando il pocket money (diaria di euro 2,50) in sigarette (anche per i bambini), i migranti sono considerati oggetti da parcheggiare a tempo indeterminato per il loro megabusiness; chi gestisce il Cara pensa più ad ipocrite operazioni di facciata (la squadra di calcio, il nuovo film sulla “grande integrazione” dei migranti), anziché a provvedere a garantire corsi d'italiano, vestiti invernali, cibo decente, assistenza sanitaria adeguata ed a impedire che si ripetano casi di sfruttamento sessuale di donne migranti richiedenti asilo, che aggravano di molto la loro angosciante e disagiata permanenza.
Facciamo appello ai media ad accendere i riflettori su ciò che avviene dentro il Cara, dando voce a chi finora non ne ha avuto, cioè ai richiedenti asilo, già vittime delle peggiori ingiustizie planetarie e dei sempre più frequenti naufragi ; da parte nostra facciamo appello alle associazioni solidali del calatino, siciliane e nazionali affinché il Cara della vergogna venga chiuso al più presto, moltiplicando in alternativa gli SPRAR in piccoli e medi centri, per favorire così un reale inserimento sociale, seguendo l'esempio di comuni come Riace nella Locride, a costi molto inferiori ed a condizioni più umane, evitando inoltre la crescente militarizzazione della Sicilia, già avamposto di criminali ed anticostituzionali basi di guerra Usa e NATO (Sigonella, Niscemi...).
In vista della costruzione euromediterranea della Carta di Lampedusa a fine gennaio ed a sostegno delle rivendicazioni dei richiedenti asilo del Cara di Mineo , facciamo appello all'associazionismo migrante ed antirazzista a costruire una grande manifestazione regionale all'inizio di febbraio di fronte al Cara di Mineo per la sua chiusura.
Sabato 18 gennaio alle ore 15 presidio interetnico di fronte al Cara di Mineo
la storia siciliana ce l'ha insegnato: emigrare non è reato!
Rete Antirazzista Catanese, Comitato di base NoMuos/NoSigonella, Cobas Scuola(Ct), LILA (Ct), ANPI (Ct), La Città Felice(Ct), Associazione Astra (Caltagirone), Teatro Occupato Pinelli (Me),Circolo Arci T.Sankara(Me), LavoroSocietà-Cgil(Ct), Comitato Antirazzista Cobas (Pa), Comitato NoMuos (Niscemi) (PiazzaArmerina), Arci (Sicilia), Migralab A.Sayad (Me), RAP (Me), Borderline Sicilia, Osservatorio su Catania
hanno aderito:PRC (fed.prov.Ct), Circolo P.Impastato PRC(Me), Associazione Antimafie Rita Atria,...



Martedì 14 Gennaio,2014 Ore: 19:34
 
 
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