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www.ildialogo.org Appello alla UE della CCME: entro il 2020 arrivare a 20mila rifugiati annui,di Agenzia NEV del 04/04/2012

Reinsediamenti.
Appello alla UE della CCME: entro il 2020 arrivare a 20mila rifugiati annui

di Agenzia NEV del 04/04/2012

Il Comitato esecutivo della CCME: "Un traguardo realistico, ma bisogna cominciare ad agire ora"


Roma (NEV), 4 aprile 2012 - Il “Programma congiunto di reinsediamento di rifugiati” adottato in lettura finale dal Parlamento Europeo lo scorso 29 marzo è stato salutato favorevolmente dal Comitato esecutivo della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) della Conferenza delle chiese europee (KEK). Il Programma, frutto di un annoso dibattito, entrerà in vigore nel 2013 e permetterà ai paesi dell'Unione europea (UE) che vi vorranno aderire di ottenere maggiori finanziamenti comunitari per il reinsediamento di rifugiati sul proprio territorio. Si tratta di un meccanismo che permette l’arrivo regolare di rifugiati sulla base di quote annue messe a disposizione dai singoli governi.

"La UE e gli stati membro possono e devono fare di più per offrire protezione ai rifugiati più vulnerabili" si legge in un documento ufficiale del Comitato esecutivo della CCME riunito dal 29 al 31 marzo a Hannover (Germania). Secondo gli esperti delle chiese è "assolutamente realistico" arrivare entro il 2020 al reinsediamento annuale di 20mila persone su tutto il territorio della UE. Certo, le misure per giungere in tempi utili a tale traguardo vanno messe subito in atto, sottolinea la CCME che si augura una forte cooperazione tra i governi, l'Alto Commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite (ACNUR) e la società civile.

"L'adozione del Programma UE per i reinsediamenti è un fatto molto positivo", ha detto all'agenzia stampa NEV Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della FCEI e già vice-moderatore della CCME. "Ora auspichiamo che l'Italia e tutti gli Stati membri attivino subito programmi di reinsediamento in un'ottica di maggiore cooperazione europea in tema di protezione dei rifugiati. Si tratta di uno strumento che rafforza la solidarietà internazionale e incentiva forme di cooperazione e condivisone di responsabilità verso i paesi in via di sviluppo che continuano a sostenere il maggior numero dei rifugiati. Tali programmi, che non devono in alcun modo costituire un elemento sostitutivo del diritto di chiedere asilo sul territorio italiano e negli altri stati, possono essere per molti rifugiati la sola opportunità di ricostruire la propria vita in un altro paese". Il SRM già da alcuni anni è attivo su questo fronte e ha partecipato nel 2006 ad un progetto europeo coordinato proprio dal CCME.

Secondo l'ACNUR ci sono più di 170.000 persone che hanno bisogno di essere reinsediate nel 2012, mentre i posti disponibili globalmente sono solo 80.000. Nel 2012, l'UE ha reinsediato circa 4.700 persone, ossia solo il 4% del totale mondiale, molto meno di USA (circa 80.000 l'anno) e Canada. I paesi europei che attuano programmi annuali di reinsediamento sono Svezia, Finlandia, Norvegia, Olanda, Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda e Islanda.



Venerd́ 06 Aprile,2012 Ore: 18:16
 
 
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