Roma (NEV), 20 aprile 2011 - Dalla prossima settimana, presso gli uffici della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) a Roma, sarà operativo un ufficio di coordinamento per l’accoglienza e l’accompagnamento di alcuni profughi sbarcati a Lampedusa che saranno ospitati presso strutture delle varie chiese aderenti alla FCEI.

“Gli sbarchi sempre più frequenti, le polemiche su una presunta emergenza profughi, lo scaricabarile di molte amministrazioni locali di fronte a migliaia di persone bisognose di aiuto, l’impegno concreto di alcune chiese membro della nostra Federazione ci hanno fatto capire che non potevamo fermarci alle buone parole di circostanza o alle pur necessarie denunce politiche - spiega il presidente della FCEI, pastore Massimo Aquilante -. E così abbiamo sentito di dover accogliere la richiesta espressa dalla Tavola valdese di svolgere un’azione di coordinamento dell’accoglienza ai profughi. A breve, speriamo di poter allargare il nostro servizio anche ad altre denominazioni evangeliche così da poter accogliere un numero più alto di persone. Al momento non sappiamo dire quanti profughi potremo accogliere - prosegue Aquilante - perché stiamo raccogliendo le disponibilità delle chiese. A chi si fa avanti spieghiamo con grande chiarezza che l’impegno non è semplicemente all’accoglienza ma anche all’accompagnamento: le persone che arrivano, cioè, andranno seguite con grande cura e competenza nello sviluppo del loro progetto migratorio”.

“Da giorni registravo la disponibilità di alcune delle nostre chiese ad accogliere dei profughi - afferma la pastora Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese - e ci è sembrato giusto coordinarci con la FCEI; del resto da anni sosteniamo con grande impegno e in misura consistente i progetti per gli immigrati gestiti dalla Federazione. Come Chiesa sentiamo però di non doverci limitare a ‘fare accoglienza’ ma anche di ‘predicarla’ e cioè di proporla in quello che annunciamo dai pulpiti. Il tempo liturgico che stiamo vivendo - prosegue Bonafede - è quello che ci prepara alla Passione e alla Resurrezione del nostro Signore Gesù Cristo: oggi, di fronte alla passione di migliaia di profughi disperati, alla morte di centinaia di persone, tra cui tanti bambini indifesi, come Chiesa riceviamo il messaggio della morte e della resurrezione di Cristo come un messaggio che ci mobilita nei confronti di esseri umani che hanno il diritto a una vita piena e sostenibile”.

“Raccolte le disponibilità delle chiese - spiega ancora Aquilante - le trasmetteremo alle associazioni e ai centri che per ora stanno ospitando i profughi, soprattutto in Puglia e in Sicilia: da questo 'incontro' indiretto si ricaveranno le varie destinazioni”.

L’ufficio accoglienza e accompagnamento profughi sarà coordinato da Pina Grosso e operativo ogni mattina dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13: tel. 06 4825120 – 06 483768; fax: 06 4828728; email fcei@fcei.it

Giovedì 21 Aprile,2011 Ore: 16:48