Roma, 11 marzo 2011 (NEV-CS15) - Un salvacondotto per i rifugiati intrappolati in Libia, è quanto chiedono ai paesi dell'Unione Europea gli enti e le associazioni raggruppati nel Tavolo Asilo, tra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

In una nota diffusa ieri sera il Tavolo Asilo lancia un appello all'Europa a favore dei migranti dell’Africa sub-sahariana e di migliaia di eritrei, somali, etiopi i quali, fuggiti dai conflitti in atto nei loro paesi, sono attualmente bloccati in Libia "completamente privi di alcuna protezione" e "vittime della violenza esercitata sia da parte delle milizie rimaste fedeli a Gheddafi che da una parte degli insorti". Queste persone, 8000 delle quali già riconosciute dall’UNHCR, ma secondo le ultime stime del Consiglio italiano per i rifugiati (CIR) sarebbero almeno 11mila, sono esposte ad "atti di violenza e a gravi forme di persecuzione a causa della loro appartenenza a una minoranza e alla loro nazionalità", dice il Tavolo Asilo, che così prosegue: "L’Unione Europea non può rimanere inerte di fronte a queste gravi e diffuse violazioni di diritti umani. Pertanto i sottoscritti enti ed associazioni aderenti al Tavolo asilo lanciano un appello al Consiglio dell’Unione Europea, alla Commissione Europea e ai governi dell’Unione, affinché venga con priorità assunto l’impegno ad assistere i rifugiati intrappolati in Libia in particolare prevedendo un’evacuazione umanitaria immediata ed un’accoglienza negli stati membri". Il Consiglio europeo è convocato per oggi a Bruxelles per un summit straordinario sulla Libia e il Nord Africa.

Compongono il Tavolo Asilo: Acli, Arci, Asgi, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, Cir, Comunità S. Egidio, Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Senza Confine.

Venerdì 11 Marzo,2011 Ore: 18:30