- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (254) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Dalla stessa parte, cioe’ dalla parte delle vittime della tratta e della mafia nigeriana,

Dalla stessa parte, cioe’ dalla parte delle vittime della tratta e della mafia nigeriana

Di Maria Teresa Ratti, Anna Cugusi, dell’amministrazione della rivista, e Jessica Cugini, di Comboni Fem. It, giornalista professinista,che firmano l’editoriale di giugno/luglio 2010 con la redazione. La testimonianza di Isoke Aikpitanyi e il suo sostegno e stima a Roberto Saviano. Il lavoro della redazione di Comboni Fem che riceve un ambito riconoscimento col premio la ragazza di Benin City.


Guardarsi e riconoscersi. Sapere che, per quanto dura sia la lotta, si è dalla stessa parte. E’ questa la sensazione che si viveva domenica 16 maggio, al SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO di Torino, durante la premiazione del progetto LA RAGAZZA DI BENIN CITY, un’iniziativa nata dieci anni fa dall’impegno di ISOKE AIKPITANYI, una giovane signora nigeriana che combatte contro la TRATTA. Ogni anno il Premio viene assegnato a chi si è distinto nella difesa dei diritti delle donne. Quest’anno COMBONI FEM.IT ha avuto l’onore di ricevere il riconoscimento insieme a ROBERTO SAVIANO. In questo editoriale, attraverso alcuni interventi dei protagonisti, rendiamo partecipi le lettrici ed i lettori, della nostra rivista di questo evento, testimonia MARIA TERESA RATTI, Direttrice responsabile che firma l’editoriale con la Redazione, che ci incoraggia a proseguire con entusiasmo e speranza, tutte e tutti insieme, nel cammino della verità e della giustizia. (MARIA TERESA RATTI).
 “Quando, nel settembre del 2009, ricorda ISOKE AIKPITANYI – sono stata a Rom a parlare delle vittime della TRATTA e della mafia nigeriana, durante la CONFERENZA INTERNAZIONALE contro la violenza sulle donne, in occasione del G-8, ero emozionata e non sono riuscita a terminare il mio discorso. In molti hanno pensato che “ERO SOFFERTA”, ero invece scossa dalle tante pressioni esercitate dall’ambasciata del mio Paese, che non voleva che io parlassi della NIGERIA né della mafia nigeriana. La stesa cosa accade a ROBERTO SAVIANO in Italia. In tanti gli chiedono di non parlare male del suo paese all’estero, di non parlare di mafia. Ma io dico: come si permettono? Come si permettono di rubare i nostri anni migliori? Io oggi ho 30 anni, come ROBERTO SAVIANO. Noi abbiamo deciso di non abbassare la testa, di non tacere, di non far finta di niente, di non vivere una vita apparentemente normale. Per questo, per me, ROBERTO, TU SEI IL NOSTRO SAVIANO AFRICANO”.(ISOKE AIKPITANYI).
 “Sono felice di ricevere questo premio – dice ROBERTO SAVIANO – ancor più perché viene da una donna coraggiosa che mi ha permesso di capire molti meccanismi della MALA NIGERIANA, che organizza sfrutta e diffonde la prostituzione. ISOKE è una donna coraggiosa, intelligente e bellissima, e porta su di sé la forza di quello che ha fatto, non soltanto la denuncia ma anche il racconto del potere criminale che lei stessa ha subito e che continua a combattere. In lei coincidono più cose: l’intellettuale che racconta, la donna che viene da una situazione difficile, ed è riuscita a riscattarsi, e l’operatore sociale che porta via le persone che vivono in questo inferno. Spero possa esserci sempre più sostegno da parte delle istituzioni all’impegno di ISOKE, ma anche di tutti coloro che stanno lavorando nel settore dlel’immigrazione. Credo che gli africani di CASTELVOLTURNO e di ROSARNO siano riusciti a creare gli anticorpi all’infiltrazione delle organizzazioni criminali e ad insegnare agli Italiani come si fronteggia la criminalità. Le immigrate e gli immigrati arrivano qui a fare non soltanto i lavori che gli Italiani non vogliono più fare ma anche a difendere i diritti che gli Italiani non vogliono più difendere. Per questo volevo a tutti i costi ritirare questo Premio personalmente dalle sue mani”. (ROBERTO SAVIANO)



Giovedì 24 Giugno,2010 Ore: 16:43
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Osservatorio sul razzismo

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info