Don Lorenzo Milani

Forse in pochi momenti storici come quello attuale, nel nostro paese sembra prevalere una logica che potremmo definire del disumano, in cui si negano tutti i valori fondanti di una società inclusiva e solidale: rispetto per il diverso, attenzione e cura verso l’emarginato. Questo comportamento ostile ed escludente, basato sull’indifferenza e alimentato dalla crisi economica, si rivolge, come a dei capri espiatori, contro tutti i diversi, dagli immigrati – soprattutto se africani neri – agli islamici, ai rom, agli omosessuali, alle popolazioni colpite dalla guerra (alimentata spesso da armi prodotte in Italia), ma coinvolge, nel rifiuto di condividere la sofferenza, tutti i più deboli, dai malati terminali, alle persone affette da Alzheimer, agli anziani, che sono abbandonati perfino dai propri familiari. L’uomo per l’altro uomo diventa un invisibile, un nulla. Ritornano gli incubi peggiori degli anni della repubblica di Weimar, quando il rancore sociale diffuso nella popolazione tedesca preparò l’avvento del regime nazista e di Hitler.

Gli esempi, purtroppo numerosissimi, sono sotto gli occhi di tutti, ma è sufficiente ricordarne, nella sua crudezza, uno soltanto, quello adottato dalla politica italiana e europea nei confronti dell’emigrazione: l’esternalizzazione del fenomeno. Gli accordi con la Turchia e con la Libia, regimi negatori dei più elementari diritti umani, ne sono la dimostrazione più lampante nella loro freddezza burocratica: si fanno rimanere più persone possibili nei loro paesi di origine, secondo il cinico detto: Lontani dagli occhi, lontani dal cuore. La loro vita, magari alla mercé dei più spietati tagliagole, non interessa né ha alcun valore!

Proprio per questo vogliamo che la Giornata dei Giusti europea a Pistoia venga dedicata ai giusti dell’umano, cioè a coloro che hanno resistito al male trionfante con la forza del proprio coraggio etico. Il Giardino dei Giusti di Pistoia, posto di fronte alla chiesa di Vicofaro, dove, per scelta evangelica del parroco don Massimo Biancalani, sono ospitati da molti mesi decine di senzatetto e di rifugiati africani, vuole continuare a essere non un luogo formale, ma un segno concreto e un monito ineludibile contro ogni regressione etica e civile. Perciò domenica 4 marzo, durante le messe saranno ricordate queste persone, che seppure sconosciute né famose, danno un segno vigile di speranza che l’umanità non si è spenta.

Mauro Matteucci – don Massimo Biancalani - Giardino dei Giusti di Pistoia